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domenica 31 agosto 2014
Trasporti, "LOMBARDIA 2020, LA MOBILITÀ DEL DOMANI" - Dibattito a Milano presso la Festa dell'Unita'- Mirabelli, Lupi
VENERDÌ 5 SETTEMBRE 2014 ore 19.30
Presso la FESTA DELL'UNITÀ Carroponte (Via Granelli 1, Sesto San Giovanni - Milano) piazza della Condivisione
Dibattito:
LOMBARDIA 2020, LA MOBILITÀ DEL DOMANI
Partecipano:
Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Pierfrancesco Maran, Assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Milano
Franco Mirabelli, Senatore PD
moderatrice: Sara Monaci, giornalista Il Sole 24 Ore
Foto:
- Maurizio Lupi foto d'archivio
- Franco Mirabelli foto d'archivio
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Redazione del CorrieredelWeb.it
venerdì 29 agosto 2014
Doner Music presenta BEAT BOX, la scatola trasparente del suono all'EXPO GATE di Milano dal 1 al 21 settembre!
Milano è la capitale italiana della produzione e distribuzione musicale.
In occasione dell'inizio di Beat Box, la mattina del 1 settembre lo Spazio Garibaldi vedrà un intervento pittorico-installativo di Bros, al secolo Daniele Nicolosi, noto writer e artista milanese. Il risultato sarà una scatola bianca illuminata da luci UV, il cui bagliore verrà interrotto da segni neri lontani da una cultura ordinata e codificata. L'opera rimarrà visibile fino al 21 settembre.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
mercoledì 27 agosto 2014
Al via la selezione del MEF per le demo più interessanti che ridisegneranno il futuro delle reti a GEN14
Il Metro Ethernet Forum invita a proporre dimostrazioni per lo showcase sul futuro delle reti al Global Ethernet Networking 2014
Milano, 27 agosto 2014 - Il Metro Ethernet Forum (MEF) annuncia che il centro dell'attenzione dell'area espositiva del Global Ethernet Networking 2014 (GEN14) sarà una dimostrazione delle opportunità che la tecnologia offre per il futuro delle reti, e invita tutti i partecipanti all'evento a inviare entro il 5 settembre una proposta di dimostrazione - o proof of concept - dell'impatto della convergenza tra CarrierEthernet 2.0, Software Defined Networks, virtualizzazione e tecnologie ottiche sul cloud, sui dati e sui servizi mobili.
Il MEF suggerisce un approccio di squadra a service provider e network solution provider, per esplorare fino in fondo le potenzialità della tecnologia in termini di innovazione, e anche perché la selezione - che verrà annunciata durante il mese di settembre - sarà limitata solo alle proposte più interessanti. Tutte le informazioni per la "call for proposal" sono disponibili sul sito dell'evento: http://www.gen14.com .
"Lo showcase sul futuro delle reti sarà particolarmente interessante per tutti i partecipanti a GEN14, perché consentirà a ciascuno di essi di valutare in anticipo l'impatto delle innovazioni che hanno la potenzialità di ridisegnare lo scenario delle tecnologie e dei servizi di rete", afferma Nan Chen, President del MEF. "Tra le altre cose, ci aspettiamo che le dimostrazioni portino alla luce quella trasformazione dell'industria che consentirà agli operatori di fornire servizi a valore aggiunto più personalizzati e sicuri, orchestrati su reti ancora più automatizzate rispetto a oggi".
L'evento General Ethernet Networking 2014, organizzato dal Metro Ethernet Forum, si terrà dal 17 al 20 novembre 2014 al Gaylord National di Washington.
