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mercoledì 27 febbraio 2019

Coffee mania a Milano, Four Seasons Hotel Milano personalizza la ‘COFFEE EXPERIENCE’

E' COFFEE MANIA A MILANO 

FOUR SEASONS HOTEL MILANO PERSONALIZZA
LA 'COFFEE EXPERIENCE' E PRESENTA
IL NUOVO COFFEE TROLLEY



 
Four Seasons Hotel Milano trasforma il piacere del caffè in un vero e proprio percorso sensoriale e una nuova esperienza culturale in città, altamente customizzata.
 
Al fianco dello storico marchio italiano Caffè Vergnano, simbolo del culto del caffè dal 1882, Four Seasons Hotel Milano metterà a disposizione degli ospiti un Coffee Trolley, realizzato in esclusiva da artigiani italiani, per racchiudere tutta l'essenza della cultura del caffè e poter proporre un momento unico e realmente fatto su misura sul cliente. Il Coffee Trolley è la conclusione perfetta di una colazione di lavoro o tra amici, oppure semplicemente un nuovo rito per incontrarsi nel Foyer.
 
Nella cornice del ristorante La Veranda, che si affaccia sulla corte interna dell'hotel, è possibile vivere un momento senza uguali per esplorare la degustazione del caffè macinato al momento dalle sapienti mani del Coffee Specialist di Four Seasons Hotel Milano, vero esperto del caffè in grado di consigliare al meglio gli ospiti per rapire le loro preferenze.
 
E' possibile creare una miscela totalmente personalizzata, scegliendo l'estrazione più apprezzata tra quelle internazionali proposte - Turkish Coffee, French Press, Gina Goat, Chemex, o Syphon – e tra le diverse varietà disponibili, India Kaapi Royal, Colombia Excelso Washed, Ethiopia Natural Sidamo, Uganda Natural.
 
Fu già nel 1570 che un noto botanico e medico portò in Italia alcuni sacchi di caffè dall'Oriente, facendolo diventare fin da subito la bevanda nazionale degli italiani. Bere il caffè in Italia è infatti considerato un vero e proprio rito, da assaporare ritrovandosi in compagnia. Quello che senza dubbio può essere considerato uno dei piaceri preferiti dagli italiani, sempre alla ricerca del caffè perfetto, macinato in grani al momento della preparazione sprigiona tutto il suo aroma e i suoi benefici, salvaguardando in pieno il complesso organolettico di ogni chicco.
 
"A Four Seasons Hotel Milano siamo attenti ai commenti dei nostri ospiti. Creare un caffè fatto su misura per il palato dei nostri clienti, attraverso un processo di lavorazione manuale fatto direttamente di fronte a loro, era diventata ormai un'esigenza. Grazie alla collaborazione e alla professionalità di Caffè Vergnano, al Foyer Bar e al ristorante La Veranda, abbiamo reso possibile questa esperienza unica nel suo genere, che trasforma il caffè cosi detto "americano" e crea una nuova occasione di ritrovo." cosi Mauro Governato, General Manager di Four Seasons Hotel Milano.
 
"Siamo davvero entusiasti e onorati di essere stati selezionati da una realtà così esclusiva come il Four Seasons Hotel Milano" dichiara Carolina Vergnano, responsabile del settore estero e marketing "Sin dal primissimo incontro abbiamo immediatamente percepito questo progetto come perfettamente in linea con lo spirito e la natura della nostra azienda di famiglia. Per questo abbiamo concepito e progettato un'offerta che fosse in grado di raccontare la cultura del caffè a 360 gradi, dando grande spazio anche alla materia prima e al contatto diretto con l'ospite. Da quattro generazioni la nostra mission è promuovere il rito del caffè in tutto il mondo e siamo più che mai orgogliosi di poter mettere le nostre competenze e il nostro know-how a disposizione di un pubblico prestigioso e internazionale come quello del Four Seasons Hotel Milano".
 
Four Seasons Hotel Milano sorge nel cuore del Quadrilatero della Moda, l'esclusivo quartiere delimitato da Via Montenapoleone, Via della Spiga, Via Sant' Andrea e Via Manzoni. Discreto e raffinato, l'Hotel racchiude oggi in sé una sottile miscela di tradizione e innovazione, capace di regalare più di una piacevole sorpresa a coloro che vi entrano. Le sue 118 camere e suite offrono una vista unica sul tranquillo cortile interno e giardini privati, preziose aree verdi del centro storico, e su Via Gesù. Nel ristorante La Veranda è possibile lasciarsi deliziare dai tanti piatti preparati dallo Chef Fabrizio Borraccino e la sua brigata; inoltre, la Spa dell'Hotel, che occupa le antiche cantine del palazzo ed offre oggi una suggestiva piscina di 14 metri, una palestra e una Hair Spa - Metodo Rossano Ferretti.
 
