MILANO APPANNATA CONSERVA TUTTI GLI ELEMENTI PER UNA FORTE RIPRESA
Crescita & Libertà è un gruppo di cittadini nato su Facebook e poi aggregatosi in Associazione che si è presentato per la prima volta in pubblico a Milano con il tema "Milano città del futuro": obiettivo, come ha annunciato il già senatore Giuseppe Valditara, riunire cittadini che si riconoscano in valori comuni: no alle ideologie, alle oligarchie, alle lobbies, alle chiacchiere, sì alle iniziative concrete quali la denuncia degli aumenti autostradali e dell'affitto da parte delle pubbliche amministrazioni di immobili privati che costano al contribuente 12 miliardi, e di altro ancora. "Vogliamo rappresentare – ha detto Valditara – quel ceto medio di quadri, professionisti, insegnanti, imprenditori, artigiani, commercianti, impiegati, dirigenti, tutori dell'ordine. Quella maggioranza quasi sempre silenziosa che crede nella proprietà privata, che risparmia per il proprio futuro e quello dei propri figli, che si riconosce nel libero mercato, nei valori della concorrenza e del merito, che vuole opportunità per crescere e migliorare".
Alla riunione all'Umanitaria ha aderito la più volte europarlamentare Cristiana Muscardini.
Sono intervenuti Giovanni Azzone, Rettore del Politecnico di Milano che ha parlato su "Ricerca e innovazione per la Milano del futuro"; prof. Giampio Bracchi, presidente Fondazione Politecnico, presidente Intesa Sanpaolo Private Banking "Rigenerare l'impresa a Milano"; prof. Vittorio Chiesa direttore Energy & Strategy Group Politecnico di Milano "Innovazioni energetiche, ambiente e qualità della vita"; dott. Salvatore Carrubba, presidente Accademia di Brera, editorialista del Sole 24 Ore, "Milano capitale della cultura"; prof. Oliviero Baccelli, direttore master in Trasporti, Logistica, Infrastrutture Università Bocconi di Milano, "Una nuova mobilità per una nuova città". Moderatore il giornalista Marco Gaiazzi.
Tra gli esponenti della città invitati al convegno il presidente di Assoedilizia e dell'Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici.
Un qualificato gruppo di esperti impegnati a proporre soluzioni per l'ex capitale morale d'Italia che resta comunque, nonostante decenni di appannamento, il punto di riferimento europeo per l'intero Paese; anche se non sa cosa vuole essere, dove vuole andare; anche se il degrado si avverte ad ogni passo, dai graffiti che la deturpano le case alle schiere di mendicanti, ma soprattutto pesa il degrado psicologico.
Una città, una regione – la Lombardia – che hanno risentito più delle altre città e regioni d'Italia della lunga recessione dalla quale non siamo ancora usciti: nel 2003 eravamo al 23° posto in Europa, nel 2011 siamo scesi al 35° e l'avvitamento in basso continua.
Manca una classe dirigente, sostituita da politicanti e da managers che non si curano del territorio.
Quale differenza con la Milano dei Carlo Cattaneo e, più di recente, di sindaci come Virgilio Ferrari che guidò nel dopoguerra la rinascita morale e materiale della città e morì nullatenente alla Baggina; con la Milano che agli inizi del secolo scorso investiva nelle scuole pubbliche e nella cultura.
Eppure non mancano le basi per una solida ripresa: dalle grandi direttrici di traffico nord-sud (basti pensare al collegamento Rotterdam-Genova e Parigi-Venezia via Lione e Val di Susa) ai poli della ricerca, alle sette università, alle eccellenze della moda e della finanza e dell'agroalimentare e del turismo e della piccola e media impresa.
Secondo Crescita & Libertà abbiamo validi motivi per sperare nel futuro: ma solo se si riuscirà ad avviare un progetto che sia di tutti per tutti e non di pochi per pochi.
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