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mercoledì 30 dicembre 2015
Airlite, la pittura 100% naturale che riduce l'inquinamento atmosferico
La tecnologia si chiama Airlite; a inventarla è stato il bolognese Massimo Bernardoni, che insieme al milanese Antonio Cianci la sta portando sullo scenario mondiale.
Airlite riduce gli inquinanti in modo naturale, attraverso un processo naturale che è stato perfezionato e “inserito” in un nuovo tipo di pittura, completamente naturale e priva di composti chimici. Il processo, simile alla fotosintesi clorofilliana, sfrutta la potenza della luce per liberare molecole ossidanti che attaccano gli agenti inquinanti trasformandoli in sali minerali innocui e neutralizzandoli. In questo modo, Airlite è in grado di abbattere fino all’88,8% degli inquinanti presenti nell’aria.
Per capire meglio, diremo che dipingendo la superficie esterna di un palazzo di 7 piani (circa 1000mq), con Airlite, nel giro di 12 ore verrebbe eliminato l’inquinamento prodotto da oltre 70 auto a gasolio Euro 6. Tenendo conto che in Provincia di Milano ci sono, secondo i dati del censimento 2011, circa 280.000 edifici e che ci sono circa 1,8 milioni di veicoli, considerando una resa del 50%, se solo il 20% degli edifici presenti in provincia utilizzasse questa tecnologia, sarebbe possibile eliminare ogni giorno i gas di scarico di tutte le vetture presenti in Provincia.
Come funziona Airlite?
Le normali pitture sono resinose, a base di petrolio, che è materia organica, in alcuni casi potenzialmente dannose per la salute. Airlite è invece priva di derivati dal petrolio, e si presenta come una polvere, cui va aggiunta l’acqua per ottenere subito una pittura facile da applicare e di bell’aspetto. Il suo effetto viene attivato dalla luce, secondo un processo simile alla fotosintesi clorofilliana delle piante: “Airlite utilizza l’energia della luce per produrre una ionizzazione dell’aria vicino alla superficie – afferma Antonio Cianci, Kauffman Fellow e co-fondatore della società – rendendo possibile, al contatto dell’aria inquinata con la superficie, la trasformazione degli inquinanti pericolosi per la salute, tra cui l’ossido di azoto, in sali minerali idrosolubili, gli stessi che si trovano nell’acqua minerale, che sono assolutamente innocui. Questa tecnologia si applica anche all’interno di uffici e abitazioni, dove permette di ridurre l’inquinamento allo stesso, efficace, modo”.
Ma c’è di più. Airlite consente anche il totale abbattimento di muffe e batteri, spazzando via qualsiasi agente patogeno. Una sorta di depuratore naturale, attivato dalla luce, al costo di una normale vernice.
Questo forte contenuto tecnologica è stato quello che ha consentito alla start up di vincere, lo scorso maggio, il programma televisivo Shark Tank, trasmesso da Italia 1 e dedicato alle aziende innovative in cerca di finanziamenti.
Grazie a Shark Tank e a un’operazione di fund raising internazionale chiusa nel settembre 2015, Airlite - che fa capo ora alla società inglese AM Technology con sede a Londra che vede Antonio Cianci e Massimo Bernardoni detenere la maggioranza insieme all’indiano Arun Jaiadev, anche lui Kauffman Fellow - ha raccolto oltre 2 milioni di euro e si presenta oggi come una delle tecnologia più promettenti del futuro.
Per Milano, così come per tutte le città soffocate dalla cappa di smog, Airlite potrebbe essere una soluzione immediata, a costo sostenibile, posta in essere semplicemente dipingendo i muri dei palazzi mando a mano che questi devono essere ridipinti. Oltre a ridurre l’inquinamento in modo diretto, Airlite permette di ridurre il consumo di energia elettrica per il condizionamento dell’aria, in quanto riflette la maggior parte della componente calda della luce solare, aggiungendo un importante elemento nel raggiungimento degli obiettivi fissati a Parigi da COP 21.