Il Metro Ethernet Forum (MEF) è un consorzio globale di imprese a cui appartengono circa 120 aziende, tra cui fornitori di servizi di telecomunicazione, produttori di apparati e software di rete, produttori di semiconduttori e fornitori di servizi di test, che ha la missione di accelerare l'adozione su scala mondiale di reti e servizi Carrier Ethernet. Il MEF sviluppa le specifiche tecniche e gli accordi di implementazione per promuovere l'interoperabilità e lo sviluppo di Carrier Ethernet a livello mondiale. Per maggiori informazioni sul Forum, tra cui una lista completa di tutti i membri, è disponibile il sito del MEF all'indirizzo http://www.metroethernetforum.org
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Redazione del CorrieredelWeb.it
martedì 26 agosto 2014
Milano, 14 settembre: Domenica delle Donne. Benessere, cultura e spettacoli.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
venerdì 22 agosto 2014
Leonardo da Vinci, Luoghi Leonardiani Milano e Lombardia - "Leonardo testimonial della cultura lombarda" di Achille Colombo Clerici pubblicato sul "Corriere della Sera" del 21 agosto 2014
Leonardo testimonial della cultura lombarda
ITINERARIO LEONARDIANO PER EXPO 2015
"Leonardo testimonial dell cultura lombarda
L' immagine più nota nel mondo del nostro Paese è legata a Leonardo da Vinci, figlio di Ser Pietro, seguita a distanza da quella di Julius Caesar: il genio batte il condottiero.
E' il risultato della ricerca effettuata da IEA Istituto Europa Asia. Questi, esemplificativamente, alcuni indici di attrattivita', relativi alle voci che sono emerse nella ricerca IEA.
I nomi di Paesi e personaggi vengono riportati secondo la dizione più diffusa nel mondo: France 11- Leonardo da Vinci 9 - Spain 5,5 - Switzerland 5,5 - Napoleon 4,7 - Italy 4,6 - Mona Lisa 4,5
E' su questa straordinaria figura che dovrà essere imperniato il rilancio
dell'immagine dell'Italia nella prossima "vetrina" mondiale di Expo. Con positive ricadute per quanto riguarda, sia i nostri prodotti nel mondo, sia l'"appeal turistico".
Leonardo pittore, ingegnere, scienziato, architetto, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, è l'Uomo Universale; perché in lui si integrano il mistero e il fascino dell'inventore e del progettista,nonche' la fantasia dell'artista; elevati a vette sublimi, uniche nella storia dell'umanità.
Nella promozione dell'Italia attraverso Leonardo, Milano è la città che può fare di più, perché è la città di Leonardo, dove il Genio dell'umanita' ha vissuto e operato per ben 18 anni; molto più che nel luogo di nascita, Firenze, o nella stessa Francia dove è morto. Quindi proprio a Milano dovrebbe sorgere un centro per mettere in rete e promuovere tutte le iniziative che riguardano il tema Leonardo.
Assoedilizia ha riunito l'Associazione Amici di Milano, Asages-Associazione archivi gentilizi e storici, la Societa' Storica Lombarda e l'Associazione Dimore Storiche della Lombardia. Costituendo un "comitato di patronage" a sostegno di iniziative leonardesche: tra queste la rassegna dedicata a Leonardo che l'Archivio di Stato-Ministero per i Beni Culturali, direttrice e vicedirettrice vicaria Paola Caroli e Alba Osimo, organizzerà il prossimo anno, in occasione dei sei mesi di Expo. Gioiello della mostra il contratto per la realizzazione della celebre Vergine delle Rocce, che Leonardo firmò il 25 aprile 1483 davanti al notaio assieme ai committenti, i fratelli Evangelista e Giovanni Ambrogio De Predis. Nel documento sono minuziosamente descritti tempi e modalità di esecuzione dell'opera, compresi i colori e le vesti dei personaggi.
Ed è in questo eccezionale documento che emerge l'unicità: la firma Leonardo da Vinci, appunto, la sola al mondo – a quanto risulta – in cui l'autore della Gioconda (conosciuta all'estero come Monna Lisa) indica se stesso in modo ufficiale davanti alla legge. In un altro caso, anche questa unica testimonianza, la firma è "magistro fiorentino", conservata nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano, assieme al Codice e ad altra eccezionale documentazione.
Proprio l'Ambrosiana, che del Genio da Vinci conserva il Codice ed altra eccezionale documentazione, ha arricchito Milano con un'opera straordinaria, segno del pensiero creativo di Daniel Libeskind, "Leonardo Icon", in piazza Pio XI, recentemente pedonalizzata. Uno snodo fisico importante della storia di Milano, perché da un lato conserva la traccia della città romana, essendo posta proprio all'incrocio tra gli antichi cardo e decumano che attraversavano la Milano antica; e perché, costituisce l'accesso a quella che è una delle 'case' di Leonardo, insieme al Castello Sforzesco.
