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giovedì 11 giugno 2020

MILANO: SPOPOLANO I “NON COMPLEANNI”

MILANO: SPOPOLANO I "NON COMPLEANNI"

 

Boom di richieste di torte per ricorrenze e festeggiamenti mancati durante il lockdown

 

Milano, 11 giugno 2020 – Altro che movida. A Milano il trend del momento è festeggiare in casa, con piccole feste private, tutte le ricorrenze impedite dai mesi di lockdown. Lauree, anniversari, compleanni vengono celebrati in differita ma nell'intimità di casa e con gli affetti più cari.

 

"E' iniziato tutto per caso, dalla richiesta di un cliente di una torta con su scritto Buon Non compleanno per dedicare un giorno di festa alla figlia che aveva compiuto gli anni a marzo – spiega Lorenzo Giampietro, gestore delle Pasticceria Clivati 1969 di viale Coni Zugna a Milano da lì abbiamo avuto l'idea di posizionare una torta in vetrina con la stessa dedica. Così nei giorni seguenti abbiamo iniziato a ricevere un numero crescente di richieste, non solo per i non compleanni, ma anche per non lauree, non anniversari e così via".

 

La tendenza ha subito preso piede grazie alla fama mondiale dell'espressione "Non Compleanno", coniata dallo scrittore inglese Lewis Carroll nel suo romanzo Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, un inno all'ottimismo che ricorda ad Alice la possibilità di ricevere doni "ingenetliaci" durante 364 giorni dell'anno, contro la possibilità di ricevere doni "genetliaci" in un giorno solo dell'anno. Ma non solo, sin dalla prima riapertura del 18 maggio, la Pasticceria Clivati 1969 aveva già registrato un'alta richiesta di torte per festeggiare l'inizio del ritorno alla normalità.

 

"Si tratta di torte da 8 o 10 persone al massimo, quindi per ritrovi familiari molto ristretti – continua Lorenzo Giampietro – le più richieste sono quelle alla frutta di stagione, come la nostra celebre Primavera, ma non c'è limite alle personalizzazioni".  

 

Dunque, nonostante questi mesi di chiusura hanno cambiato molto nelle abitudini degli italiani, il dolce, la torta nello specifico si conferma ancora oggi un simbolo di festa e di ottimismo, immancabile per celebrare momenti speciali, anche se già passati.



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domenica 7 giugno 2020

Milano, riparte il cantiere The Medelan. Progetto da 100 milioni in Piazza Cordusio

Dopo lo stop causato dall'emergenza sanitaria, riparte il cantiere di The Medelan nell'ex Palazzo del Credito italiano in Piazza Cordusio a Milano.

Un progetto da 100 milioni di euro su un immobile che si propone di diventare il nuovo polo di riferimento per retailers, professionisti, turisti e cittadini milanesi. 

Il progetto riguarda un intero isolato costituito da tre palazzi collegati risalenti a periodi diversi: l'ex Credito italiano (1901) che confina lungo la via Tommaso Grossi con l'edificio Magazzini Contratti (1903); di più recente costruzione (1960) l'ala del palazzo che completa la struttura, per un totale di 55.000 metri quadrati.

THE MEDELAN: RIPRENDE VITA IL CANTIERE DELL'EX PALAZZO DEL CREDITO ITALIANO

Un anno fa la presentazione del progetto da 100 milioni di euro

Un edificio del secolo scorso che si reinventa per tornare ad essere un punto di riferimento per la città

Milano, 4 giugno 2020 – Riprendono i lavori del progetto The Medelan in Piazza Cordusio. Cessati gli effetti delle misure anti COVID-19, che avevano imposto il fermo del cantiere, e completato lo svolgimento di alcune attività preparatorie anti contagio, riparte la riqualificazione dell'immobile che si propone di diventare il nuovo polo di riferimento per retailers, professionisti, turisti e cittadini milanesi.

A un anno dal lancio del progetto alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala, si ricomincia: uno stop and go gestito tra priorità e problematiche in evoluzione quasi giornaliera.

