Milano, 23 novembre 2009 – Domani, martedì 24 novembre, il Teatro Dal Verme ospiterà un concerto di musica gitana ungherese. Alle ore 21.00 è in programma lo spettacolo "Olah Gipsy Allstars", una produzione de "La Notte di San Lorenzo", realizzata in collaborazione con il Consolato Ungherese e il contributo dell'Assessorato alla Cultura del Comune. La kermesse vedrà tre dei maggiori gruppi gipsy ungheresi esibirsi insieme per una grande serata evento.
La serata sarà anche un omaggio alla musica popolare e, ricorrendo il XX anniversario della caduta del muro di Berlino, un momento dedicato alla nuova Europa e, in particolare, alla musica gitana d'Ungheria.
Il concerto vedrà in scena contemporaneamente tre dei più noti gruppi musicali gipsy Olah d'Ungheria: i Romano Drom, La Szilvasi Gipsy Folk Band e i Ternipe. Si tratta di uno spettacolo unico, interpretato da 15 elementi tra cantanti, musicisti e danzatori testimoni viventi delle millenarie tradizioni culturali e musicali gitane.
Durante la serata si mescoleranno la tradizione Olah più rigorosa dei Romano Drom, noti per il virtuosismo nell'utilizzo della voce come strumento ritmico, intercalato dagli strumenti a percussione, ottenuti con oggetti di uso quotidiano (lattine e cucchiai di legno); i bassi della nota Szilvasi Gipsy folk band (quest'ultima raccoglie più tradizioni musicali) ottenuti per onomatopea vocale, tecnicamente 'szajbojozes', con le sezioni a pizzico; gli orchestrati dei violini dei Ternipe con l'uso pizzicato delle chitarre e il percuotere dei loro danzatori sul proscenio.
La musica Olah. Gli Olah sono uno dei gruppi etnici gitani meno noti. Per lo più si trovano in Ungheria e la loro musica si distingue dagli altri stili gitani. Il loro nome etnografico è gitani Valch e corrisponde alla loro origine geografica, la Valachia regione della Romania. In Ungheria sono conosciuti come Olah: antica parola rumena . Il gruppo più numeroso è rappresentato dai Lovar che molto tempo fa erano commercianti di cavalli; alcuni, venditori ambulanti altri, mercanti di ferraglie e cestinai. Al contrario della maggior parte dei gitani essi non intrattenevano relazioni con altre popolazioni e questo ha permesso alla musica di mantenere una sua antica originalità. La loro musica basata su voci e percussioni, rimase confinata nella loro comunità etnica fino agli anni 50'. Solo negli anni '70 la musica gitana Olah si affaccia sul panorama internazionale.
Ingresso 8 euro.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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