Ambrosiana e Archivio di Stato, assieme al Castello, ai Navigli,agli Orti di corso Magenta con il Cenacolo, sono punti obbligati milanesi dell'"Itinerario Leonardiano" che il comitato di patrocinatori coordinato da Assoedilizia propone per Expo. E, in Lombardia, indica fra le altre mete le Limonaie di Gargnano, sul lago di Garda; la "Ghiacciaia" di Montorfano, borgo del Comasco sulle rive del lago omonimo. Ghiaccio e limoni, assieme all'acqua, ai tempi di Leonardo, erano fondamentali fattori per assicurare una certa qualita' della vita permettendo un minimo di igiene, di prevenzione e di sollievo in caso di bisogno di cure; e Milano, gia' allora all'avanguardia in Europa quanto a scienza medica, ne era ricca.
In questo quadro, altra meta proposta da Assoedilizia, la " Cascina Fiamberta" alla Certosa di Pavia, che domina come uno degli ultimi esempi di campagna storica milanese sulle acque del Naviglio.
Un patrimonio pubblico e privato che è doveroso far conoscere ai milioni di turisti che giungeranno nella nostra Citta' per Expo e che rappresenterà uno stimolo ulteriore ad apprezzare Milano e la Lombardia che coniugano l'ineguagliabile civiltà con la modernità e la proiezione verso il futuro.
Achille Colombo Clerici
presidente di Assoedilizia e di IEA-Istituto Europa Asia."
Foto: Achille Colombo Clerici con il vice prefetto della Biblioteca Ambrosiana Mons. Pierfrancesco Fumagalli. Alle loro spalle il monumento di Libeskind
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Redazione del CorrieredelWeb.it
domenica 17 agosto 2014
A Milano il cognome più diffuso è Rossi ma è incalzato da Hu. Dopo Hu (4.132), restano i Colombo, i Ferrari, i Bianchi e i Russo
I Rossi resistono in testa alla classifica dei cognomi più diffusi, secondo i dati diffusi dall'anagrafe, a Milano. In tutto sono 4.281. Come negli anni scorsi, il secondo posto spetta agli Hu (4.132). Terzi, quarti, quinti e sesti restano i Colombo (3.586), i Ferrari (3.485), i Bianchi (2.688) e i Russo (2.380). Uniche differenze rispetto al 2013 riguardano i Villa (1.842) che passano dal settimo all'ottavo posto, scambiandosi con Chen (1.944), e i Barbieri che scendono in 19ma posizione (1.216), lasciando la 17esima ai Wang (1.234). Al decimo posto i Brambilla (1.491). Sempre secondo i dati dell'anagrafe, in tutto a Milano ci sono 718.674 nuclei familiari. I single in città sono più del doppio delle coppie (379.035 i primi, 164.435 le seconde). Mister Hu, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ha quasi raggiunto la cima della classifica, scalzando prima i Colombo, poi i Ferrari, quindi i Bianchi e infine anche i Russo. Il sorpasso, ormai, è solo questione di tempo: una manciata d'anni, forse meno. Ma di sicuro se va avanti così, con buona pace della Lega che puntualmente soffia contro la presenza degli stranieri in Italia, il cognome più diffuso non sarà più com'è oggi quello di un italiano ma appunto quello di Hu proveniente dalla Cina.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
sabato 16 agosto 2014
Comune di Monza, Murales e Graffiti selvaggi o vandalici - Assoedilizia
PER I GRAFFITISTI 390.000 EURO; PER I PROPRIETARI DI CASA ZERO
La stampa ha recentemente ripreso la notizia che il Comune di Monza nei mesi scorsi ha emesso un bando con un importo di 390.000 euro per coinvolgere i giovani nella progettazione e negli usi degli spazi pubblici urbani attraverso la street art, network sale studio, arte e musica, creazione di nuovi spazi giovanili, promozione della città in vista di Expo 2015.
Una parte consistente degli stanziamenti va a giovani graffitisti che avranno a disposizione muri pubblici – dai sottopassi stradali a facciate di edifici – per esprimere la loro arte.
