Milano, 28 gennaio 2009 - "Non c'è emergenza sangue a Milano – lo ribadisce l'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna a proposito degli articoli apparsi oggi sulla stampa in merito alla carenza di sangue registrata dall'Istituto dei Tumori di Milano -. E' una realtà storica che gli ospedali milanesi, in generale, dipendano dalle donazioni di altre province lombarde. Ciascun presidio costituisce tuttavia una realtà a sé stante: il Policlinico, ad esempio, è autosufficiente, mentre Niguarda raccoglie pochissimo in sede. Va sottolineato che la situazione dell'Istituto dei Tumori è in controtendenza rispetto a quella regionale, dove invece si registra un aumento delle donazioni di plasma".
I donatori a Milano sono circa 54.300, con una raccolta di circa 94.000 unità di sangue l'anno. Le unità di globuli rossi trasfuse superano le 140.000. La differenza viene coperta da unità reperite nel resto della Regione.
"La penuria di donazioni che si segnala nel periodo invernale – ha continuato Landi – è ciclica e prevedibile a causa dei mali di stagione, quest'anno aggravata dalle particolari condizioni climatiche che ci hanno afflitti. Non dimentichiamo poi – ha aggiunto l'assessore - che le eccellenze sanitarie milanesi richiamano pazienti sia da fuori città sia da fuori Regione, di conseguenza la percentuale di sangue necessaria è maggiore. Certo resta la realtà che Milano è spesso in sofferenza rispetto alle altre province ed è pertanto importante avere un bacino di donatori di sangue ampio che permetta l'autosufficienza nei prevedibili periodi di calo delle donazioni. Al riguardo – ha concluso l'assessore alla Salute - ho già preso contatti con il Servizio Sanitario del Comando Logistico dell'Aeronautica Militare per un impegno comune nella valorizzazione della figura del Donatore Volontario Militare che consentirebbe di ampliare il bacino di donatori e di sangue a disposizione".
Nessun commento:
Posta un commento