Caffè Vergnano è la più antica torrefazione italiana. Diretta dalla famiglia Vergnano dal 1882, l'azienda esporta in oltre 90 paesi del mondo, impiega circa 140 dipendenti. Il successo va attribuito alla costante ricerca di perfezione qualitativa, che i veri intenditori di caffè apprezzano e riconoscono a Caffè Vergnano da oltre un secolo. Una mission che viene perseguita con passione, entusiasmo e spirito di iniziativa dalla terza e dalla quarta generazione della famiglia. Il segreto della qualità superiore delle miscele Caffè Vergnano nasce dalla selezione meticolosa dei migliori produttori di caffè a livello mondiale. In quest'ottica i chicchi di caffè più pregiati vengono selezionati e acquistati direttamente nei luoghi d'origine. Alla scelta di miscele di alta qualità si unisce una consolidata esperienza nella lavorazione del caffè, che avviene ancora in modo tradizionale attraverso un procedimento di tostatura lenta. I cicli sono realizzati con tempi di cottura e temperatura differenti a seconda dell'origine, permettendo di raggiungere l'esatto grado di torrefazione. Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei migliori bar e negli oltre 130 Coffee Shop 1882, la catena di caffetterie all'italiana presente in tutto il mondo.



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Area B a Milano: il punto di vista di chi ogni giorno porta avanti una battaglia a favore dell'ambiente

AREA B A MILANO: IL PUNTO DI VISTA DI CHI OGNI GIORNO PORTA AVANTI UNA BATTAGLIA A FAVORE DELL'AMBIENTE

 

Milano, febbraio 2019 – Mancano ormai pochi giorni all'entrata in vigore della tanto discussa Area B a Milano, la più grande zona a traffico limitato d'Italia che, per la precisione, abbraccerà quasi l'intera area comunale (il 72% della città di Milano). Con un piano strutturato da qui al 2030, vieterà l'ingresso in città ai veicoli più inquinanti, nessuno escluso: dai veicoli utilizzati per trasporto di persone e cose agli autobus, fino ad arrivare ai motoveicoli e ciclomotori. Durante i primi anni verrà interdetto l'accesso ai veicoli ormai datati, rei di essere fonti dirette di inquinamento ma, nel corso dei prossimi dieci anni, saranno sempre di più le categorie implicate, un esempio su tutti: la negazione completa d'accesso a tutti i veicoli diesel. Ad ogni modo, per quanto riguarda auto-moto e ciclo veicoli, ad oggi non sono previste scadenze per le seguenti tipologie di veicoli: autoveicoli Euro 5 e 6 benzina, autoveicoli GPL, metano, bifuel, ibride ed elettriche, ciclomotori e motoveicoli a due tempi di classe Euro 5, a benzina 4 tempi di classe Euro 4 e Euro 5, ciclomotori e motoveicoli GPL, metano, bifuel, ibridi ed elettrici.

 

Al di là delle polemiche e dei dibattiti circa l'attivazione di tutti i 188 varchi previsti, l'adeguamento alle norme sulla privacy, i giorni di deroga concessi per il primo periodo di attivazione e via dicendo, quello che ci sentiamo di affermare è che sicuramente la nascita dell' Area B a Milano è un segno della volontà di fare concretamente qualcosa per ridurre l'inquinamento urbano, almeno a livello di traffico circolante. Non ci dobbiamo e non ci possiamo tuttavia dimenticare che le più accreditate fonti e numerosi studi specialistici indichino come lo stop ai veicoli inquinanti non sia la soluzione definitiva al problema dell'inquinamento atmosferico, c'è infatti un altro grande imputato che concorre in modo determinante ad alterare l'aria che respiriamo: l'edilizia vetusta ed energivora così ampiamente presente nelle nostra città.

 

Ed è proprio per questo motivo che Rete IRENE ha scelto di far sentire la sua voce. Il gruppo di imprese, da sempre in prima fila nel mondo della riqualificazione energetica degli edifici, ha colto l'occasione per sottolineare ancora una volta come "l'istituzione dell' Area B a Milano è sicuramente una scelta lungimirante e con una sua rilevanza, tuttavia non deve essere l'unica strada sulla quale concentrarsi e su cui animare il dibattito pubblico. Azioni a lungo termine che possano arrivare al cuore sostanziale del problema e alla sensibilità dei cittadini dovrebbero sempre di più avere la stessa risonanza mediatica e autorevolezza di queste terapie palliative".