Commenta il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici:
"Coinvolgere i giovani per rendere più gradevole e vivibile la propria città è senz'altro cosa lodevole. Ma sono perplesso sull'approccio pro graffiti. Sul campo, Assoedilizia ha probabilmente l'esperienza più antica d'Italia avendo studiato, proposto, attuato una serie di iniziative tese a contenere il fenomeno dell'imbrattamento selvaggio dei muri, che resta il problema piu' grave in questo settore.
Per citare, a Milano decenni or sono, ai tempi gia' della giunta Formentini, proponemmo, e ottenemmo, la disponibilità di una cinquantina di muri pubblici per consentire ai graffitisti di dipingere, risparmiando le abitazioni private. E poi una piu' che decennale collaborazione con le giunte Albertini e Moratti, in iniziative di carattere social-culturale.
I risultati si sono visti.
L' imbrattamento di Milano si è continuamente aggravato. Il problema non è costituito dagli artisiti del "graffito", che rispettano le norme del vivere civile, ma da chi queste norme le vuole infrangere.
Per questi vandali l'unica azione efficace è impedire che godano delle loro malefatte, cancellando subito gli sgorbi. Azione che dovrebbe essere svolta da strutture pubbliche con i costi a carico della collettivita'.
Ma questo talvolta non è possibile. L'onere pubblico ricade quindi sui singoli proprietari dei palazzi cittadini.
Bene sarebbe perciò che il Comune di Monza predisponesse anche incentivi economici a favore dei privati per la ripulitura dei muri invasi dai graffiti vandalici, se vuole davvero che la città si presenti con il volto pulito all'appuntamento di EXPO, di cui la Villa Reale diventerà sede di rappresentanza".
Foto: Achille Colombo Clerici, con l'allora assessore Vittorio Sgarbi, in un sopralluogo ai "graffiti vandalici" di Milano.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
giovedì 14 agosto 2014
Il futuro dell'edilizia italiana passa dal legno
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Redazione del CorrieredelWeb.it
mercoledì 13 agosto 2014
Il CdA di Salini Impregilo approva la proposta di autorizzazione all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie
La richiesta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie è finalizzata a dotare la Società di uno strumento di largo uso nelle società quotate, per cogliere opportunità di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, ivi incluse le finalità contemplate nelle “prassi di mercato” ammesse dalla Consob ai sensi dell’art. 180, comma 1, lett. c), del TUF con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009 e nel Regolamento CE n. 2273/2003 del 22 dicembre 2003.
I principali obiettivi che il Consiglio di Amministrazione intende perseguire mediante le operazioni per le quali si propone di concedere l’autorizzazione sono i seguenti:
Numero Massimo e categoria di azioni proprie acquistabili
Alla data della presente relazione il capitale sociale sottoscritto e interamente versato della Società è rappresentato da n. 493.788.182 azioni, prive di valore nominale, di cui n. 492.172.691 azioni ordinarie e n. 1.615.491 azioni di risparmio, rappresentative di un capitale sociale complessivo pari ad euro 544.740.000,00.
L’autorizzazione proposta ha ad oggetto il conferimento al Consiglio di Amministrazione della facoltà di acquistare azioni ordinarie della Società, in una o più volte, in misura liberamente determinabile dal Consiglio di Amministrazione, sino a un numero massimo di azioni ordinarie proprie, tale da non eccedere il 10% del numero complessivo delle azioni in circolazione al momento dell’operazione (ovvero, se inferiore, sino al limite massimo di tempo in tempo previsto dalla normativa di legge e regolamentare), avuto anche riguardo alle azioni ordinarie proprie eventualmente possedute dalla Società stessa a tale data sia direttamente, sia indirettamente, tramite sue società controllate. Il tutto nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti alla data dell’operazione.
La Società non detiene attualmente azioni proprie.