Un progetto per Milano: il Bosco “Immobile”
Dal 25 novembre Milano è in emergenza inquinamento. Il capoluogo lombardo per oltre 86 giorni nel 2015 ha avuto un livello di inquinamento sopra la soglia limite di 50 microgrammi di PM10 per metro cubo, raggiungendo valori anche di 110 microgrammi al metro cubo, oltre il doppio del valore limite.
Ma a Milano il problema inquinamento è annoso, reiterato, sul tema di dibatte da interi decenni senza arrivare a conclusioni soddisfacenti per la popolazione, complice una posizione geografica della città incline a far ristagnare le sostanze inquinanti.
In una ipotetica equazione, Milano sta all’inquinamento come Tokyo sta(va) ai terremoti. La capitale giapponese è afflitta ogni anno da un numero incredibile di sismi. Ma invece di arrendersi e diventare una landa desolata è oggi una delle metropoli più ricche del mondo, detenendo il primato di città più sicura in caso di terremoto. Infatti, grazie all’adozione di tecnologie antisismiche (alcune sviluppate anche in Italia e impiegate con successo proprio nel Sol Levante), alla ricerca scientifica e alla applicazione di opportune misure di prevenzione, oggi Tokyo è tra le città meglio attrezzate nel mondo contro i terremoti.
L’idea è semplice: così come Tokyo, la città più afflitta dai terremoti è diventata la città più sicura contro i terremoti, Milano, la città più afflitta dall’inquinamento, può diventare la città che meglio delle altre ha combattuto e vinto l’inquinamento.
Le condizioni ci sono. Dopo il successo di Expo, Milano sembra avere trovato nuovamente fiducia in se stessa. Un anno fa il pensiero dominante era che l’Expo sarebbe stata una catastrofe, che Milano non sarebbe stata capace di gestire un evento così importante. Invece il successo planetario riscosso da Expo ha riportato Milano al rango di grande città internazionale.
Occorre partire da questa ritrovata consapevolezza per accogliere e vincere anche la sfida dell’inquinamento. Milano può, e secondo alcuni deve, diventare la città leader nelle tecnologie contro l’inquinamento, così come lo è per il design e per la moda.
Airlite ha recentemente presentato con l’associazione Vivaio, importante no profit milanese, e Retake Milano, impegnata nella rimozione dei graffiti illegali nella città grazie all’aiuto di volontari e persone disoccupate, un progetto denominato Bosco Immobile, proprio per sensibilizzare la città su quanto sia possibile fare (oltre che a chiudere il traffico) al fine di rendere la città più vivibile per i suoi cittadini.
“Vivaio si occupa da anni di promuovere progetti che riportino Milano al ruolo di leadership culturale e industriale che le sono propri – continua Andrea Zoppolato di Vivaio – Vorremmo che Milano lanciasse una sfida di livello mondiale, vincendo anche questa, come ha già fatto per l’Expo: diventare la città leader nelle tecnologie per la riduzione dell’inquinamento.
Secondo Zoppolato, “Milano lo può fare, ma dobbiamo lavorarci tutti. Con Bosco Immobile vogliamo che Milano diventi la prima città al mondo ad affrontare il problema dell’inquinamento in modo innovativo. Milano dovrebbe essere la città che accoglie le migliori start-up mondiali, come Airlite, che ha vinto negli ultimi due anni numerosi premi in tutto il mondo.”
E’ una sfida ambiziosa, ma che può essere vinta, affiancando alle misure tradizionali (riduzione delle sorgenti di inquinamento, sviluppo del trasporto pubblico, utilizzo di impianti di riscaldamento più efficienti), anche innovazioni tecnologiche che affrontano il problema da un punto di vista diverso.
mercoledì 23 dicembre 2015
Prima Vera: al via le negoziazioni sul mercato AIM Italia. Modifica della denominazione sociale in "Zephyro S.p.A."
