ASSIOM FOREX
2015
Milano, 7
Febbraio 2015
Introductory
Remarks
di
Flavio Valeri
Chief Country
Officer Deutsche Bank
Signor Governatore, Autorità, Signore e Signori Delegati,
è un grande onore e piacere per il Gruppo Deutsche
Bank e personalmente essere qui oggi e rivolgermi a voi tutti, in occasione del
Congresso internazionale di Assiom Forex, che ha luogo a Milano nell’anno di
EXPO.
A very warm welcome to all
the international delegates. It’s a privilege to have you here in Milan. I hope
that you enjoyed the Congress, that your meetings have been successful and full
of interesting discussions. I am sure that by now you will agree with the NY
Times that has ranked Milan as the top destination for 2015!
Ringrazio il Governatore per essere oggi con noi, l’Assessore alle Attività
Produttive del Comune di Milano e il Presidente di Assiom Forex.
Il periodo storico, politico, economico e sociale
in cui si svolge il Congresso di oggi è senza dubbio unico per la concomitanza
dei cambiamenti in atto che stanno disegnando una nuova Europa e il settore
finanziario.
Ed è proprio da questo pensiero Europeo che vorrei
iniziare le mie brevi riflessioni per ricordare la natura fortemente Europea di
Deutsche Bank, una banca nata nel
1870 proprio per sviluppare le relazioni commerciali tra Germania e i mercati
europei.
Con riferimento specifico al nostro Paese, il legame
tra Deutsche Bank e l’Italia ha origini molto profonde. Già dalla fine
dell’Ottocento, Deutsche Bank costituì i primi Consorzi di Garanzia e Collocamento
per i titoli del Governo italiano, di amministrazioni locali e di società
ferroviarie. Al contempo, nel 1894, insieme ad altre
istituzioni finanziarie mitteleuropee fece parte del nucleo fondatore della Banca
Commerciale Italiana a Milano.
L’Italia
è oggi per il Gruppo Deutsche Bank il principale mercato in Europa, dopo la
Germania. E’ presente nel nostro Paese con tutte le principali linee di business,
650 punti vendita, (tra filiali tradizionali, sedi dedicate di promotori
finanziari e financial shops per il credito al consumo), 5.500 collaboratori,
un posizionamento di banca universale leader
nelle perazioni di banca d’affari e con una
crescente presenza nell’attività di banca commerciale tradizionale. Siamo quindi
molto fieri della nostra presenza in Italia.
Il 2015 sarà un anno importante per tutti noi. Dopo
avere vissuto e superato negli ultimi anni più di una crisi: quella finanziaria
anglosassone del 2008, la crescita zero su scala mondiale del 2009, la
recessione nel 2012-2013, il ristagno dell’area euro nel 2014 e la recente deflazione,
oggi siamo in un contesto di potenziale
cambiamento.
Nell’ambito delle istituzioni finanziarie, il 2015
sarà il primo “full year” dell’Unione
Bancaria. Deutsche Bank ha dato il benvenuto a questo progetto sin dalle
sue prime fasi, perché siamo convinti che darà un impulso al sistema bancario Europeo,
porterà a standard comuni, ridurrà la frammentazione del mercato, sosterrà
l'integrazione economica e fiscale nell'area euro. E’ importante parlare un
linguaggio comune e attenersi a regole condivise, affinché si possa operare con
chiarezza ed efficienza in un contesto davvero europeo.
Ma il 2015 dovrebbe anche essere un anno positivo per
le condizioni macro-economiche. Il
nostro dipartimento di ricerca si attende una crescita globale intorno al 3,6%,
con gli Usa che continueranno a crescere (+3,7%). E’ possibile che la Cina
subisca un rallentamento nella sua crescita, pur rimanendo a livelli alti (+7%), mentre i paesi emergenti beneficeranno
dell'accelerazione della crescita americana, restando però vulnerabili a nuovi
deflussi di capitali.
Se guardiamo all’Italia,
molte delle stelle si stanno allineando. L’impatto delle riforme, l’elezione
del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la politica espansiva della
BCE, il cambio EUR/USD a circa 1.15, la maggiore liquidità disponibile, i tassi
bassi (esemplificati dal fatto che il BTP a 10 anni rende 1,55% e il CDS a 5
anni sul governativo Italia in calo di 60 bps rispetto allo scorso anno, il BOT
a 6 mesi rende 0,16%) e il prezzo del petrolio che ha toccato un minimo di 48
USD/barile, avranno un impatto positivo sul PIL, le cui stime oscillano attorno
al mezzo punto percentuale. I primi
segnali empirici di ripresa sono incoraggianti. I dati recenti delle
immatricolazioni delle automobili e l’aumento
dell’indice manifatturiero
Pmi, che risultano migliori delle stime degli analisti e in linea con
l’andamento dell'Eurozona, ne sono la prova. Anche nel mercato creditizio italiano, abbiamo assistito negli ultimi mesi
del 2014 a una svolta positiva, con domanda e volumi in graduale aumento, e un
contestuale rallentamento dei nuovi ingressi tra i crediti deteriorati.
Per tutti noi, istituti finanziari, è immaginabile che
nel 2015 uno dei temi principali sarà il “Fintech”,
cioè l’imponente rivoluzione digitale con la quale le banche dovranno confrontarsi.
L’influsso di una maggiore “cognitive
diversity”, anche da parte di nuovi operatori, renderà la nostra industria
più dinamica e rappresenterà al contempo la sfida più significativa che ci
attende, in ambito gestionale e di mercato. La nuova offerta digitale già spazia
dai pagamenti, ai cloud informativi, ai prodotti di risparmio e deposito, al
trading di titoli, al peer-to-peer, al direct lending. Questo cambiamento è in
atto ora e avrà un fortissimo impatto sui nostri business model. Starà a noi
avere la capacità di gestire questo cambiamento digitale e di coglierne tutte
le grandi opportunità di sviluppo.
Vi ringrazio per l’attenzione e auguro a tutti voi un buon
proseguimento dei lavori.
***
Deutsche Bank è una delle principali banche
universali con presenza globale che pone il cliente al centro; conta circa 3
mila filiali e 100 mila dipendenti in oltre 70 Paesi. Fondata a Berlino nel
1870 per promuovere le relazioni commerciali tra la Germania e i mercati
internazionali, Deutsche è il primo istituto di credito tedesco, con posizioni
di primo piano in Europa. La Banca vanta, inoltre, un posizionamento fortemente
competitivo anche in Nord America e nei principali paesi emergenti, in
particolare in Asia. L’Italia rappresenta il suo primo mercato europeo (dopo la
Germania). Con circa 4 mila dipendenti, 650 punti vendita sul territorio
nazionale e 1.550 promotori finanziari, l’Istituto è tra i più importanti
gruppi internazionali presenti in Italia, dove opera sia come banca commerciale
sia come banca di investimento. www.db.com/italia
Segui il
Congresso Assiom Forex sull’account Twitter di Deutsche Bank: @deutschebankIT
#AssiomForex
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