"Palazzo restaurato gia'coperto di graffiti. Gli inquilibi si arrendono: ci pensi il Comune"
Il Corriere della Sera del 1 giugno 2014 riprende la protesta sollevata dal Presidente Achille Colombo Clerici in merito all'episodio di danneggiamento dei muri di un palazzo in Milano corso Magenta, durante il corteo del Primo di Maggio: fatto per il quale i danneggiati hanno sporto denuncia contro ignoti.
Colombo Clerici aggiunge:
"Ripulire Milano entro la data dell'Expo è difficile, ma tecnicamente possibile.
Aggiunge il Presidente « Se non vogliamo che le nostre città - e non solo Milano che guida comunque la classifica - continuino a detenere il primato delle più insozzate del Continente, è necessaria la mobilitazione generale dei proprietari di casa, degli amministratori dei condomini e di tutti i cittadini che hanno a cuore il decoro del luogo dove abitano.
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Inoltre, bisogna procedere con le denunce penali: non tanto per vedere gli imbrattatori condannati a ripulire i muri (condanna che spesso li gratifica in quanto essi, attraverso foto, teleriprese ed articoli sui giornali, ottengono la visibilità che cercano sporcando) o al risarcimento del danno, economico, che spesso e' di ridotte proporzioni; quanto per vederli coinvolti per anni nei processi, con notevole impegno di tempo ed economico ( spese legali e disagi di sorta ).
Infine, provvedimento non ultimo per importanza, proibire le bombolette durante cortei e manifestazioni pubbliche e coinvolgere gli organizzatori dei cortei stessi nel risarcimento dei danni che queste manifestazioni producono ai privati. »
Foto: Colombo Clerici con Ferruccio De Bortoli e Livio Caputo
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