L'ingresso di Prima Vera in Borsa Italiana è avvenuto a seguito dell'operazione di business combination con GreenItaly1 S.p.A., la prima SPAC specializzata nella green economy, promossa da VedoGreen, società del gruppo IR Top specializzata nella finanza per le imprese della green economy, IDEA CAPITAL FUNDS SGR del Gruppo DeA Capital/De Agostini, uno dei principali operatori indipendenti italiani nel settore del private equity che gestisce - tra gli altri - un fondo di private equity specializzato nella green economy, e da Matteo Carlotti, già promotore della SPAC MadeinItaly1 S.p.A.
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martedì 22 dicembre 2015
Protezione e sostenibilità i temi dell’inchiesta GIFASP: nei risultati la famiglia è al centro mentre tra gli alimenti la pizza è al top e i devices tecnologici superano i giocattoli
giovedì 17 dicembre 2015
Favole, kit natalizi e Cacce al tesoro per grandi e piccini: al Museo Bagatti Valsecchi per Natale non ci si annoia!
Attraverso la creazione di mondi fantastici e onirici con la parola, le immagini ed i suoni, gli attori della compagnia teatrale BezoarT giocano e fanno giocare i piccoli spettatori al gioco del teatro: le virtù, gli esempi, i valori di solidarietà, amicizia, fratellanza passano nel racconto e arrivano ai bimbi come una vera esperienza.
All'interno della casa museo di via Gesù i personaggi che portano questi valori non sono virtuali ma in carne, ossa ed emozioni e interagiscono con i piccoli spettatori coinvolgendoli nel magico racconto ambientato in terre lontane.
Favole al Museo - XI edizione
Museo Bagatti Valsecchi
via Gesù 5- 20121 Milano
bambini: 2,00€
adulti: 9,00€
Si consiglia vivamente la prenotazione:
didattica@museobagattivalsecchi.org
T 02 76006132
Martedì 29 dicembre e domenica 3 gennaio, ore 15.30
bambini: 2,00€
adulti: 9,00€
Si consiglia vivamente la prenotazione
didattica@museobagattivalsecchi.org
T 02 76006132
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Report Sensitaliani-LH | Ordine Architetti Milano
Tre momenti chiaramente identificati da altrettanti spunti di discussione: The Art of Tailoring places, L'innovazione dei sensi e Made in Italy worldwide.
Sensitaliani, rete d'imprese e piattaforma nata per promuovere e raccontare la qualità del Made in Italy, ha organizzato il 26 e 27 novembre presso l'Ordine degli Architetti di Milano due giorni di incontri tra architetti e aziende italiane, tra queste le fondatrici: Ballancin (www.ballancin.it), FEDERICOdeMAJO (www.federicodemajo.it), Ronda Design (www.rondadesign.it) e Zanetto (www.zanetto.com) per affrontare il tema dell'ospitalità.
I lavori si sono aperti con l'intervento dell'architetto Simone Micheli che ha dato una visione chiara e precisa del suo lavoro "le opere architettoniche concepite come vere opere d'arte hanno come fine la riqualificazione della vita degli esseri umani, sia da un punto di vista etico, sia emozionale. … regalando agli ospiti esperienze uniche, non convenzionali, irripetibili. Ritengo indispensabile che le mie opere siano attente alla necessità del contesto in cui sorgono, ai motivi che ne determinano la nascita e rispettose dell'ambiente che ci circonda, facendosi carico delle inevitabili responsabilità che oggi ogni oggetto porta con sé. Ogni opera deve essere quindi sostenibile, sia in termini ambientali sia economici, in modo da poter offrire grandi risultati anche dal punto di vista strategico e commerciale, mostrando ancora una volta il significato della sua extra-ordinarietà.". Il legame con il territorio è stato rafforzato dall'intervento di Park Associati quando definisce il concetto di lusso democratico: l'ospitalità come esperienza unica, che si può vivere anche sapendo cogliere i luoghi straordinari pubblici che una città ci offre ogni giorno.
