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venerdì 27 febbraio 2009

Sicurezza, De Corato: “Olimpiadi Londra modello per l’Expo”

SICUREZZA, DE CORATO: "OLIMPIADI LONDRA MODELLO PER L'EXPO"
Progettazione urbanistica delle opere controllata dalla Polizia e supervisionata dal ministero degli Interni

Positive indicazioni dalla recente missione londinese segnata da incontri con il Foreign Office e rappresentanti degli Interni. In arrivo a Milano telecamere di nuova generazione per filmare imbrattatori nei cortei


Milano, 26 febbraio 2009 - "Le opere da realizzare a Milano in vista dell'Expo dovrebbero prendere come modello Londra. Lì, tutti i cantieri per le Olimpiadi del 2012 sono supervisionati dal ministero degli Interni che esercita controlli rigorosi e costanti sull'andamento dei lavori".

Lo dichiara il vice Sindaco Riccardo De Corato che, dal 22 al 24 febbraio, insieme con il comandante della Polizia Municipale Emiliano Bezzon, si è recato in visita a Londra su invito del ministro degli Esteri, per conoscere i sistemi di sicurezza utilizzati nella città più videosorvegliata d'Europa. Durante la missione la delegazione ha incontrato il vice commissario Frank Armstrong, che coordina una delle tre forze dell'ordine britanniche specializzate nella lotta al terrorismo, e ha visitato la control room della City. I colloqui con il vice Sindaco di Londra Kit Malthouse e con alcuni funzionari del ministero degli Interni e degli Esteri si sono invece concentrati su come verranno implementati i sistemi di controllo in vista delle Olimpiadi del 2012.

"Le opere delle Olimpiadi - spiega De Corato - sono state individuate come siti vulnerabili dalla sezione antiterrorismo del ministero degli Interni e degli Esteri, con cui abbiamo avuto diversi colloqui. Ecco perché la Polizia segue direttamente la progettazione edilizia e urbanistica dei siti, affiancando gli architetti e dando indicazioni sulla sicurezza dei luoghi e degli edifici. E in chiave preventiva controlla chi lavora nei cantieri e non permette riprese televisive. Tutta la supervisione è poi affidata al ministero degli Interni. Il che significa avere altissimi standard di sicurezza. Naturalmente questa estrema attenzione si giustifica anche col fatto che Londra ha subito gravi attacchi terroristici. Ma questo non vuol dire che questo metodo rigoroso non possa essere applicato anche per l'Expo di Milano, che è un appuntamento di richiamo internazionale e che esige la predisposizione di piani di sicurezza particolari".

"Dopo la visita in Israele dello scorso ottobre - aggiunge De Corato - la recente missione a Londra ci ha confermato che oggi i sistemi all'avanguardia per la gestione delle telecamere sono costituiti da software intelligenti che permettono una selezione automatica delle immagini. Anche in vista dell'Expo, l'impegno dell'Assessorato alla Sicurezza del Comune, che già oggi dispone di circa 1000 telecamere, sarà quello di investire risorse per disporre di tecnologie che permettano un salto di qualità nella prevenzione dei reati e del degrado".

"Alcuni innovativi modelli di telecamera - spiega De Corato – impiegati dalla Polizia londinese permettono di focalizzare le situazioni anomale e di riprenderle a 360 gradi. Un sistema che potremmo utilizzare, ad esempio, per monitorare cortei e manifestazioni, installandole su furgoni per cogliere sul fatto imbrattatori e devastatori. Ma anche a tutela dei parchi o di luoghi sensibili, come il Duomo o la Basilica di San Lorenzo. Le applicazioni tuttavia sono le più varie: per esempio, fuori dalle discoteche dove grazie alla capacità di captare la variazione del flusso di persone possono essere individuate risse o attività sospette".

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