Mercoledì prossimo 5 ottobre al convegno con area espositiva "Software-Defined IT, Iperconvergenza e Cloud: quando l'IT cambia pelle con la Flessibilita' del Software", che si terra' a Milano presso l'Hotel Michelangelo in Piazza Luigi di Savoia 6. Il convegno, che si aprira' alle ore 9.00, costituira' un'occasione di incontro per tutti i protagonisti del settore ICT per confrontarsi sul futuro delle infrastrutture IT e prevede la seguente agenda di interventi tra cui: - Welcome to the Digital Era: architetture iper-convergenti e software-defined per un Datacenter agile, scalabile e sicuro Tutti oggi concordiamo che il principale obiettivo dell'IT debba essere quello di rispondere ad un business sempre piu' veloce e "Digital based", il cloud e l'impiego di nuovi sistemi pre-integrati e pre-testati sono oggi elementi centrali per dare all'IT la flessibilita' necessaria. La nuova frontiera dei Sistemi Iperconvergenti, infatti, indirizza al superamento delle vincolanti e poco flessibili infrastrutture tradizionali, migliorando la governance e consentendo, soprattutto, di esporre i servizi IT da una prospettiva business. Ma quali sono le principali caratteristiche e i vantaggi di questi sistemi? Quali i percorsi di sviluppo e gli "use case" di successo? - L'Object Storage e' uno dei componenti piu' critici del Software-Defined IT e del Software-Defined Storage: tutto quello che dobbiamo sapere per prendere le migliori decisioni per il futuro Ogni azienda ha ormai bisogno di interfacciarsi con l'Object Storage, la tecnologia che si prende cura di quell'enorme quantita' di storage che tutti creiamo ogni giorno. Recenti versioni dell'OS mirano a ridurre complessita' e costi, utilizzando il carrozzone Software-Defined IT. Cerchiamo di capire vantaggi e svantaggi dell'OS, come si integra nel datacenter, nel cloud ibrido e come possiamo massimizzare il ROI. - Il backup al passo con i tempi Backup, ripristino istantaneo, replica dei dati e archiviazione in un unico oggetto dinamico e infinitamente scalabile. Grazie a una soluzione di Data Management convergente e' possibile oggi evolvere il concetto di backup, disponendo di una soluzione di archiviazione iperconvergente in grado di scalare fino a migliaia di nodi. La sua integrazione con il mondo cloud permette di automatizzare la conservazione dei dati a lungo termine senza modificare e/o cambiare approccio dalla stessa unica dashboard. Il suo sistema di distribuzione e archiviazione dei metadati (e il suo global indexer) rende la ricerca dei singoli oggetti di backup semplice e immediata. - Cosa e' realmente il Software-Defined Networking e perche' e' oggi la scelta migliore per l'evoluzione delle reti aziendali? Negli ultimi anni l'SDN e' stato presentato al mercato come una rivoluzione nel mondo del networking in grado di cambiare il modo in cui le reti vengono vendute, utilizzate e gestite: il Software-Defined Networking e' un nuovo e rivoluzionario modo di interpretare lo spazio del network. Tipicamente gli approcci rivoluzionari implicano implementazioni Greenfield laddove non c'e' possibilita' di intervenire sugli investimenti infrastrutturali esistenti. Il Software-Defined Networking puo' essere definito evolutivo e puo' essere allo stesso tempo il motore che guida l'innovazione dei clienti? Al termine della giornata vi sara' anche un momento di approfondimento a cura dell'Avv. Marco Ciurcina di StudioLegale.it su quali siano gli elementi, da un punto di vista legale, ai quali sia necessario prestare maggiormente attenzione nel momento in cui si sottoscriva un servizio cloud, e quali siano le relative normative attualmente in vigore. Per consultare l'agenda completa dell'evento cliccare qui. Per iscriversi al convegno cliccare qui. La partecipazione all'evento e' GRATUITA, previa iscrizione. La aspettiamo! Segreteria organizzativa: Kelen Zakelj - T. 02 26148855 - kelen.zakelj@soiel.it |
Ultime news da e su Milano
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venerdì 30 settembre 2016
Mercoledi' a Milano: DataCenter, Storage, Backup e Networking nella Digital Era
Al via a Milano la prima edizione del Walking Day- 5 e 6 novembre
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1-9 OTTOBRE 2016, GLI APPUNTAMENTI DI DESIGN CITY A BASE MILANO | VIA BERGOGNONE, 34
Talk: ACRE. MADE IN AMAZONIA
Un'esperienza di design collaborativo, presentata in video e raccontata dai protagonisti.
