sabato 29 novembre 2014
Terra del Fuoco
presenta
API A MILANO
un progetto di
Terra del Fuoco e Bioapi
per amanti delle api, del miele, della cera, dell'ambiente.
Dalle 14, nel miniparco
di via Caianello.
"Ci facciamo portatori di questo progetto perché è una modalità molto "manuale" di condurre un allevamento di api e poi perché proponiamo a tutti , una volta imparato come trattare le api, di venire a costruire da noi la loro arnia.
Il giardino che costeggia via Caianello è una bellissima area verde che, ora come ora, è un pò terra di nessuno. Durante la festa di strada "Via dolce via" avevamo attirato l'attenzione su questi giardini, con l'intervento di un artista sul grande albero tagliato. Ora partecipiamo alla riflessione sulla riqualificazione di quest'area con una proposta un pò originale: riservare una parte del giardino all'allevamento di api."
Così Terra del Fuoco a proposito del progetto API A MILANO ideato in collaborazione con Bioapi.
Per saperne di più, vi aspettiamo sabato 29 novembre a partire dalle 14 nel miniparco di via Caianello (quartiere Dergano, Milano).
Perché il progetto ?
L'associazione Terra del Fuoco in collaborazione con Bioapi, società agricola s.s. e centro culturale di apicoltura, sta mettendo a punto il progetto API A MILANO , un corso di formazione per favorire a Milano e non solo, l'allevamento dolce di api usando tecniche alla portata di tutti, associazioni, famiglie, individui, utilizzando anche spazi ridotti: angoli di giardino, tetti…
Da noi l'allevamento dolce di api con l'uso di arnie top bar (Warrè, Kenia…) è ancora poco diffuso e merita di essere maggiormente conosciuto.
Partecipando al progetto API A MILANO, sarà possibile imparare le tecniche di allevamento dolce delle api, costruire facilmente da soli l'arnia con il nostro aiuto, conoscere le attenzioni necessarie per allevare le api con successo.
Un po' di storia
I metodi dolci di allevamento delle api risalgono già a molto tempo fa. Ad esempio nel '600 in Grecia esistevano degli alveari composti da cesti chiusi in alto da barrette (top bar) sotto le quali le api costruivano i favi che poi era possibile estrarre facilmente.
Negli anni '40 l'abate Emile Warrè capì che la diffusione delle arnie a favo mobile, difficili da costruire e gestire, avrebbero reso l'apicoltura un'attività per pochi specializzati.
Per far fronte a questo problema costruì un'arnia che grosso modo ha la forma di un tronco d'albero, facile da costruire anche con materiali di recupero, rispettosa del naturale sviluppo dello sciame e che richiede una manutenzione molto contenuta.
Negli anni '60 ricercatori inglesi realizzarono un'arnia facile da costruire e da utilizzare per venire incontro alle necessità dell'apicoltura africana. Quest'arnia ha preso il nome di Kenia top bar hive ed è oggi una delle più utilizzate in Africa.
Autocostruzione
Terra del fuoco propone l'autocostruzione dell' arnia nel proprio "Laboratorio pubblico" di via Caianello. Avrete così il piacere di realizzare con le proprie mani e con ben piccola spesa, la casa delle api.
I vantaggi di API A MILANO
- Seguire la vita affascinante dell'alveare, allevando le api secondo la loro naturale inclinazione.
- Ottenere miele per l'autoconsumo. Un miele più "dolce" di quello che si ha con le tecniche "intensive" e ottenuto in modo non violento nei confronti dell'ape.
- Avere a disposizione anche molta cera, con cui realizzare volendo pregiate vernici o candele profumate.
TERRA DEL FUOCO
Associazione per la diffusione e la conoscenza delle arti manuali
L'associazione TERRA DEL FUOCO si pone come obiettivo la difesa, il recupero e la diffusione delle arti manuali. In altri termini difende "la cultura del fare con le mani" considerandola un valore insostituibile e prezioso, utile alle persone ed alla società nella quale quelle persone vivono.
L'attività TERRA DEL FUOCO ed il suo progetto si basano in concreto sui seguenti punti essenziali e qualificanti che ne costituiscono allo stesso tempo le finalità:
· Conservare e tramandare le tecniche tradizionali con modalità ed approcci che possano interessare e coinvolgere una platea composita per età, ceto e genere.
· Promuovere il lavoro manuale sia come sviluppo delle capacità personali che come percorso di apprendimento ed arricchimento culturale.
· Fornire con l'accostamento al lavoro manuale uno strumento concreto per l'approccio e l'applicazione nella pratica di concetti quali il recupero, il riciclo e il riutilizzo di materiali, il riuso di manufatti, il risparmio.
· Favorire la nascita di piccole economie locali
· Creare attraverso le proprie iniziative motivi di apertura, contatto e collaborazione con le persone e con le infrastrutture
operanti sul territorio.
· Favorire l'inserimento di soggetti deboli in un contesto di normalità.
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