"Ci siamo davvero battuti senza riserve per salvaguardare le fasce più deboli - ha dichiarato l'assessore Verga -. Saranno infatti applicati canoni minimi per i più indigenti, tra coloro che sono nella fascia della protezione, che pagheranno 20 euro al mese. Si tratta di una garanzia molto importante per chi si trova realmente in difficoltà".
I cittadini delle fasce più deboli si troveranno a pagare un affitto di 240 euro all'anno. L'applicazione della legge regionale comporterà inoltre una riduzione del canone per un 10% dell'inquilinato.
Gli aumenti del canone non incideranno comunque sulle famiglie più indigenti, per le quali la legge prevede diverse forme di tutela:
1. i nuclei familiari con ISEE ERP inferiore a 4mila euro pagheranno un canone di soli 20 euro/mese;
2. i nuclei familiari dell'area della protezione, con ISEE ERP da 4.001 a 9mila euro, pagheranno un canone che non dovrà essere superiore al 36% del "valore locativo" (stabilito sulla base di condizioni oggettive dell'immobile elencate dalla Legge Regionale) e che comunque non dovrà essere incidente oltre il 16% sull'ISE- ERP;
3. i nuclei familiari delle aree dell'accesso (redditi ISEE ERP tra 9.001 e 14.000 euro) e della permanenza (redditi ISEE ERP tra 14.001 e 35.000 euro) per un alloggio di medie dimensioni pagheranno un affitto mensile tra i 70 e i 500 euro, in funzione del reddito ISE-ERP e delle condizioni oggettive dell'alloggio (ubicazione, anno di costruzione, ecc).
"Le risorse generate dall'aumento dei canoni andranno impiegate nelle manutenzioni e, quindi, per il miglioramento delle condizioni abitative – ha spiegato Verga - . La nostra intenzione è di continuare a reinvestire nella casa, tanto più ora che l'emergenza abitativa sta toccando livelli altissimi. I proventi degli affitti dei locali ad uso diverso dalle abitazioni confluiranno invece nel fondo di solidarietà che ha il compito di soccorrere le famiglie più disagiate. Complessivamente la manovra cerca di portare equilibrio e di garantire un'efficace destinazione dei proventi degli affitti".
Ogni anno, secondo le previsioni, nelle casse comunali dovrebbero confluire circa 5/6 milioni di euro in più per gli affitti delle abitazioni e 3/4 milioni di euro per i locali ad uso diverso dall'abitazione negli stabili erp.
In allegato una scheda di approfondimento
Nessun commento:
Posta un commento