Periodo di validità dell’autorizzazione assembleare
L’autorizzazione all’acquisto delle azioni proprie è richiesta per il termine massimo consentito dalla normativa di legge e regolamentare applicabile, attualmente pari a 18 mesi, ai sensi dell’articolo 2357, comma 3, del codice civile, con la facoltà del Consiglio stesso di procedere alle operazioni autorizzate in una o più volte e in ogni momento, in misura e tempi liberamente determinati nel rispetto delle norme applicabili, con la gradualità ritenuta opportuna nell’interesse della Società.
L’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie viene richiesta senza limiti temporali.
Indicazione del prezzo minimo e massimo
La Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione all’Assemblea, di cui all’art. 73 del Regolamento Emittenti, indicherà i criteri di determinazione del prezzo di acquisto delle azioni proprie.
Modalità per l’effettuazione degli acquisti
Il Consiglio di Amministrazione propone che l’autorizzazione sia concessa per l’effettuazione di acquisti di azioni proprie secondo qualsivoglia delle modalità consentite dalla normativa vigente (anche per il tramite di società controllate), da individuarsi, di volta in volta, a discrezione del Consiglio stesso.
Per quanto concerne le operazioni di disposizione, il Consiglio di Amministrazione propone che l’autorizzazione consenta l’adozione di qualunque modalità risulti opportuna per corrispondere alle finalità perseguite – ivi incluso l’utilizzo delle azioni proprie al servizio di piani di incentivazione azionaria e/o della cessione di diritti reali e/o personali e/o prestito titoli – da eseguirsi sia direttamente che per il tramite di intermediari, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia, sia nazionali che comunitarie.
venerdì 8 agosto 2014
Salini Impregilo: gli analisti hanno promosso conti superiori a stime!
Goldman Sachs in un report ai clienti ha confermato il giudizio Buy sul titolo con un target price a 4,57 euro sottolineando in particolare il miglioramento del risultato operativo e il robusto flusso di nuovi ordini nel segmento costruzioni a 2,9 miliardi: "Questi elementi significano che il gruppo è in linea per raggiungere le previsioni per il 2014".
Anche Intermonte ha messo in risalto il portafoglio ordini di Salini Impregilo grazie al processo di crescita all' estero (il business in Italia conta circa per il 20% sul totale).
Secondo Intermonte (giudizio sul titolo Buy e target price a 4,8 euro) Salini Impregilo è prossima a centrare i target di lungo termine di ricavi a 7 miliardi e ebit al 7% dei ricavi.
Secondo gli analisti di Mediobanca il gruppo raggiungerà i target 2014 con ricavi a 4,3 miliardi e 224 milioni di utile operativo dopo la semestrale con risultati superiori alle stime. Giudizio analogo anche per Kepler Cheuvreux, "ricavi e ebit superiori alle stime".
Gli analisti di Natixis rilevano l' accelerazione dei ricavi di Salini Impregilo nel secondo trimestre e confermano il giudizio operativo Buy e un target price a 4,2 euro. Anche Banca Imi rileva che i risultati sono stati superiori alle stime e sono in linea con i target per l' intero esercizio.
(Fonte TMNews)
Dal 10 Agosto: Arte in campo a Milano | Contemporary art in a field in Milan
martedì 5 agosto 2014
Citylyfe: alla scoperta della Milano eco-sostenibile
Regolamento Edilizio adottato dal Consiglio - Comune Milano - Osservazioni presentate da Assoedilizia dopo la pubblicazione del luglio 2014
« Il Comune di Milano ha pubblicato il Regolamento edilizio adottato dal Consiglio Comunale.
Entro il 7 agosto debbono essere presentate le osservazioni di rito e la nostra Associazione si appresta a depositare il relativo documento.
Ci sono tre o quattro punti sui quali siamo abbastanza critici.
A - L'obbligo del fascicolo del fabbricato, che serve solo a procurare spese a favore dei tecnici che lo redigeranno: un obbligo dichiarato piu' volte illegittimo dalla giurisprudenza amministrativa e costituzionale, e recentemente oggetto di una impugnativa alla Corte Costituzionale, da parte del Governo Renzi, della legge della Regione Puglia che lo ha di nuovo introdotto.
B - L'obbligo di collaudo statico degli edifici ogni 50 anni e comunque entro un quinquennio dall'entrata in vigore del regolamento, se aventi piu' di 50 anni di anzianita': con la sanzione, in caso di inadempienza, della inagibilita' dell'immobile e quindi della sua non commerciabilita'.
