Milano, 17 marzo 2009 – Oggi, martedì 17 marzo, alle ore 20.00, presso la Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani, in via Francesco Sforza 7, sarà inaugurata la mostra "Paolo Buzzi futurista".
Nel centenario della pubblicazione del Manifesto futurista di Filippo Tommaso Marinetti, la Biblioteca Centrale dedica una mostra allo scrittore milanese Paolo Buzzi, personalità di spicco del futurismo poetico, definito da Eugenio Montale rapsodo del gruppo marinettiano.
Alla sua morte, avvenuta nel 1956, le carte, i libri e il pianoforte del poeta vennero donati dalla vedova Maria Carloni Buzzi alla Sormani, che tuttora li conserva rendendoli disponibili a studiosi e cultori della sua vasta produzione letteraria.
Nella serata di inaugurazione della mostra, che si articola in due sezioni incentrate su tematiche distinte, il pianista Bruno Canino, in duo con il flautista Raffaele Trevisani, eseguirà brani tratti da autori della tradizione classica (amata e cantata dal poeta nelle sue liriche) sul pianoforte Pleyel appartenuto a Paolo Buzzi, restaurato per l'occasione.
Prima sezione - spazio espositivo di Palazzo Sormani
"La mia Anima è musicale. Immagini sonore nell'opera di Paolo Buzzi futurista dalle raccolte della Biblioteca Centrale", a cura di Giampaolo Pignatari.
La passione e la vocazione musicale del poeta e scrittore milanese Paolo Buzzi costituiscono il tema del percorso che si snoda attraverso l'esposizione di fotografie, manoscritti, contributi sulla stampa periodica e edizioni originali del fondo Paolo Buzzi. Vengono proposti gli scritti, spesso inediti, che presentano riferimenti alla tradizione musicale europea nella vasta produzione letteraria dello scrittore milanese e viene evidenziata la particolare natura visiva e sonora delle sue immagini poetiche.
Il Fondo Buzzi è conservato presso la Sezione Manoscritti della Biblioteca Centrale e comprende manoscritti e dattiloscritti delle opere di Paolo Buzzi, ritagli di stampa riferiti alla sua attività giornalistica, recensioni, appunti, documenti personali della famiglia e un carteggio di 1700 lettere di personalità del mondo della cultura della prima metà del '900. Alla Sormani, oltre al Fondo, sono conservati un busto in bronzo di Paolo Buzzi, opera dello scultore Enrico Pancera, e un pianoforte a coda. Il materiale documentale si riferisce al periodo 1927-1956.
Palazzo Sormani - spazio espositivo
corso di Porta Vittoria 6
dal 18 marzo al 20 giugno
ore 9.00-19.30
Ingresso libero
Seconda sezione - scalone monumentale della Sala del Grechetto
"Conflagrazione. La vertigine polifonica della guerra nelle opere della collezione Lodovico Isolabella", a cura di Luigi Sansone
Conflagrazione è considerata una delle opere più significative del futurismo poetico-concettuale e costituisce il filo conduttore del percorso della seconda sezione della mostra. Assieme ad alcune opere di D'Annunzio (la Fedra in particolare) e alle poesie Allegria di naufragi e La Guerre di Ungaretti, l'opera di Buzzi delinea il quadro entro cui lo scoppio della prima guerra mondiale viene a coincidere con il periodo di massima esaltazione e realizzazione della poesia visiva e non visiva del futurismo italiano. I riferimenti alla Grande Guerra contenuti nelle composizioni dei tre autori, corredate da lettere autografe e da espressioni pittoriche di artisti futuristi, propongono al visitatore da un lato l'imponenza del vissuto di quell'avvenimento reale, la guerra, nella sua rappresentazione "futurista" e "passatista" e dall'altro il significato del futurismo nella storia del pensiero.
Oltre alle tre uniche tavole parolibere originali esistenti di Conflagrazione – per la prima volta in mostra - saranno esposti manoscritti, medaglie, manifesti e edizioni originali, bozzetti, dipinti e disegni dei protagonisti delle avanguardie del Novecento, testimoni e attori della Conflagrazione europea (Balla, Carrà, Cangiullo, Erba, Sironi, Marinetti, Buzzi, Grotz, Ungaretti, D'annunzio, Depero, Dix, Viani). Le opere e i documenti provengono dalla collezione privata di Lodovico Isolabella.
La Collezione Isolabella nasce dal tentativo di ricostruire il vissuto emotivo e storico di un evento fondamentale nella storia recente: la guerra mondiale del 1914-18. La rilevanza dell'espressione futurista in quel vissuto trova, nella collezione, segni poetici, pittorici e visivi significativi e di grande interesse scientifico.
Con la cultura e la sensibilità di chi ha vissuto la guerra nei racconti e nell'esperienza dei propri familiari, Lodovico Isolabella ha raccolto testimonianze storiche, letterarie e artistiche di diversa tipologia che, integrandosi tra loro, creano un universo culturale vivo e partecipe della passione e dell'interesse di chi lo coltiva quotidianamente.
Palazzo Sormani – scalone monumentale della Sala del Grechetto
via Francesco Sforza 7
dal 18 marzo al 2 maggio
ore 10.00-18.00
Ingresso libero
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Redazione del CorrieredelWeb.it
www.CorrieredelWeb.it
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