L'assessore: "Grazie all'anagrafe scolastica, che fornisce aggiornamenti in tempo reale, siamo in grado di impostare una programmazione sempre più specifica dei servizi"
Milano, 10 novembre 2009 - L'assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli, assieme ai dirigenti del settore Statistica del Comune, ha illustrato oggi i dati relativi alla popolazione scolastica milanese nell'anno scolastico 2007/08.
"L'indagine ci restituisce una fotografia precisa della composizione delle classi all'interno delle scuole milanesi, a partire dai più piccoli delle Scuole dell'Infanzia per finire al mondo accademico", ha spiegato l'assessore. "Gli iscritti agli 827 istituti cittadini sono 181.166 e il numero è in continuo aumento, più marcato nelle Scuole dell'Infanzia, con un +19% in 10 anni, e nel primo ciclo d'istruzione (elementari e medie) con + 12-13%".
Un dato significativo è rappresentato dal numero di bambini iscritti alle Scuole dell'Infanzia: "oltre il 67% dei 32.530 bambini tra i 3 e i 6 anni è iscritto alle scuole paritarie comunali, segno questo che l'offerta dell'Amministrazione comunale è di gran lunga superiore a quella statale. Inoltre – ha proseguito Moioli – l'incidenza delle iscrizioni alle scuole paritarie a Milano è superiore alla media nazionale. Questo grazie anche ai finanziamenti regionali e comunali che facilitano le famiglie nella scelta".
Milano è l'unico Comune d'Italia dotato di un'anagrafe scolastica, aggiornata in tempo reale in quanto collegata costantemente con tutti i poli dell'istruzione cittadina. "Lo studio che presentiamo oggi – precisa l'assessore – è uno strumento utile per la programmazione ad hoc dei nostri servizi, soprattutto quelli mirati all'integrazione scolastica dei bambini stranieri attraverso il progetto Start".
Altro capitolo della ricerca, infatti, è quello dedicato agli alunni stranieri.
"A Milano sono 28.000, il 15,3% della popolazione scolastica complessiva. Anche in questo caso – ha evidenziato l'assessore – l'incidenza degli alunni con cittadinanza straniera nelle scuole milanesi è superiore a quella che si registra sull'intero territorio nazionale. Si nota un sostenuto incremento degli alunni con cittadinanza straniera che nascono a Milano e vanno a nutrire le fila di quella che viene chiamata 'seconda generazione'; si tratta di studenti che sono certamente più integrati dal punto di vista della conoscenza della lingua italiana. Tra gli studenti stranieri, l'89% di coloro che frequentano le scuole dell'infanzia è nato a Milano, ed è quindi di seconda generazione. Alle elementari sono poco più del 60% e solo il 36% nella scuola secondaria di primo grado".
Sono 145 gli Stati rappresentati nelle aule scolastiche milanesi. Gli alunni più numerosi provengono dalle Filippine (19.2%), a seguire gli egiziani (10.2%), i cinesi (10.1%), peruviani (9.2%) ed ecuadoregni (8.7%); diversamente dalle percentuali nazionali che vedono al primo posto gli studenti rumeni (16.2%).
"La dispersione scolastica a Milano è un fenomeno marginale – ha concluso Moioli -: su una popolazione di circa 85.000 'obbligati', sono solo 638 i ragazzi che abbandonano il percorso scolastico. In parte sono tornati a frequentare la scuola nel Paese d'origine; diverso il caso dei rom che in rarissimi casi concludono il ciclo d'istruzione e su questo stiamo lavorando. Ad ogni modo – ha concluso Moioli - con l'Ufficio per il Diritto allo Studio analizzeremo i circa 140 casi di abbandono scolastico ingiustificato per capire se dietro queste storie ci sono casi sociali".
Considerando l'istruzione secondaria superiore nel suo complesso, i ragazzi milanesi prediligono gli studi liceali, ma l'istruzione professionale conserva il suo peso nell'offerta formativa. Le facoltà di Economia e di Ingegneria spiccano per numero di iscritti e per la capacità di attrarre studenti da altre province.
Anche i circa 5000 studenti provenienti dall'estero iscritti ai corsi di laurea prediligono facoltà come Economia, Architettura, Ingegneria. La Bocconi si conferma l'ateneo con maggior capacità di attrarre studenti dal resto
d'Italia e del mondo.
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