Una norma che, a parte gli evidenti problemi di attuabilita' se si vorranno fare dei collaudi a regola d'arte ed efficaci, comportera' ingenti e costose operazioni tecniche.
Quando poi , nella storia della nostra citta' non si son mai verificati crolli di edifici, se non per esplosioni di gas o per lavori edilizi realizzati in cantieri viciniori.
Sul piano legislativo peraltro esiste gia' l'obbligo del collaudo (oltre che per le opere nuove) a seguito della realizzazione di importanti lavori di ristrutturazione.
C - L' obbligo di opere manutentive per la riqualificazione degli immobili, e la presunzione di disuso se si tratta di immobili inutilizzati per un certo periodo di anni con la sanzione del mutamento di destinazione a favore dell' uso pubblico.
D) la norma che liberalizza il parcheggio delle biciclette nei cortili privati, la quale viola i principi della libera disponibilita' dei beni anche ai fini della sicurezza. »
OSSERVAZIONI AL REGOLAMENTO EDILIZIO PRESENTATE DA ASSOEDILIZIA
Art. 11 commi 1-3-4-6-
Si introduce un generalizzato controllo sulle costruzioni da parte della Amministrazione.
Premessa l'enunciazione di un generico obbligo, in capo al proprietario, di mantenere le costruzioni in condizioni di agibilità, di decoro, di idoneità igienica e di sicurezza socio-ambientale, si prescrive l'attuazione dei "necessari interventi" sugli immobili che rilevino manchevolezze riferite all'ambito dell'obbligo nei termini sopra riportati.
Ma la constatazione della presenza di tali manchevolezze comporta un giudizio che viene lasciato alla discrezionalità della Amministrazione (comma 3) che può fare eseguire in ogni momento delle ispezioni, da personale tecnico del Comune o della A.S.L., o da altro personale qualificato, destinate ad accertare le condizioni delle costruzioni e determinare gli adeguamenti da prescrivere ai proprietari degli immobili.
E la individuazione discrezionale in capo alla Amministrazione suscita perplessità non tanto quando si tratti di valutare l'agibilità o la idoneità igienica di una costruzione ma quando si vada a interpretare i concetti di "decoro" e di "sicurezza socio-ambientale"
Va poi aggiunto che le valutazioni vengono affidate ai soggetti più vari, addirittura a soggetti esterni che vengono definiti solamente come "qualificati" e che avranno il potere di decidere sulle condizioni dei beni del privato e, conseguentemente sugli interventi che il privato sarà poi obbligato ad eseguire.
L'obbligo più gravoso per la proprietà edilizia viene introdotto dal comma 6 in materia di verifica della idoneità statica degli edifici costruiti da più di 50 anni, in particolare dell'obbligo della verifica e certificazione sugli immobili che non hanno certificato di collaudo dal momento che risulta che la maggior parte degli immobili così datati sono assolutamente privi di tale certificazione.
E ne sono privi in quanto la certificazione non é più rintracciabile; il che non significa che il collaudo non sia stato fatto. Anzi é pacifico che, per tutti casi per i quali la legge lo preveda, si tratti di opera nuova o di ristrutturazione, il collaudo sia stato fatto in quanto obbligatorio e, a questo punto,nessuna legge prevede che il collaudo debba essere ripetuto periodicamente. Non lo può imporre ora una norma regolamentare.
E' pacifico che un edificio costruito abusivamente possa non avere collaudato le strutture ma é impensabile che si debba andare a ricercare questa ipotetica fattispecie operando sulla totalità degli edifici.
La verifica delle strutture del costruito richiede, se attuata con un procedimento che possa essere considerato valido, opere non di certo semplici e, per di più, gravate da costi rilevanti in quanto, non potendo accedere alle strutture, l'operatore dovrà servirsi di tutti quei mezzi e apparecchiature tecnicamente attualmente disponibili che, in ogni caso, oltre a costi rilevanti, come detto sopra, comportano una valutazione personale di chi li usa.