L'Architetto Simona Quadri di Vudafieri Saverino invece pur riconoscendo l'alto contenuto di personalizzazione e di esperienza unica come definito anche da Simone Micheli parla di una "essenza intangibile". "Ospitalità e lusso sono intesi infatti come un valore aggiunto, intangibile che appartiene più al mondo delle sensazioni immateriali piuttosto che a quello estetico e formale. Il lusso si manifesta così sia nel servizio raffinato e invisibile in un Hotel a 5 stelle che in una vista esclusiva su un paesaggio naturale, ma anche nella relazione speciale con il proprietario dell'albergo o negli incontri con le persone che frequentano il ristorante in un'atmosfera accogliente, informale ma di qualità. L'ospitalità e l'accoglienza sono intesi anche attraverso "una casa albergo" a Milano." Quest'ultimo concetto di ospitalità nel senso più ampio del termine è quanto viene meglio definito da Luca Amendola e Gianluca Geroli di SGS Architetti Associati, e si esprime in qualsiasi spazio dove la persona viene accolta. "Una condizione fisica e mentale che deve essere rispettata nell'atto progettuale.
Un lusso nelle relazioni che si esprime attraverso la percezione. Relazioni tra forma, spazi luci… Un tema che viene esplicitato dall'Architetto Federico Delrosso quando parla di "l'hotel con-temporaneo, acronimo di contenitore temporaneo, un luogo in cui vivere un esperienza senza sentirmi isolato, che è la mia idea di lusso". Le relazioni come epicentro progettuale è alla base dell'idea progettuale dell'Architetto Giulio Ceppi di Total Tool "Oggi per la cultura del progetto italiana conta saper dialogare con la dimensione globale in forma dinamica e aperta, scambiando sensibilità e punti di vista: il design degli interni deve essere il risultato di un'interazione culturale ed estetica, di una mediazione attiva, laddove la nostra storia e tradizione si incontrano con quelle di altri mondi, generando nuove soluzioni creative. Nel rapporto con Bhartyia City a Bangalore in India, per noi questa è la chiave del successo progettuale di ogni proposta". Per Rebosio+Spagnulo è invece "La poetica del molteplice": un lavoro da taylor made su luoghi e sulla brand identity del cliente.
A chiusura della breve sintesi della due giorni milanesi i ringraziamenti di Paolo Facchini di L22 che forse meglio esplicano l'intento progettuale di Anna Barbara e Stefano Maberino Founders di Sensitaliani "Ringrazio Sensitaliani per l'opportunità che ci ha offerto. E' stato bello confrontarsi con importanti realtà italiane nel campo della progettazione alberghiera ed anche constatare la ricchezza di punti di vista sullo stesso tema. Un'evento interessante, seguiti da una folta platea, che ha rappresentato un'occasione di grande arricchimento culturale!"
I tre workshop sono stati moderati dall'Architetto Valeria Bottelli, dall'Architetto Anna Barbara e dal Professor Arturo Dell'Acqua Bellavitis. Accanto a loro, ad interagire con gli Architetti: Cinzia Bontempi, Co-Fouder della Rivista Babylon, Luigi Odello, Presidente Centro Studi Assaggiatori, Paolo Trippini Chef stellato omonimo ristorante, Giorgio Ravasio, Country Manager di Vivienne Westwood, Maurizio Faroldi, Hotel Manager di Hotel Milano Scala ed Elena Caponi, set designer. Tanti i profili coinvolti perché l'hotel alto di gamma è prima di tutto un'eserienza che passa attraverso i sensi!
Per approfondimenti: sensitaliani-lh.it
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QUANDO IL MUSEO E LO SHOPPING, SUPERANO LA FINANZA
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MagNews stringe una partnership con il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano
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martedì 15 dicembre 2015
“Smettere di fumare” con il metodo Easyway di Allen Carr. Moltissime testimonianze sull’efficacia del seminario con il quale si può cominciare a programmare il proprio benessere per il 2016
www.easywayitalia.com/testimonianze/lascia-testimonianza
http://landing.easywayitalia.com/c-seminari-easyway-agosto-ottobre-2015-milano/
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