FESTIVAL DELLE COMUNITÀ DEL CAMBIAMENTO
3 giorni per tracciare gli stati generali dell'imprenditoria innovativa, 4 sale, 8 pitch dedicati al futuro, 8 tavoli di lavoro per 8 sfide paese, 10 panel, 1 spazio dedicato alle imprese innovative, 1 spazio per il baby sitting, 1 per una design jam, 1 spazio di coworking, 1 bar, 2 dj set, 1 performance artistica, 1 party.
Ingresso: 5 euro valido per i 3 giorni.
SERVICE DESIGN DRINK #6
Da Hong Kong a Berlino, da NY a Londra, in tutte le grandi capitali creative del mondo, giovani service designer si incontrano periodicamente per parlare di progetti, scambiare idee e biglietti da visita, far partire collaborazioni: e il network internazionale dei Service Design Drinks.
Un evento DesignCity.
Registrazioni: https://sddm6.eventbrite.com
Una selezione di studi di design che si alleano con il mondo della produzione artigianale per promuovere la logica delle piccole serie, con un taglio sperimentale da offrire al grande pubblico nell'ambito di mercati di nuova concezione o attraverso piattaforme on line.
La crisi del sistema produttivo tradizionale (grosse aziende, marchi globali, produzioni delocalizzate) fa sì che si sviluppi una nuova via. Ci piace chiamarla Crafts Way.
Sostanza: Artigiano contemporaneo, oggetti senza tempo. www.sostanza.it
Caracol studio: Artigiani digitali, tra tradizione e innovazione. www.caracolstudio.it
Manufatto.Il recupero di tradizioni manifatturiere locali. www.
Italian stories. Un servizio a cavallo tra storytelling e lo sporcarsi le mani attraverso la loro piattaforma web. www.
Atelier Macramè. Tecniche produttive antiche e un aspetto formale contemporaneo. www.
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martedì 27 settembre 2016
SMXL Milan 2016 - Svelata giuria internazionale SMXL Awards con Avinash Kauskik (7-9novembre)
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lunedì 26 settembre 2016
Milano Fashion Week: nel weekend è Gigi Hadid la regina delle sfilate e di Instagram
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sabato 24 settembre 2016
P101 | Fashion industry: quando è il negozio fisico a far volare l’online | Osservatorio NewsFromThePlatform di P101
Tuttavia, la competitività nel mondo della fashion industry non si gioca solo con le sfilate, ma anche e soprattutto attraverso l'impostazione delle strategie di business dell'impresa, che devono cambiare e stare al passo con i tempi, in particolare con gli stravolgimenti portati nel settore dalla diffusione dell'eCommerce.
Infatti, l'idea che la moda si acquisti online è sempre di più sostanziata dai numeri.
L'online fashion è un affare serio – specialmente in Italia – perché, come dimostra una recente ricerca dell'Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, vale oltre € 1,8 miliardi, con una crescita del 25% rispetto al 2015.
Ma non solo: l'eCommerce di moda vale ben il 10% di tutto l'eCommerce in Italia e la penetrazione dell'eCommerce nel Fashion è pari al 5% del mercato retail (un intero punto percentuale in più rispetto al 2015).
Se poi si considera l'evoluzione di questo settore negli ultimi 5 anni, il tasso di crescita medio annuo dell'abbigliamento online è stato pari al 30% circa, il doppio rispetto a quello dell'eCommerce nel suo complesso (+15% circa).
Numeri interessanti, generati da un lato dal cambiamento di atteggiamento del consumatore italiano, ormai avvezzo agli acquisti digitali, ma anche da un ampliamento dell'offerta, che vede online non solo i brand più commerciali e a buon mercato, ma anche i grandi marchi del lusso, che hanno fatto del digitale un punto di forza del loro business.
In breve, il business del fashion passa dal web. Ma non è tutto: in sempre più casi l'innovazione della fashion industry inizia proprio in rete, grazie alle giovani start-up che decidono di muovere proprio qui i loro primi passi.
Così facendo, infatti, riescono a disintermediare il settore e andare direttamente incontro al consumatore finale, fornendo alta qualità a prezzi competitivi.
Ma non si pensi che queste realtà rimangano solo digitali. Nell'era della fashion experience il web, da solo, non basta: c'è bisogno del negozio fisico, del luogo in cui toccare con mano marchio e prodotti, vivere una esperienza in-store.
