Svizzera da record: 420 corni alpini hanno suonato Rossini in Piazza Duomo. È nuovo Guinness.
Sabato 26 settembre dalle 16 alle 17 si è tenuto in Piazza Duomo a Milano un concerto da record. Ben 420 suonatori svizzeri di corni delle alpi, accompagnati da sbandieratori e tamburini, hanno entusiasmato i milanesi eseguendo l'ouverture del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini e due brani inediti composti in occasione di Expo 2015.
L'originale esibizione entrerà nel registro dei Guinness dei primati, appena completate le procedure di certificazione.
È, infatti, la prima volta che un numero così elevato di suonatori di corni delle alpi svizzeri si esibisce al di fuori dei confini nazionali. All'evento hanno partecipato il Consigliere federale Ueli Maurer e l'Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, che hanno sottolineato il forte legame tra la Confederazione e l'Italia.
L'esposizione universale di Milano dedicata al tema «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita» riscuote un grande successo popolare con oltre 15 milioni di visitatori. Oltre 1,5 milioni di persone hanno sinora visitato il Padiglione svizzero con una media giornaliera di 10000 visitatori.
Expo 2015 ha consentito alla città di Milano di trasformarsi in una piattaforma internazionale d'incontri ed eventi culturali di straordinario livello. La Svizzera, primo paese ad aderire a Expo Milano 2015 già nel 2011, ha coronato il suo programma di attività in Italia con il concerto da record sulla piazza del Duomo preceduto da un'esibizione al Padiglione svizzero.
«Ringrazio la Federazione svizzera dei cori delle alpi, il Consolato generale di Svizzera a Milano, Presenza Svizzera, Svizzera Turismo e il Comune di Milano per averci sostenuto nella realizzazione dei due concerti. All'insegna del motto "Corni delle alpi invece di alabarde!" e in occasione di Expo Milano 2015 abbiamo posto l'attenzione su tre importanti tappe nella storia della Svizzera: 500 anni di neutralità (Marignano 1515), 200 anni di pace e indipendenza (Congresso di Vienna 1815) e l'apertura nel 2016 del San Gottardo, il tunnel ferroviario più lungo del mondo» afferma Hans Peter Danuser, responsabile comunicazione del comitato che fa capo all'Ensemble Corni delle alpi Engiadina San Moritz e alla Federazione svizzera dei cori delle alpi. «L'iniziativa di oggi sintetizza i valori della Svizzera: da un lato l'attaccamento alla tradizione – il corno delle alpi è lo strumento nazionale – e dall'altro l'innovazione e l'apertura verso nuove sfide" conclude Hans Peter Danuser.
La Federazione svizzera dei cori delle alpi è il principale partner del comitato organizzatore. Fondata nel 1910, che conta 20 mila membri, compresi 2500 suonatori di corno delle alpi e 600 sbandieratori. Il Consiglio federale intende far inserire anche la cultura del canto delle alpi fra i valori immateriali dell'UNESCO unitamente a altre sette tradizioni svizzere.
Il concerto sulla piazza del Duomo è iniziato con la leggendaria sequenza a quattro voci dell'ouverture dell'opera «Guglielmo Tell» di Gioacchino Rossini, uno dei più grandi compositori italiani che ha presentato molte sue prime opere alla Scala di Milano. Il caratteristico segnale acustico degli autopostali svizzeri è stato creato proprio da Rossini.
I 420 suonatori di corno delle alpi hanno interpretato tre nuovi brani: la canzone «Expo Milano» al concerto, che si è tenuto alle 12 al Padiglione svizzero, e i brani «San Gottardo» e «Marignano» sulla piazza del Duomo. I musicisti in costume tipico hanno raggiunto questa mattina Milano in treno e in autopostale e sono rientrati in serata dopo una breve visita. Per molti di loro è stata la prima occasione di varcare i confini nazionali.
«Il Padiglione svizzero a Expo Milano 2015 è una piattaforma aperta e creativa che presenta la Svizzera nella sua diversità: dalla tradizione all'innovazione. Ammirare e ascoltare i suoni di 200 corni delle alpi svizzere al Padiglione svizzero a Expo 2015 e 420 nel cuore di Milano è stata un'esperienza unica, accolta con entusiasmo dal pubblico. Credo molto nella musica come strumento di comunicazione e di pace fra i popoli in campo internazionale. Questi due concerti sono stati una ciliegina sulla torta che corona le attività di comunicazione della Svizzera in Italia nell'ambito della sua partecipazione con l'obiettivo di rafforzare le relazioni bilaterali. I concerti sulla piazza del Duomo e al Padiglione svizzero ricorderanno grazie all'ouverture del Guglielmo Tell di Rossini gli stretti legami storici e culturali fra i due paesi» sottolinea l'ambasciatore Nicolas Bideau, direttore di Presenza Svizzera del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) che è responsabile della gestione della partecipazione della Svizzera a Expo Milano 2015.
«La Svizzera è da record anche nel campo dell'ospitalità», rileva Armando Troncana, direttore di Svizzera Turismo in Italia. «Grazie alle bellezze naturalistiche e allo spirito innovatore, che ha accompagnato lo sviluppo turistico, si contraddistingue per numerose eccellenze». Curiosi e variegati sono i primati elvetici: il più antico ristorante vegetariano del mondo è l'Hiltl di Zurigo, aperto nel 1898; il Ticino vanta ben due patrimoni Unesco nel raggio di 60 km; Basilea è una delle capitali mondiali dell'arte contemporanea; il Vallese ospita il ghiacciaio dell'Aletsch, il più lungo delle Alpi, mentre nella Regione di Lucerna si sale sul monte Pilatus con la cremagliera più ripida del mondo. Da record è la capillarità del trasporto pubblico: in treno, autobus, battello o con gli impianti di risalita si raggiungono tutti i centri abitati, a qualsiasi altitudine. In Engadina, culla del turismo invernale, circola regolarmente un battello estivo tra Sils e Maloja.
«Un motivo aggiuntivo per visitare la Svizzera e le sue attrazioni a un passo da Expo, facilmente raggiungibili da Milano grazie a ben 15 treni giornalieri diretti» conclude Troncana.
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