Milano, 28 Febbraio 2009 - "Una mostra che rappresenta Milano e la sua vocazione internazionale. Un'esposizione che ci permette di riflettere sul concetto di bellezza in tutte le sue forme e che mette in luce come i canoni estetici si modifichino e evolvano nel corso del tempo".
Il Sindaco Letizia Moratti ha presentato questa mattina a Palazzo Marino "Extreme Beauty in Vogue – La bellezza interpretata dai più grandi maestri della fotografia dagli anni Trenta a oggi", mostra promossa da Dolce&Gabbana in collaborazione con il Comune di Milano, curata da Vogue America, in programma dal 4 marzo al 10 maggio a Palazzo della Ragione, piazza Mercanti 1.
Presenti alla conferenza stampa Anna Wintour, direttore Vogue America, gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana e l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory.
"Milano porta in sé una grande capacità di rapportarsi alla bellezza in modi diversi – ha continuato Letizia Moratti – ed è capace di tradurre in opere concrete la creatività. Non è, infatti, un caso che Milano sia la capitale della moda. Qui il concetto di bellezza si sente in modo particolare, forse è meno patinato che in altre città, ma con la capacità di innovare e interpretare il nuovo in maniera spesso dirompente rispetto agli schemi passato. Grazie, quindi a Stefano Gabbana e Domenico Dolce, ad Anna Wintour, a Jean Nouvel e a Phyllis Posnick".
La mostra presenta alcuni dei momenti più memorabili di Vogue America negli ultimi ottant'anni, riproponendo, attraverso le fotografie e le icone di bellezza esposte, i grandi protagonisti della moda. Spiccano le firme di Gorge Hoyningen-Huene, Edward Steichen, Erwin Bkumenfeld, Richard Avedon, Helmut Newton, Annie Leibovitz e Steven Klein. Un'attenzione particolare è poi dedicata a Irving Penn, per la grande forza emotiva con la quale ha saputo trasformare il volto e il corpo femminile in icona di bellezza.
Grazie a una architettura temporanea, Jean Nouvel, direttore artistico e artefice delle scenografie, inserisce una realtà illusoria all'interno del Palazzo della Ragione, da tempo considerato luogo di emancipazione politica e laicità nella sua relazione topografica con il Duomo.
"In questa mostra ci chiediamo che cosa significhi essere una bella donna – ha spiegato Anna Wintour – analizzando la bellezza nei suoi diversi aspetti. Una domanda che sviluppa in modo profondo e creativo il tema del cambiamento attraverso le foto che hanno fatto al storia della moda all'interno di un magico spazio allestito da Jean Nouvel".
"Extreme Beauty in Vogue è un omaggio alla città e alla bellezza che cambia e si modifica nel tempo – ha sottolineato Stefano Gabbana -. Portiamo in mostra opere simbolo del coraggio di chi ha osato andare oltre gli schemi e le convenzioni. Il titolo stesso indica la forza dirompente delle fotografie che hanno saputo imprimersi nell'immaginario collettivo divenendo veri e propri riferimenti visivi di un'epoca".
"Una mostra importante per la città grazie alla quale rinasce un monumento imponente quale il Palazzo della Ragione – ha dichiarato Massimiliano Finazzer Flory -. Al termine dell'esposizione a Milano rimarrà in eredità una nuova struttura voluta da Jean Nouvel che sostituisce il vecchio cancello del Palazzo. L'esposizione affronta il tema della bellezza, cifra con la quale l'uomo si rapporta a questo mondo. Ed è così che Estreme Beauty si traduce nel sentire del corpo in rapporto al cosmo frutto di un'invenzione e di una costruzione di utopiche visoni".
Le 89 fotografie sono esposte all'interno di un 'installazione di grandi dimensioni a due piani, inserita nell'asse centrale del Palazzo, proprio in quegli spazi in cui si dice che qualche secolo fa si trovassero gli archivi notarili. Nella parte inferiore, la struttura è composta da una serie di nicchie realizzate su misura per ciascuna fotografia, che consentono la contemplazione solitaria e rispettosa di ogni singola opera. Ciascuna immagine è quindi isolata, posta su un cavalletto in un 'absidiola rivestita di velluto scuro. Il visitatore riesce così ad instaurare con ogni capolavoro esposto un rapporto privato o ed esclusivo, che invita alla meditazione e al raccoglimento.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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