Si è trattato – sottolinea la Coldiretti - di un risultato da record per presenze, grado di apprezzamento dei cittadini e risultati per il Paese con 300 visite istituzionali, la presenza di 60 Capi di Stato o di Governo e ventimila impiegati e volontari addetti al sito animato da 140 Stati partecipanti, dei quali 54 con padiglioni propri oltre 70 nei nove cluster, ma anche tre organizzazioni internazionali.
Per tre italiani su quattro (il 74 per cento) l'esperienza di Expo - sottolinea la Coldiretti - puo' essere considerata un successo del nostro Paese mentre il 16 per cento è indifferente, solo il 7 per cento la ritiene un insuccesso e il 3 per cento "non sa". La dimensione dell'evento è data anche - continua la Coldiretti - dalle presenze e dagli interventi illustri tra i quali è stato giudicato come piu' significativo di tutti quello di Papa Francesco all'apertura della kermesse dal 42 per cento, seguito dalla visita di Michelle Obama con il 22 per cento, dall'intervento del segretario generale dell'Onu Bank Ki Moon (20 per cento).
Per il 49 per cento il momento memorabile – riferisce la Coldiretti - è stata di gran lunga l'accensione dell'albero della vita che supera le feste dedicate ai singoli prodotti (frutta, latte, gelato, birra..) scelte dal 23 per cento, la presenza dei giovani da tutto il mondo con Slow Food (16 per cento) e l'incontro dei trentamila agricoltori della Coldiretti con il presidente del Consiglio Matteo Renzi indicato dal 15 per cento. Gli italiani hanno speso complessivamente 2,3 miliardi per visitare l'Esposizione universale tra viaggio, alloggio, spese varie fuori, e ingresso e consumazioni all'interno, tra le quali 570 milioni per il mangiare, che meno della metà dei visitatori (47 per cento) ha giudicato troppo caro nella ristorazione (bar, ristoranti, fast food e cibi di strada), secondo Coldiretti/Ixe'.
Una maggioranza del 32 per cento ha scelto una cucina esclusivamente italiana, il 25 per cento solo quella straniera, il 34 per cento ha provato sia la straniera che quella italiana mentre il 9 per cento, secondo l'indagine, "non ricorda". Sul podio dei padiglioni stranieri preferiti – precisa la Coldiretti - sale il Giappone con il 21 per cento dei consensi, seguito dalla Cina con il 9 per cento e dal Kazakistan con l'8 per cento, ma apprezzati sono stati anche gli Emirati Arabi e Israele entrambi con il 7 per cento. Per quanto riguarda i padiglioni italiani che sono piaciuti di piu' al primo posto – continua la Coldiretti - c'è Palazzo Italia, con il 26 per cento, seguito da Perugina con il 15 per cento, da Coldiretti con il 12 per cento e da Coop e Eataly con l'11 per cento.
Molto apprezzato - precisano Coldiretti/Ixe' - il padiglione Zero dal 21 per cento dei visitatori. Le lunghe code, che il 73 per cento dei visitatori indica come il principale aspetto negativo, danno in realtà la dimensione del successo. La maggiore criticità segnalata dai visitatori è l'eccesso di virtualità indicato dal 34 per cento dei visitatori, mentre per il 17 per cento è la presenza di poche aree di sosta per riposare gratuitamente, ma nel complesso il giudizio appare molto lusinghiero. Siamo stati tra i primi a credere e a investire in Expo con la tempestiva scelta di sponsorizzarne il simbolo, l'Albero della Vita, e animare quotidianamente il nostro padiglione "No farmers no party" con la partecipazione degli agricoltori provenienti da tutte le regioni d'Italia", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
Una scelta che - ha continuato Moncalvo - è stata premiata dai riconoscimenti dei tanti entusiasti visitatori, ma anche dalla convinzione che l'esposizione ha aiutato a restituire dignità e valore al lavoro nei campi dove sono impegnati nel mondo 570 milioni di aziende e oggi sono piu' vicini gli ambiziosi obiettivi che sono stati fissati all'inaugurazione: "Nutrire il Pianeta, Energia per la vita". Il protagonismo degli agricoltori italiani - ha concluso Moncalvo - è stato uno dei fattori chiave di Expo perchè ha permesso di far toccare con mano ai visitatori la realtà delle campagne italiane dove nasce il successo dei prodotti agroalimentari Made in Italy nel mondo".
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