Milano 01/10/2015.
Con l’avvento del digitale, il consumatore finale ha sempre più mezzi
per informarsi sui prodotti che desidera comperare e molto spesso ha a
disposizione diversi canali di acquisto, dai classici punti vendita
fisici agli innovativi e sempre più richiesti servizi e-commerce. Molti
studi testimoniano l’importanza di impostare le proprie strategie di
marketing, vendita e retail ponendo al centro il consumatore, cercando
di costruire una ”customer experience omni-channel” che lo coinvolga ad
un livello più profondo, ripensando in modo nuovo le connessioni emotive
che lo legano al marchio, in una visione d’insieme che va dal brand
design al channel design.
La
chiave per ripensare in modo competitivo il proprio brand è, quindi,
l’ascolto del cliente e di ciò che a lui effettivamente interessa, per
rafforzare il cosiddetto “customer value”. Tutto questo porta ad avere
un cliente più soddisfatto e fidelizzato, e di conseguenza più propenso
ad acquistare a lungo nel tempo quel brand, aumentando la frequenza
d’acquisto e la spesa media.
Costruire
il cosiddetto “customer value” non è purtroppo così semplice per i
brand, soprattutto per quei brand che puntano a creare una forte
connessione emotiva con i clienti, come emerge da uno studio condotto da
Value Lab sul mettere a leva il “customer value” per incrementare il
business i cui risultati sono presentati da Marco Di Dio Roccazzella,
Equity Partner and Director of the Fashion & Luxury Practice di
Value Lab. Dallo studio emerge una spesa media di 550 euro all’anno da
parte dei clienti dei marchi premium lifestyle, espressione di una bassa
frequenza di acquisto e di pochi prodotti effettivamente comprati.
Di
media, inoltre, il consumatore si reca nei punti vendita solo poco più
di una volta all’anno e meno del 18% dei clienti acquista più di una
volta nella stessa boutique. I dati mostrano, inoltre, che, in media, i
cosiddetti “top clients” rappresentano circa il 4% dei clienti totali,
ma valgono per più del 22% del valore complessivo del mercato, mentre i
cosiddetti “clienti di seconda fascia”, rappresentano il 36% della base
totale dei clienti e valgono quasi il 57% del valore globale del
mercato. In sostanza quindi esiste una fascia di mercato che rappresenta
una grandissima opportunità di sviluppo per le aziende del settore
“premium - lifestyle”, spesso inesplorata e ignorata dai player del
settore.
È evidente che
il futuro e lo sviluppo dei brand si gioca sulla necessità di prendere
seriamente in considerazione nuovi dati nella programmazione delle
proprie strategie di marketing e di vendite per cercare di migliorarne
le performance, lavorando per tipologie di clienti e segmentando il
mercato per target; in questo modo sarà possibile costruire strategie di
comunicazione che rispondono meglio alle tipologie di clienti e
favoriranno un ingaggio all’acquisto più efficace.
Come afferma Marco Di Dio Roccazzella, infatti, “i
benefici apportati da una gestione virtuosa della Customer Experience
Omnicanale sono molteplici, tra cui un incremento della retention, con
una riduzione del 20% – 28% dei clienti defezionati, oltre che a un
aumento dell’acquisto medio che può raggiungere +40%, con una crescita
degli indici di cross selling che varia dal 13% al 22% e una redemption
sostanziosa (da 4 a 8 volte) delle campagne di marketing e/o di contatto
tramite il sales associate in Boutique. Si ottiene, infine, una
maggiore soddisfazione del cliente, che, percependo una migliore qualità
del servizio reso, raccomanda a terzi il Brand, facendo registrare un
incremento totale del 20-25% dell’advocacy”.
BRANDY (www.brandyspace.com),
primo evento in Italia dedicato alle strategie omni-channel per i
marchi fashion, food e living, che si terrà a Milano il 7 e 8 ottobre
agli East End Studios di via Mecenate 90, è nato proprio per dare
risposte alle nuove esigenze emerse con la nascita del cliente
“omni-channel”.
L’evento,
caratterizzato da un’area business che coinvolge aziende d’eccellenza e
da un programma convegnistico con relatori d’eccezione, affronterà
tematiche come l’evoluzione del retail, l’esperienza del cliente finale,
le politiche di branding, la customer experience, omnicanalità e
e-commerce, la gestione delle risorse umane e le prospettive del
settore.
Tra i relatori confermati, si confronteranno sulle sfide del presente in prospettiva, top manager di aziende italiane come Fabio Degli Esposti di Nespresso Italiana e Marco Palmieri di Piquadro; su Branding e ingaggio emotivo del cliente nel mercato globale Matteo Alessi di Alessi e Carlo Urbinati di FOSCARINI;
Le tematiche di omnicanalità, e-commerce e della customer experience
verranno, inoltre, affrontate da rappresentanti di importanti brand e
player del settore come Andreas Shmeidler vente-privee, Enrico Fantaguzzi Twin-Set, Carlo Torrani Missoni Home, Sauro Mariani Antony Morato, Daniele Fregnan Benetton Group e Simone Panfilo LOVEThESIGN. Da segnalare la sessione su come cambia il retail, con interventi di Gruppo OVS, H-art – AKQA e AW LAB e i focus su come conquistare il cliente e migliorarne l’esperienza, con rappresentate le esperienze di Elisabetta Franchi, THUN, EcorNaturasì, Renè Coavilla . Da sottolineare, inoltre, la presenza, il 7 ottobre, di Luca Solca, Managing Director, Sector Head Global Luxury Goods in Exane BNP Paribas e la sessione di giovedì 8 Brand da soli o in portafoglio?, con speaker tra cui Andrea Ottaviano di L Capital Advisory e Enrico Mambelli di Iconix Brand New York.
BRANDY si rivolge principalmente a manager ed imprenditori, ed è organizzato da Quintegia,
società fondata a Treviso nel 2003 con l'obiettivo di creare tramite
eventi, attività di formazione ed elaborazione di ricerche nuove
interazioni tra persone, aziende, competenze e informazioni, finalizzate
a processi di cambiamento e innovazione. Fa capo a Quintegia, da oltre
dieci anni, il principale evento europeo B2B destinato agli operatori
del marketing e della distribuzione in ambito automotive.
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