Per questo, in un percorso che potrebbe sembrare all'inverso, anche i marchi digitali della moda decidono di creare degli spazi reali dove i clienti possano recarsi a "provare" i prodotti in prima persona e dove possano essere seguiti individualmente da un esperto di stile.
Ad esempio, la startup di design eyewear Warby Parker, che prima di aprire il suo store nel cuore di SoHo ha iniziato il suo business online – vendendo occhialeria originale e di qualità a prezzi estremamente competitivi rispetto alla media.
Il risultato?
Quando, nel 2012, ha inaugurato la prima boutique, Warby Parker era già un simbolo culturale: nelle prime tre settimane oltre quattromila persone hanno affollato il negozio, con code fuori dalla porta nei weekend.
O ancora, Bonobos, l'ecommerce newyorkese di abbigliamento maschile per eccellenza, uno dei primi ad aprire anche uno spazio "fisico" attraverso i cosiddetti "guide shop": negozi che ripropongono una sorta di campionario dei modelli presenti sul sito, disponibili da provare.
Dopo ogni appuntamento i clienti ricevono un'e-mail con le preferenze espresse in materia di fit e stile che consente loro di finalizzare l'acquisto attraverso il sito web.
Tale strategia garantisce all'azienda non solo di avvicinare il cliente, ma anche di mantenere i propri store entro dimensioni più piccole di qualsiasi altro negozio al dettaglio – non necessitando di un magazzino.
Questa formula ibrida ha permesso quindi di incrementare le vendite dimezzando le spese di marketing.
In Italia, una realtà simile è quella di Velasca: l'ecommerce di scarpe di qualità Made in Italy a prezzi accessibili ha aperto uno store a Milano e un temporary a Monaco, con l'obiettivo di aggiungerne a breve altri dodici: a Londra, Parigi, Roma, Torino, probabilmente a New York e poi ancora in Svezia, Norvegia, Danimarca e Germania.
Insomma, l'online è sicuramente un luogo di passaggio obbligato per i marchi tradizionali e il punto di partenza per i giovani brand, i quali, però, hanno ormai ben chiaro che per completare la brand experience e lanciare le vendite è bene non dimenticare l'importanza dell'esperienza visiva e tattile dello shopping.
P101 - Insightful Venture Capital
P101 è un fondo di venture capital specializzato in investimenti in società digital e technology driven. Nato nel 2013, con una dotazione corrente di oltre 40 milioni di euro e 18 società in portafoglio,
P101 si distingue per la capacità di mettere a disposizione degli imprenditori di nuova generazione, oltre a risorse economiche, anche competenze e servizi necessari a dare impulso alla crescita delle aziende.
Il fondo, promosso da Andrea Di Camillo - 15 anni di esperienza nel venture capital e tra i fondatori di Banzai e Vitaminic - e partecipato da Azimut, Fondo Italiano di Investimento e numerosi investitori privati, collabora con i maggiori acceleratori privati, tra cui HFarm, Nana Bianca, Boox e Club Italia Investimenti.
Tra le partecipate: ContactLab, Cortilia, Tannico, Musement e MusixMatch.
Le società partecipate da P101 occupano oggi complessivamente oltre 350 risorse e generano un fatturato in costante crescita e già oggi superiore ai 40M annui.
P101 prende il nome dal primo personal computer prodotto da Olivetti, negli anni '60, esempio di innovazione italiana che ha lasciato il segno nella storia della tecnologia digitale.
NewsFromThePlatform nasce per raccontare e commentare – attraverso la visione di P101, quella degli imprenditori delle sue partecipate, dei suoi investitori e di chi fa parte del suo ecosistema – esempi quotidiani della rivoluzione in atto, la digital disruption: un fenomeno in pieno corso, che vede le nuove tecnologie cambiare schemi e modelli, in tutti i settori, in maniera radicale e ad una grande velocità.
Come operatori del mondo italiano del Venture Capital, il mestiere di P101 è quello di studiare, analizzare e cavalcare questa rivoluzione: intercettandone anche i segnali deboli e mettendo a servizio delle giovani imprese risorse ed expertise per crescere e competere sul mercato, e a disposizione dell'impresa consolidata, una continua fucina di innovazione.
Con NewsFromThePlatform, P101 proverà a raccontare in modo semplice, fattuale e concreto che la giovane azienda di oggi può essere il prossimo concorrente o un prezioso alleato di domani.
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Social celebrities e designer illuminano le passerelle della #MFW
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