Ci si deve chiedere anche, a questo punto, quale disponibilità possa avere un singolo professionista ad assumersi la responsabilità di un collaudo di un qualunque edificio datato di più di 50 anni di cui non conosce alcun elemento di progettazione.
E, in ogni caso, si dovrebbe riflettere, anche qui, sulla possibilità di interpretazioni diverse relative al medesimo caso e sul derivato diverso riconoscimento di un diritto di proprietà.
Ove non si riesca ad ottenere tale certificazione, infatti, per l'immobile in discussione viene revocata l'agibilità!
Qui si arriva addirittura a prevedere, in forza di una norma regolamentare, la revoca della agibilità di un edificio, attribuita con provvedimento dovuto in forza di una espressa norma di legge.
E con questa revoca si va a determinare l'incommerciabilità dell'immobile.
Si prescrive inoltre l'obbligo dei notai di allegare queste certificazioni di verifica statica agli atti di vendita. Un altro intervento sul diritto di proprietà, in particolare la creazione dell'obbligo di introduzione di un nuovo elemento in un atto pubblico che genera la titolarità di un diritto reale.
Art. 12
Anche qui un importante intervento della Amministrazione dispositivo della proprietà privata a titolo discrezionale senza un valido supporto legislativo di indirizzo.
Si impone ai proprietari e ai titolari di diritti sull'immobile, oltre l'ordinario obbligo, certamente previsto dalla legge, di provvedere alla custodia e alla manutenzione dei beni, anche quello di provvedere al loro decoro con la finalità di evitare fenomeni di degrado urbano e occupazioni abusive.
Anche qui si introduce il concetto generico di "decoro"che si presta
a interpretazioni di assoluta discrezionalità ed inoltre si va a gravare il proprietario di un compito che é proprio del potere pubblico, addirittura la prevenzione di un reato!.
Si dispone, inoltre, la sostituzione della Amministrazione nella gestione degli immobili del privato nel momento, addirittura presupposto in termini temporali, in cui si riscontri uno stato di abbandono e il proprietario diffidato non intervenga.
In questo caso l'Amministrazione si arroga il diritto di intervenire sulla proprietà privata decidendo autonomamente consistenza, tempi e modalità dell'intervento stesso e il diritto di recuperare coattivamente quanto speso dal proprietario del bene, proprietario che, forse, non é ancora intervenuto in quanto potrebbe non averne avuto la possibilità.
Si va a prescrivere che nel momento in cui, con ogni probabilità, il proprietario di un immobile non ha la disponibilità di un determinato capitale per eseguire degli interventi sul suo immobile interviene l'Amministrazione che esegue al suo posto quello che decide lei, salvo poi farglielo pagare coattivamente!
Va tenuto presente che l'Amministrazione qualora si tratti di obiettive situazioni di pericolo ha già, in ogni caso, i mezzi per intervenire.
Di grave portata poi la attribuzione alla Amministrazione del potere di imprimere una destinazione pubblica alle aree in cui non venissero eseguiti gli interventi intimati. Qui, nella sostanza si legittima, non con norma costituzionale, ma con regolamento edilizio comunale, un potere di esproprio di aree private.
Ed infine, (comma 7) si crea in capo alla Amministrazione il diritto di bloccare gli interventi nuovi presentati, per il normale iter di assentibilità, dai proprietari di altri beni ( diversi da quelli in questione ) relativamente ai quali l'Amministrazione ha accertato il disuso e ordinato gli interventi, condizionando i permessi di costruire alla presentazione di una proposta di intervento per gli stessi fabbricati in disuso.
Non solo ma la prescrizione é riferita al richiedente cui si aggiungono "altra società controllata, controllante, o collegata ex. art.2359 c.c."
Si legittima così (con norma di regolamento comunale) una imposizione al privato di un obbligo non previsto dalla legge come condizione di un provvedimento vincolato. E, quel che é peggio, l'imposizione é rivolta anche a soggetti diversi dal richiedente.
E' pacifico, a questo punto, lo sconfinamento nel campo dei contenuti del diritto di proprietà.
Articolo 47
Si introduce nella normativa regolamentare l'obbligo di tenuta del «fascicolo del fabbricato» dopo che la relativa disciplina è già ripetutamente passata al vaglio del Giudice amministrativo che l'ha ritenuta illegittima.
