Colombo Clerici: "Occorre un deterrente per arginare il malcostume dei velocipedi padroni dei luoghi riservati ai pedoni"
C' è voluto il morto – un'anziana signora travolta da un giovane ciclista sulle strisce pedonali a Milano – per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e dei pubblici amministratori sul dilagante malcostume dei ciclisti padroni dei marciapiedi, delle isole pedonali, dei contromano e ora anche delle strisce pedonali.
L'episodio più tragico si aggiunge alle molte decine di casi, non denunciati, di incidenti ciclista-pedone dalle conseguenze, per fortuna, non letali.
Assoedilizia, che non è certamente contraria alla sempre maggiore diffusione della bicicletta, come mezzo di trasporto non inquinante, ideale per spostarsi nelle città e che favorisce la salute di chi lo usa, si pone nettamente contro il suo abuso da parte di male educati, che tali restano anche se sostituiscono il manubrio al volante
Dichiara il Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici:
"Il tragico episodio di cronaca conferma la necessità di azioni di deterrenza e di controllo. Anche se, in questo caso, l'investitore è stato identificato e denunciato per omicidio colposo, l'amministrazione comunale deve avere il coraggio di resistere ai vari gruppi di pressione ( blocchi stradali con le biciclette, ricordiamo?) e obbligare i velocipedi a munirsi di un contrassegno di identificazione visibile a distanza. Lo fanno Paesi più diversi, dalla Svizzera alla Cina.
In ogni caso un mezzo di trasporto (non succede anche per i carretti che pure sono molto più lenti?) deve essere munito di targa quando circola per la pubblica via.
Senza considerare che la targa, accompagnata da un documento di possesso, limiterebbe molto il traffico di biciclette rubate, molte migliaia ogni anno, e impunemente rivendute nei mercatini rionali".
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