"Il cantiere è stato riaperto recependo i nuovi standard di sicurezza richiesti dall'emergenza epidemiologica in atto. La nostra società, in conformità a quanto previsto nel proprio codice etico, considera il perseguimento degli obiettivi di miglioramento della sicurezza e salute dei lavoratori come parte integrante della propria attività e come valore strategico aziendale. A tal fine ci siamo impegnati, ancor di più in questo momento, a diffondere e consolidare una cultura della sicurezza e salute sul lavoro sviluppando la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutti gli attori coinvolti nel progetto. Abbiamo promosso e attuato ogni iniziativa diretta a minimizzare i rischi e a rimuovere le cause che avrebbero potuto mettere a repentaglio la salute e la sicurezza delle risorse coinvolte nell'iniziativa." E' il commento di Renzo Misitano, Direttore della Divisione Sviluppo Immobiliare di DeA Capital Real Estate SGR S.p.A. che, con il suo team, gestisce il Fondo Broggi, fondo dedicato allo sviluppo dell'iniziativa The Medelan.

"Lo stop avrà minime ricadute sui tempi di completamento" – aggiunge Pietro Clemente, Executive Director Asset Management di Paref Investment Management Italy (in precedenza Fosun Property Holding Italy), advisor del Fondo Broggi per l'iniziativa The Medelan -. "Lavoreremo a ritmi serrati per ridurre al massimo l'impatto di questa chiusura. Siamo di fronte ad un'opera che deve rappresentare una nuova rinascita per Milano, una città che nonostante tutto conserva nel suo DNA una forte dose di imprenditorialità, creatività, innovazione e modernità".

Il complesso immobiliare, oggetto di riqualificazione urbana, rappresenta uno dei più importanti edifici storici e di valore architettonico del capoluogo lombardo. 

È costituito da tre palazzi collegati risalenti a periodi diversi: quello principale è l'ex palazzo del Credito Italiano (1901, progettato dagli architetti Luigi Broggi e Cesare Nava) che confina lungo la via Tommaso Grossi con l'edificio Magazzini Contratti (1903, Luigi Broggi). 

Di più recente costruzione (1960, Giovanni Muzio) è l'ala del palazzo che completa la struttura di circa 55.000 metri quadrati compresa fra piazza Cordusio, via Grossi, via Santa Margherita, via San Protaso e via Porrone.

Il Progetto, predisposto dallo Studio GLA, Genius Loci Architettura, darà vita a The Medelan (dal primo nome di Milano di origine celtica, risalente al 590 a.c.), un complesso esclusivo a uso misto, in cui convivono le funzioni retail, office e food and beverage. Il roof top sarà estremamente suggestivo grazie alla presenza di un ristorante glamour e innovativo e di una meravigliosa terrazza con vista panoramica unica sulla città.

Particolare cura ad attenzione è stata dedicata all'ambiente, alla salute ed al benessere delle persone che vivranno l'edificio e proprio in quest'ottica è previsto il conseguimento della certificazione LEED e l'applicazione del più recente protocollo WELL.

Alla luce dell'emergenza in atto, sono in corso di implementazione ulteriori misure ed accorgimenti tecnologici che, ove possibile, renderanno l'immobile ancor più performante, anche in ambito igienico-sanitario. Gli utilizzatori finali degli immobili del mondo che verrà saranno sicuramente più attenti e esigenti rispetto alle tematiche venute alla ribalta con questa emergenza sanitaria che stiamo affrontando.

The Medelan è situato in Piazza Cordusio, location fra le più attive e frequentate della città, con più di 20 milioni di visitatori all'anno. "Stiamo promuovendo - in collaborazione con altri operatori privati – anche un progetto di riqualificazione di Piazza Cordusio e delle vie limitrofe (tra cui anche Via Tommaso Grossi e Via Santa Margherita), - aggiunge Renzo Misitano - al fine di restituire alla città di Milano un luogo più fruibile in cui siano valorizzati gli aspetti storici, sociali ed urbani degli spazi pubblici che circondano The Medelan."

L'obiettivo è quello di trasformare The Medelan in un contenitore aperto al mondo, da vivere ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette. In pratica, un luogo nel centro di Milano in cui recarsi per creare, riflettere, ispirarsi, socializzare e divertirsi. Un edificio del secolo scorso che si reinventa per tornare ad essere un punto di riferimento per la città, nuovo e all'avanguardia nel centro storico di Milano, cuore pulsante dell'economia italiana.

"Oggi, come un anno fa, siamo fortemente convinti della qualità del progetto – evidenzia ancora Pietro Clemente - stiamo attraversando un momento di crisi e siamo consapevoli delle ricadute che ci saranno. La speranza è quella di poter scrivere una nuova pagina di storia fatta di prosperità, nuova linfa e opportunità da cogliere."



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