La sentenza del T.A.R. Lazio n. 1230/2006 ne ha ravvisato la irragionevolezza ritenendo illegittima la pretesa della Amministrazione che scarica sul privato gli oneri di acquisizione della conoscenza di infiniti elementi, alcuni importanti, altri meno, relativi all'immobile, conoscenza che, essendo per sua natura interdisciplinare comporta l'accesso a una mole di dati che, d'altra parte, sono già in possesso della Amministrazione, determinando così un irragionevole carico in capo al privato.
La sentenza, confermata in sede di appello dal Consiglio di Stato (sent. Sez. V n. 1305/2008) riprende i principi formulati dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 315/2003 che, decidendo sulla legittimità di una legge della Regione Campania che aveva istituito il registro dei fabbricati, ne dichiarava l'illegittimità costituzionale avendo rilevato che il pesante onere imposto ai proprietari non trovava rispondenza nella attuazione di un interesse pubblico di pari rilievo. E che, d'altra parte, era pacifico che la maggior parte dei dati richiesti fosse già in possesso della Amministrazione.
La previsione é particolarmente onerosa se applicata agli edifici esistenti oggetto di ristrutturazione edilizia e ampliamento dal momento che i dati richiesti, nella gran parte delle ipotesi, sono riferibili a tempi lontani e a immobili che potrebbero avere subito diversi passaggi di proprietà.
In particolare enormi difficoltà, si potrebbe dire addirittura impossibilità, si presenterebbe per il reperimento della documentazione relativa alla struttura quale copie di denunce dei cementi armati o delle strutture e collaudo statico.
Va inoltre segnalata la decisione presa dal Governo nella riunione del 10 luglio u.s. di impugnare avanti la Corte Costituzionale la legge della Regione Puglia n. 27 del 20 maggio 2014 che istituisce l'obbligo della tenuta di un registro per ogni fabbricato di nuova c ostruzione.
E' pacifica, a questo punto, la valutazione di illegittimità di tale imposizione, valutazione che proviene sia da parte politica che da parte giurisdizionale.
Art. 111 commi 6 e 7
L'obbligo di consentire il parcheggio delle biciclette nei cortili é l'espressione di una acquisizione, in capo alla Amministrazione, di un potere di disponibilità della proprietà privata che non trova rispondenza in alcuna norma di legge, in forza, addirittura, di una norma regolamentare.
E se per quanto riguarda le nuove costruzioni la prescrizione é stata formulata con delle limitazioni, per gli edifici esistenti é invece assolutamente libera e indeterminata. Si stabilisce, infatti, che nei cortili degli edifici esistenti deve essere consentito il parcheggio delle biciclette di chi abita o lavora negli edifici "da esso accessibili"vale a dire che chiunque, proprietario o occupante, a qualsiasi titolo, delle varie unità immobiliari o chiunque presti la propria attività lavorativa in tali unità immobiliari (quindi anche dipendenti o collaboratori di uffici, imprese o quant'altro) potrà pretendere di parcheggiare la propria bicicletta nei cortili.
Non può essere messo in dubbio che qui l'Amministrazione si sostituisca alla volontà del soggetto privato nella gestione del rapporto con altri soggetti privati istituendo l'obbligo di tollerare che un numero indeterminato e indeterminabile di persone, ma, quel che é peggio, un numero incontrollabile di soggetti possa pretendere di entrare nei cortili ovviamente possedendo le chiavi che ne consentano l'accesso senza che i proprietari siano in grado, sostanzialmente, di controllare, e non c'è dubbio in proposito, il titolo in forza del quale il singolo soggetto pretenda di accedere.
Nessuna norma di legge che si arrogasse il potere di mettere in pericolo la sicurezza di una proprietà privata potrebbe considerarsi legittima, tanto meno una norma regolamentare.
Foto: Achille Colombo Clerici pres. Assoedilizia con il vice Sindaco di Milano Assessore al territorio Ada Lucia De Cesaris
domenica 3 agosto 2014
Vittorio Sgarbi si ispirerà a Bramante per l'Expò di Milano
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Redazione del CorrieredelWeb.it
Disclaimer
Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
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