NO ALLE PAURE IRRAZIONALI, VINCERANNO TOLLERANZA E DIALOGO "FORTI"
I nemici dell'immigrazione possono mettersi il cuore in pace: l'Europa è destinata a diventare un continente-meticcio nel prossimo ventennio. Non siamo soli. Negli Stati Uniti gli americani anglosassoni stanno per diventare minoranza. Anziché erigere inutili muri è necessario quindi confrontarsi con le nuove culture: non da posizioni di debolezza, ma mantenendo forti i nostri valori (se invece scegliamo il dio denaro quale valore unico la colpa non è degli altri). In questo rapporto di dialogo e tolleranza "le religioni possono fare più della politica" ha detto l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola al convegno su "Comunicazione e Misericordia" - organizzato presso l'Istituto dei Ciechi del capoluogo lombardo in occasione della giornata di san Francesco di Sales patrono dei giornalisti - al quale hanno partecipato Gianni Riotta, editorialista de La Stampa e conduttore Rai, don Davide Milanesi e Rolla Scolari, direttore di Oasis.
Nel corso del convegno il Cardinale ha sottolineato come "i processi di immigrazione in corso in Italia presentano numeri di portata storica ed anche tragica, se pensiamo alle migliaia di morti nel Mediterraneo" e "anche se flussi sono in corso da vent'anni, oggi la loro accelerazione, provocata da guerre e povertà, porta a tempi diversi da quelli sperimentati da Gran Bretagna o Germania", ponendo criticità. Ma un rifiuto della realtà, come la presenza nel nostro Paese di oltre un milione di musulmani può solo deviare dall'obiettivo di costruire una società plurale e dialogante nell'interesse comune umano.
La società plurale però non deve rinunciare ai propri simboli che sono forza comunicativa: ad esempio, anziché vietare il presepio in una scuola nel timore (infondato) di urtare la sensibilità dei piccoli mussulmani, meglio adottare una loro festa alla quale far partecipare i piccoli cristiani. Un arricchimento e un duplice momento di incontro, da cui tutti apprendono qualcosa, arricchendosi culturalmente e preparandosi alla convivenza.
"Né deve spaventare – mantenendo comunque forti principi di sicurezza – il fanatismo e l'oscurantismo perché sono destinati a perdere" ha affermato Riotta. Infatti ragione e tolleranza trovano in se stesse la capacità di autocorrezione e quindi di progresso; mentre la parte avversa, chiusa nei propri dogmi, non ha la capacità di rinnovarsi e quindi è destinata a soccombere.
Interpellato sul progetto di un "ONU delle religioni" – proposto dall'ex presidente israeliano Shimon Peres a Papa Francesco nel loro incontro in Vaticano nel settembre del 2014, al quale partecipò anche il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen -, Scola ha rilevato che, nonostante il progetto non abbia trovato attuazione ufficiale, "ogni iniziativa in questa direzione di dialogo tra popoli è preziosa: le fedi devono comunicare nell'umiltà e nell'amore, e possono farlo meglio della politica".
Foto archivio IEA: il card. Angelo Scola con il pres. IEA Achille Colombo Clerici