Milano, 10 febbraio 2009 – Milano ha firmato oggi a Bruxelles con altre 400 città europee the "Covenant of Mayors", il patto dei sindaci nato per promuovere azioni in difesa del clima, a cominciare dalla riduzione di emissioni di CO2 del 20 per cento entro il 2020, attraverso una maggiore efficienza energetica e un maggiore ricorso a fonti di energia rinnovabile. Alla cerimonia tenutasi nell'emiciclo del Parlamento europeo alla presenza del presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso e del commissario europeo per l'energia Andris Piebalgs, ha partecipato, in rappresentanza del Sindaco Letizia Moratti, l'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente, Edoardo Croci.
"L'impegno sottoscritto oggi al Parlamento Europeo – ha dichiarato l'assessore – pone ancora una volta Milano a livello internazionale nell'affrontare temi legati all'ambiente e alla sostenibilità. Le azioni del Comune, che si concretizzano a livello locale, fanno parte di un progetto globale di miglioramento della qualità dell'aria a cui noi aderiamo con impegno."
Il patto è stato sottoscritto, nell'ambito della Sustainable Energy Week , da oltre 200 città, piccoli comuni e grandi centri come Madrid, Parigi, Stoccolma, Londra, Francoforte e Amsterdam. Per l'Italia, oltre a Milano, hanno aderito altri 28 comuni tra cui Torino e Genova.
La Covenant of Mayors, oltre a promuovere un Piano di azione sull'efficienza energetica ed energie rinnovabili, ha come obiettivo la creazione di un network tra i sindaci delle più importanti città europee e promuovere uno scambio proficuo di best practices, per migliorare in maniera significativa l'efficienza energetica in ambito urbano, con la proposta di un modello su scala internazionale.
Punto di partenza per il Piano di azione è la redazione di un inventario di base delle emissioni, stabilito all'anno 2005 (anno base di riferimento per tutte le città) .
Milano ha già realizzato il proprio inventario delle emissioni di CO2 (riferite all' anno 2005) con un risultato di 7.188 chilo tonnellate. Di queste 5.440 chilo-tonnellate provengono da fonti dirette come riscaldamento, traffico, energia e industria, mentre 1.748 chilo-tonnellate da fonti indirette (relative ai consumi energetici di Milano anche se l'energia è prodotta fuori città).
Come indicato nel Patto, l'obiettivo per Milano è di ridurre le emissioni complessive di 2.022 chilo-tonnellate (20 per cento) arrivando così a 5.750 chilo-tonnellate annue di CO2.
La quantità di emissioni pro-capite a Milano è di 4,7 tonnellate di CO2.
Milano è comunque già virtuosa rispetto ad altre grandi metropoli europee. L'impegno dell'amministrazione a sostegno dell'ambiente, contenuto nel Piano per il clima, prevede interventi per ridurre le emissioni dei gas serra, agendo sulle emissioni derivanti dagli usi dell'energia nel settore residenziale, dei trasporti, nel terziario, in agricoltura e piantumazioni, nella produzione di energia, nello smaltimento dei rifiuti. In particolare, per quanto riguarda il settore della mobilità, grande attenzione è stata data allo sviluppo del trasporto pubblico e all'introduzione di provvedimenti come Ecopass, che limitano la circolazione dei veicoli più inquinanti.
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