IL SINDACO DI MILANO PISAPIA: CON RIGORE ED EQUITA' SUPEREREMO LA CRISI
La politica dell'amministrazione spiegata all'incontro UCID-Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti
Benito Sicchiero
La politica dello struzzo, è noto, non rende. Perciò è inutile, anzi dannoso, nascondere i problemi di Milano, città da sempre locomotiva d'Italia, colta da una crisi economica strutturale nel mezzo della sua ennesima
trasformazione.
Una cifra riassume la realtà: uno sbilancio tra
entrate e uscite di 580 milioni di euro.
L' ha comunicata il Sindaco Giuliano Pisapia ospite con la moglie Signora Cinzia Sasso, giornalista, dell'incontro conviviale organizzato dall'UCID-Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti alla Società del Giardino di Milano.
Ma ha aggiunto: Milano ce la farà ad arrivare ad Expo 2015 in ripresa, dopo aver superato la recessione.
All'UCID Pisapia conta molti amici. E con sciolta franchezza ha riassunto la politica dell'amministrazione, i problemi della città e
come intende risolverli, rispondendo quindi a numerose domande.
Era stato presentato dal presidente di UCID Milano Franco Nava il quale
ha anticipato, tra altre importanti iniziative dell'Unione, quella in
occasione della visita a Milano di Papa Benedetto XVI : il convegno
all'Abbazia di Mirasole sui temi della famiglia e della solidarietà, ma
anche dello sviluppo di imprese e tecnologie.
A fare gli onori dai casa, assieme al presidente Nava, il vice presidente, nonche' presidente di Assoedilizia e dell'Istituto Italo Cinese, Achille Colombo Clerici.
Pisapia ha cominciato spiegando la sua scelta di correre per la carica di Sindaco con la voglia di fare qualcosa per la sua città che stava morendo e la sua sorpresa per essere stato eletto "proprio
quando pregustavo di godermi i week-end, appagato, sia della famiglia che delle soddisfazioni professionali e politiche".
Quindi, l'oggi. Una politica impostata sullo sviluppo e sulla solidarietà.
In tale cornice la realizzazione – de facto se non de jure – della città metropolitana con una programmazione comune con i sindaci dell'hinterland ("sarebbe inutile limitare il traffico in centro a Milano se dovessimo continuare ad accogliere 800.000 auto di pendolari al giorno").
Anche se, dalla tanto discussa Area C, giungono
notizie positive, sia in termini di riduzione dello smog, sia di sveltimento dei trasporti pubblici.
Poi ci sono le domeniche a spasso: anche qui buoni risultati, cittadini contenti, afflusso più che raddoppiato ai musei.
Decentramento alle ex Zone di molte uffici comunali.
Acquisto di mezzi
pubblici.
Sinergia con Torino e Genova, gli altri due poli del triangolo del nordovest.
Piano per case sociali.
Diffusione del
teleriscaldamento (ad oggi 270.000 cittadini serviti).
Potenziamento
dell'attività culturale.
Il tutto attraverso un dialogo costante con i
cittadini e le loro rappresentanze per correggere e migliorare le scelte amministrative.
E tenendo sempre presente l'equità.
Un esempio, l' aumento dei biglietti Atm che ha visto però, nel contempo, un incremento delle riduzioni e delle esenzioni per le
componenti più deboli della società milanese.
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