 

Rete IRENE, dal suo punto di vista, ha voluto rimarcare come numerose ricerche negli anni abbiano imputato agli impianti termici di riscaldamento installati in edifici ormai vetusti il più alto tasso di inquinamento atmosferico. Basti pensare all'elaborazione pubblicata nel 2017 dall'Osservatorio Autopromotec sulla base di uno studio del Politecnico di Milano circa l'impatto sulla qualità dell'aria urbana da parte delle principali fonti di inquinamento. Nello studio gli impianti termici di riscaldamento hanno un'incidenza sul totale delle emissioni di CO2 in ambito urbano fino a 6 volte superiore a quella legata al traffico stradale.

 

Lo studio, che prende in considerazione un campione rappresentativo di cinque città italiane (Milano, Genova, Firenze, Parma e Perugia), mostra come il contributo da parte degli edifici in termini di emissioni di CO2 immesse nell'atmosfera, sia pari in media al 64,2% delle emissioni totali per città, contro il 10,2% derivato dal settore della mobilità e dei trasporti motorizzati (il 25,6% restante, è invece generato dal settore delle attività industriali).

 

Rete IRENE ancora una volta sostiene l'importanza di soluzioni come gli incentivi fiscali, la cessione del credito, l'Ecobonus quali strumenti di investimento che possono dare una vera spinta al mondo della riqualificazione energetica degli edifici datati, generando un beneficio a tutto tondo per le città, la qualità dell'aria e i cittadini che la respirano. Oggi questi strumenti in Italia esistono, fondamentale è che ogni parte coinvolta (dagli amministratori di condominio a chi si occupa di edilizia, dai progettisti ai cittadini) li conosca perfettamente al fine di sfruttarli nella maniera più adeguata.



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Milano Fashion Week su Instagram: l’addio a Karl Lagerfeld e il ritorno di Gucci a Milano

Milano Fashion Week su Instagram: l'addio a Karl Lagerfeld e il ritorno di Gucci a Milano

Torna, in occasione della Milano Moda Donna, l'Instagram Fashion Index di Blogmeter e incorona Gucci, Versace e Fendi tra i fashion brand più social

 

 

Blogmeter, società italiana leader nella social intelligence, ha monitorato i 54 fashion brand attivi su Instagram che tra il 19 e il 25 febbraio hanno sfilato a Milano Moda Donna, secondo il calendario ufficiale di Camera Nazionale della Moda Italiana. Blogmeter ha analizzato i brand tramite la sua nuova Suite integrata, stilando una classifica sulla base dei principali indicatori di performance, tra cui total engagement e new followers. I brand analizzati sono risultati molto attivi su Instagram, registrando oltre 1.200 post dedicati e quasi di 12 milioni di interazioni totali nei giorni della fashion week milanese. L'hashtag risultato più engaging durante la manifestazione è stato, anche questa volta, quello promosso da Camera Nazionale della Moda Italiana: #MFW, seguito dagli hashtag #alessandromichele e #guccifw19.

 

Durante questa settimana della moda milanese quali sono state le maison di moda più social a sfilare in passerella? In prima posizione si attesta Gucci che nei sei giorni di sfilate ha fatto il pieno di nuovi fan guadagnandone addirittura 175 mila! Per quanto riguarda il total engagement, Gucci ha totalizzato 2,7 milioni di interazioni, sorprendendo tutti con una scenografica passerella lunga oltre 100 metri, illuminata da 120.000 lampadine e rivestita di specchi su pareti, pavimento e soffitto. Secondo in classifica Versace che totalizza un engagement pari a 2,3 milioni e guadagna oltre 168 mila nuovi fan, sul suo profilo Instagram. Il post (legato alla Milano Fashion Week) più engaging è quello che ritrae Kendal Jenner e Stella Maxwell sulla passarella dominata dalla gigantesca spilla da balia dorata, col simbolo della maison. In terza posizione si classifica Fendi, che totalizza oltre 1,7 milione di interazioni e ben 154 mila nuovi fan. La maison romana ha sfilato per la prima volta senza il suo direttore creativo, Karl Lagerfeld, scomparso proprio il 19 febbraio, dopo oltre 54 anni di collaborazione con Fendi. Chiudono la Top5 dell'Instagram Fashion Index, Moschino, con 1,4 milioni di interazioni e una sfilata-evento a tema quiz televisivo, e Armani, che totalizza un engagement di quasi 592 mila.

