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lunedì 20 luglio 2009

Milano: Piano Azzonamento Acustico

AMBIENTE. ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE IL PIANO DI AZZONAMENTO ACUSTICO

Milano, 20 luglio 2009 - Presentato oggi in Consiglio comunale dall'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci il Piano di Azzonamento Acustico che detta le norme in materia di inquinamento acustico e stabilisce i criteri per la classificazione acustica del territorio comunale.
La delibera è stata approvata con voto bipartisan dal Consiglio comunale; ora verrà trasmessa ai comuni confinanti e all'Arpa. Il piano sarà pubblicato su tutti i quotidiani e sul sito del Comune di Milano per 60 giorni per la consultazione pubblica, successivamente il progetto definitivo dovrà essere rivotato in consiglio.
L'Aula ha stabilito inoltre che nel Bilancio di Previsione 2010 sarà elaborato un budget da destinare nel successivo triennio agli interventi di risanamento delle sorgenti di rumore individuate dalla classificazione acustica, da concordare con le società a partecipazione comunale.

"Il piano di azzonamento acustico spiega le attività che il Comune mette in atto sul territorio milanese con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento da rumore - ha detto Croci –. A seguito del piano saranno realizzati interventi di risanamento per garantire il rispetto delle norme".

Il Piano, che è un "atto di governo del territorio" stabilito dalla "Legge Quadro sull'inquinamento acustico" (n. 447/95), dalla Legge Regionale n. 13 del 10/08/01 e dal documento tecnico regionale di riferimento, introduce una classificazione del territorio in zone acusticamente omogenee, assegnando ad ogni porzione una classe acustica, determinata tra le 6 individuate dalla normativa.

All'interno di ogni classe acustica si applicano determinati valori limite di rumore: i limiti più bassi sono quelli stabiliti per la classe I, la più protetta, e vanno via via crescendo per raggiungere i valori più alti in corrispondenza della classe VI. Come unità minima territoriale ai fini della definizione delle classi acustiche omogenee è stato considerato l'isolato.

La più alta percentuale di territorio risulta classificata nelle classi III e IV, che da sole rappresentano circa l'85% dell'intero territorio comunale, ovvero le aree a più intensa attività umana e densità di popolazione. La percentuale di territorio classificata nelle classi estreme, I e VI, è molto bassa poichè si tratta di aree particolarmente protette (classe I) e aree esclusivamente industriali (classe VI). Inoltre, circa il 58% della popolazione risulta residente in classe IV, in essa rientrano le zone residenziali con il più alto indice di fabbricabilità fondiaria. La densità di popolazione decresce passando alle classi acustiche più protette.

La classificazione acustica di ogni area tiene conto dei vincoli derivanti dalla normativa legati alla struttura del territorio, dipendenti dalla densità di popolazione, dalla presenza e densità di attività artigianali, commerciali e industriali, dalla vicinanza alle infrastrutture di trasporto, dalla presenza di recettori sensibili, dalle classificazioni acustiche dei comuni confinanti e da altri fattori.

Il piano individua anche i recettori sensibili dal punto di vista acustico: 750 tra strutture scolastiche di ogni ordine e grado e biblioteche, 52 strutture sanitarie con degenza, 64 Residenze Sanitarie Assistenziali e 78 tra parchi e giardini pubblici. L'individuazione delle infrastrutture stradali, ferroviarie ed aeroportuali, ha inoltre permesso la corretta classificazione delle aree limitrofe.

"Questo piano consentirà un miglioramento del clima acustico e quindi della qualità di vita della nostra città – ha concluso l'assessore Croci –. Il piano fa parte di una più ampia azione per affrontare il tema del rumore che vede il Comune impegnato con i gestori dei locali nelle aree della movida".


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Redazione del CorrieredelWeb.it
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