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martedì 13 maggio 2014

Expo 2015: presentato il padiglione Vanke


VANKE PRESENTA IL PADIGLIONE PER EXPO MILANO 2015:
BUILDING COMMUNITY THROUGH FOOD
Il colosso del real estate cinese Vanke manifesta la propria fiducia in Expo Milano 2015
e  presenta a Palazzo Marino il padiglione realizzato da Daniel Libeskind 

Milano, 13 maggio 2014 – Per la prima volta, in 163 anni di storia delle Esposizioni Universali, un'impresa cinese dispone di un padiglione tutto suo: Vanke, multinazionale cinese leader nel real estate, presenta il suo progetto per Expo Milano 2015.

Fondata nel 1984, Vanke è la più grande realtà immobiliare residenziale cinese, quotata alla Borsa di Shenzhen. Con un fatturato a marzo 2014 di 2,3 miliardi di dollari, Vanke fornisce oltre mezzo milione di unità abitative e servizi di gestione a 1,5 milioni di cinesi.

A Palazzo Marino e al Sindaco Giuliano Pisapia, il compito di fare gli onori di casa all'evento di presentazione del Padiglione Vanke  che vede la partecipazione di Liao Juhua, Console Generale della Cina a Milano, di Wang Shi, chairman di Vanke e di Giuseppe Sala, Commissario Unico del Governo per Expo Milano 2015 e Amministratore Delegato di Expo 2015 Spa. Sarà inoltre presente l'intero team creativo che ha progettato il Padiglione: l'architetto polacco, naturalizzato statunitense, Daniel Libeskind, considerato tra i protagonisti dell'architettura decostruttivista; l'exhibition designer Ralph Appelbaum e il graphic designer Han Jiaying.

"La partecipazione di China Vanke a Expo Milano 2015 è particolarmente significativa per il tema del suo affascinante padiglione: l'importanza del cibo come fattore di socializzazione nel rispetto delle tradizioni e della cultura di ogni Paese per lo sviluppo di realtà urbane sempre più internazionali, sempre più sostenibili e a misura d'uomo. In Cina come in Italia", commenta Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano. "Per una delle maggiori realtà economiche cinesi la scelta di essere per sei mesi a Milano, nel cuore dell'Europa, è anche testimonianza concreta di un altro degli obiettivi della Esposizione Universale: la creazione di  contatti e di reti di imprese, di scambio di tecnologie innovative, di possibilità di investimenti reciproci che costituiranno una delle più importanti eredità di Expo. Per Milano, per l'Italia e per una Cina sempre più protagonista sulla scena economica internazionale".

"La presenza di una grande azienda come Vanke ad Expo Milano 2015 è per noi un segnale importantissimo di quanto il valore della nostra sfida e l'importanza di farne parte siano stati colti, non solo dagli oltre 140 Paesi che hanno aderito,  ma anche dal mondo delle imprese", commenta Giuseppe Sala, Commissario Unico del Governo per Expo Milano 2015 e Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. "Il Padiglione Vanke ha un design e un concept particolarmente suggestivi  che danno un'interpretazione di grande valore del nostro tema, "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Sono sicuro che sarà fra quelli di maggior successo e sono altrettanto certo che l'Esposizione Universale del 2015 premierà questa scelta offrendo una straordinaria opportunità per far conoscere al mondo le tradizioni e le innovazioni della cultura cinese delle quali China Vanke è da sempre promotrice".

"Coerentemente con il tema di Expo Milano, "nutrire il pianeta, energia per la vita, abbiamo proposto il concept "shitang" per il Padiglione Vanke - sottolinea Wang Shi, chairman di Vanke – Shitang in cinese significa "mensa". Vogliamo in tal modo esprimere la nostra idea di urbanizzazione e di comunità attraverso l'esperienza del cibo. Il cibo, infatti, è uno dei modi più efficaci per capire una cultura: il rituale del mangiare insieme e conversare è importante in ogni comunità perché mangiando insieme è possibile conoscersi meglio. Vanke è un "urban developer", la nostra missione è creare comunità migliori per offrire una vita migliore ai nostri clienti.".  

Ecco dunque che all'interno del Padiglione Vanke verrà narrata al mondo una storia cinese sotto forma di "Foresta virtuale": uno spazio unico composto da circa 300 schermi installati in modo irregolare dove verrà proiettato un cortometraggio della durata di 8-10 minuti che ritrae momenti di vita delle comunità cinesi, evidenziando il ruolo fondamentale svolto dallo Shitang nella quotidianità. Sarà inoltre possibile condividere momenti di incontro e di scambio, coerentemente con quell'ideale di armonia tra le persone, le persone e la comunità, le persone e la città, di cui Vanke è promotrice. Con una superficie di 1000 mq, il Padiglione Vanke sarà situato nella parte nord dell'asse principale chiamato Decumano o World Avenue, vicino al Lago Arena e a Piazza Italia.

Architectural design
Nella progettazione di Vanke Pavilion, Daniel Libeskind si è ispirato ad una serie di evocazioni che spaziano dall'antico pensiero di Confucio e Lao Tzu, al Rinascimento e all'arte contemporanea. Architettonicamente, le geometrie sinuose e un senso di continuo fluire tra l'interno e l'esterno, accompagnano il visitatore in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, la tradizione, i valori e le relazioni umane. Uno spazio unico dove celebrare e riflettere sulla storia della civiltà, della tecnologia e del XXI secolo.


Exhibition
Nel rapido sviluppo dell'odierna urbanizzazione, le per-sone tendono a sentirsi sempre più sole e isolate: ecco perché Vanke, in qualità di "prestatore di servizi a so-stegno della città", si impegna a promuovere un luogo dedicato alla comunicazione e al divertimento. A testi-monianza dell'impegno di Vanke, Ralph Appelbaum Associates ha pensato a un'installazione di oltre 300 schermi multimediali, irregolarmente disposti, dove verrà proiettato un cortometraggio che ritrae momenti di vita delle comunità Shitang in tutto il Paese.




Visual image
Gli elementi rappresentativi della cultura alimentare cinese, come un libro di cucina popolare e le bacchette, acquistano nuova vita nell'l'interpretazione soggettiva del designer contemporaneo cinese Han Jiaying che utilizza la conversione dell'inchiostro in bianco e nero, le pennellate a mano libera e la calligrafia folk per raccontare le storie del popolo cinese e la società contemporanea.

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