Milano, 1° ottobre 2009 - L'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci e l'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna sono intervenuti oggi al convegno "Milano che respira" sul tema della qualità dell'aria in città e sull'impatto dell'inquinamento sulla salute dei cittadini. Nel corso dell'incontro sono stati presentati i risultati del progetto POEMI (Pollution and Emergencies in Milan), promosso dal Comune, che ha coinvolto la comunità scientifica dei principali ospedali milanesi.
"I dati della letteratura in materia di ambiente e salute e le ricerche specifiche su Milano confermano la necessità di proseguire nella battaglia contro lo smog con azioni di tipo strutturale – ha detto Croci -. A Milano, negli anni 2008 e 2009 si è assistito a una riduzione di 10 milligrammi per metro cubo delle concentrazioni di PM10 rispetto agli anni precedenti, un risultato ottenuto grazie a una serie di misure integrate sui sistemi della mobilità ed energetici attuate dall'Amministrazione. Una strada sulla quale occorre proseguire, anche in considerazione delle peculiarità meteoclimatiche della Pianura Padana che non sono favorevoli alla dispersione degli inquinanti e che quindi richiedono uno sforzo maggiore rispetto ad altre aree per la loro riduzione".
"I benefici sociali del miglioramento ambientale – ha aggiunto l'assessore – sono molto rilevanti, sia in termini di aumento dell'aspettativa di vita che di diminuzione delle diverse patologie che interessano soprattutto le fasce più deboli come bambini e anziani".
"L'impegno del Comune nella lotta all'inquinamento non può e non deve fermarsi – ha affermato l'assessore Landi -. Non possiamo e non vogliamo negare che si possa e si debba fare ancora di più, ma i primi risultati si cominciano ad avere. Lo dimostra anche il numero degli accessi nei pronto soccorso della città: sono 26000 quelli a rischio per inquinamento su un totale di 400mila".
"Come mi ha spiegato il professor Allegra – ha continuato Landi -, lo studio appena concluso non consente di valutare il contributo del provvedimento Ecopass sulle patologie derivate dall'inquinamento. Perché i casi di patologie correlate all'inquinamento sono davvero esigui. I numeri pubblicati oggi dai giornali sono stati mal interpretati: i 53mila casi a cui si fa riferimento sono gli accessi totali ai pronto soccorso cittadini e non quelli in eccesso a causa dell'inquinamento. Quindi i 73 accessi giornalieri sono riferiti a patologie diverse e, per esempio, gli asmatici per Pm10 sono il 6% cioè 4, così come non si registrano aumenti per i casi di inquinamento da No2. Esprimo quindi cauto ottimismo ed auspico coraggio nel continuare nelle politiche ambientali a favore della salute dei milanesi".
Secondo uno studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità una diminuzione di 10 microgrammi al metro cubo di Pm10, laddove sono presenti concentrazioni medie annue superiori ai 20 microgrammi/mc, porta a una diminuzione del 2,6% della probabilità di mortalità non accidentale, dell'1,6% della probabilità di ospedalizzazione per problemi respiratori e dello 0,9% per problemi cardiovascolari (fonte: "Impatto sanitario di Pm10 e ozono in 13 grandi città italiane, 2002-04", a cura di. R. Bertollini, direttore Salute e Ambiente OMS).
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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