 

Menzione speciale per altri due brand: si tratta di Prada e Moncler. Con una collezione in cui domina il nero, Prada scende in passerella e guadagna oltre 121 mila nuovi follower. Mentre Moncler, con il suo progetto Moncler Genius, totalizza un engagement di oltre 408 mila e conquista i suoi fan con il post dedicato alla collezione di Pierpaolo Piccioli, che ottiene oltre 70 mila interazioni! Tra le influencer che hanno dominato questa fashion week, a sorpresa troviamo Georgina Rodriguez, compagna del fuoriclasse juventino, Cristiano Ronaldo, che conquista i suoi follower con un completo firmato Roberto Cavalli.

 

 

 


 

Blogmeter, fondata nel 2007, è azienda leader nella social intelligence, specializzata nel fornire soluzioni di social media monitoring e analytics ad agenzie e aziende. Blogmeter offre una suite integrata di strumenti per scoprire cosa viene detto online su brand, prodotti, servizi e personaggi pubblici; per misurare le performance dei profili aziendali su Facebook, Instagram, Twitter e YouTube e per identificare gli influencer su settori specifici.

 

Nel 2017 Blogmeter ha supportato più di 160 aziende e agenzie realizzando oltre 180 progetti di ricerca.



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mercoledì 13 febbraio 2019

Apre a Milano Madzuli, l’agenzia di marketing digitale belga che fa del fattore umano il punto di forza per supportare le aziende italiane nella corsa alla digitalizzazione a livello globale

Apre a Milano Madzuli, l'agenzia di marketing digitale belga che fa del fattore umano il punto di forza per supportare le aziende italiane nella corsa alla digitalizzazione a livello globale

Madzuli, agenzia di marketing digitale presente in Belgio, Portogallo e Spagna, ha aperto una nuova sede a Milano per supportare le aziende italiane nell'ottimizzare le proprie strategie di marketing online grazie all'uso di campagne multicanale in settori trasversali
 

Milano, 12 febbraio 2019 – Dal Belgio all'Italia con l'obiettivo di supportare le aziende italiane nell'incrementare il proprio business attraverso una strategia innovativa multi-channel di marketing online: ha aperto una sede in centro a Milano Madzuli, agenzia di marketing digitale creata nel 2016 a Bruxelles in Belgio dal giovane imprenditore Kevin Geets, e diventata in breve tempo leader in Belgio con più di 150 clienti e oltre 20 case history di successo in diverse industries.

Un team giovane composto da 25 tra ingegneri, creativi, digital strategist e video specialists certificati da Google, di cui Madzuli è partner, affiancherà le aziende italiane in tutte le fasi di gestione delle campagne di digital marketing, dall'ideazione del social e online advertising, al web e graphic design con un'attenzione particolare al copywriting e alla reportistica finale.

Un approccio multi-channel e globale, che da oggi sarà a disposizione del mercato italiano, e che ha già conquistato decine di aziende in tutto il mondo, con case history di successo che vanno dall'ambito calcistico, con il raggiungimento da parte del club calcistico di prima divisione belga KV-Mechelen dell'eccezionale risultato di 10.000 abbonamenti per la stagione 2018 / 2019, al settore del turismo, dell'immobiliare, del farmaceutico.

L'attenzione al fattore umano distingue Madzuli sul mercato: un'attenta analisi delle esigenze del cliente, unita a trasparenza, chiarezza e misurabilità dei risultati finali rendono i progetti strutturati direttamente con l'azienda particolarmente personalizzati ed efficaci. La possibilità di creare campagne a livello internazionale su tutti i mercati di Europa, Nord e Sud America e Far East rendono Madzuli il partner ideale anche per aziende che intendono sviluppare business non solo in Italia.

"L'apertura della sede italiana è un passo importante per Madzuli", commenta il fondatore e CEO di Madzuli Kevin Geets, "e si inserisce in un percorso di crescita che ci ha portato ad essere presenti oggi in 4 paesi con quasi 30 dipendenti e un portfolio di più di 150 clienti. Il mercato italiano è cruciale per il nostro business, la ricchezza del tessuto imprenditoriale e il numero di aziende in piena corsa verso la digitalizzazione presenti qui rappresentano un grande stimolo per noi. Siamo il partner ideale per poter affrontare con successo e preparazione la sfida odierna all'open innovation."

Marcos Medina, Country Manager Italia di Madzuli, ha aggiunto: "Le previsioni nell'ambito degli investimenti digitali in Italia sono confortanti, per questo è importante il lavoro che sta partendo sul mercato italiano: le prospettive sono buone e il nostro è un Paese in cui la preparazione alla digitalizzazione, più che in altre aree europee, ha bisogno di essere approfondita e puntuale. Il nostro supporto nello sviluppo del business è particolarmente forte sui mercati internazionali, che conosciamo molto bene: strutturiamo campagne in tutte le lingue su tutte le piattaforme in diversi paesi europei, in America e nel Far East." 


 


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