Achille Colombo Clerici ha presentato a Cernobbio (qualche giorno fa ne ha parlato a Lugano col sindaco Borradori) una ricerca effettuata da Cescat, Assoedilizia e Istituto Europa-Asia secondo cui ci sono nel mondo almeno 100 milioni di nuovi turisti da conquistare per il 2015. Nonostante la crisi, spiega Achille Colombo Clerici, i flussi turistici mondiali si avvicineranno quest`anno alla soglia record di un miliardo e 100 milioni di unità (+75 milioni rispetto all`anno precedente e +120 rispetto al 2011). C`è un trend continuo di crescita a livello mondiale assai sensibile. Da qui all`appuntamento di Expo 2015, che è di comune interesse per l`Italia e la Svizzera la quale, come confinante, più di ogni altra nazione è coinvolta nella logica di questo momento di comunicazione al mondo, «abbiamo la prospettiva di 100 milioni di nuovi turisti che si affacciano sul mercato internazionale». E una grandissima opportunità per le nostre economie. L`impegno prioritario dovrebbe infatti essere quello di conquistare la maggior fetta di tale flusso che si affaccia. Io, spiega, son convinto che crescita del turismo e quella economica vadano di pari passo. In questo mondo dell`immagine, la prosperità del turismo è un fattore di grandissima attrattività come biglietto da visita. Si attraggono anche gli investimenti e si genera competitività. La Svizzera, sottolinea il presidente, è oggi giudicata
il Paese maggiormente competitivo a livello internazionale. Vi è infatti una mentalità diffusa a livello di coscienza della gente circa il rispetto della cosa comune, il bene collettivo nel rispetto della diversità che è la via per arrivare al bene particolare.
Laddove vi siano invece delle fughe in avanti e si cerchi il bene privato rispetto a quello generale, si ingenerano circoli viziosi.
Anche il turismo d`affari? Nella cifra descritta, c`è dentro di tutto, anche quello commerciale, congressuale. Pure in Italia registriamo una forte crescita nel turismo congressuale, come voi a Davos, Ginevra. Qui a Cernobbio
ci è stata posta la domanda da un cinese: «Perché queste zone bellissime in cui gli orientali verrebbero a frotte, non vedono la presenza di un asiatico?». Il fatto è che ciò si colloca in una condizione generale di gestione del turismo. Il turismo infatti va «guidato». È quanto sta facendo benissimo la Svizzera che, in vista dell`Expo, cerca di «guidare» i flussi turistici. Essi si guidano con i grandi accordi a livello internazionale tra i tour operator, la politica delle compagnie di bandiera, non si guidano - mi si perdoni - facendo la pubblicità. Poi, se dobbiamo parlare dell`Europa, dobbiamo commentare che qualche Paese egemonizza la politica. Purtroppo l`Italia è un po` un fanalino di coda in questa logica e si trova oggi in sofferenza. L`Italia infatti non sta certo egemonizzando la politica europea in campo turistico. Lo stanno facendo altri.
Così si finisce per marginalizzarsi a dispetto dei patrimoni ambientali, storici, culturali che non temono confronti. Ritornando alla Svizzera, essa sta facendo un`operazione di grandissimo significato. Cercare di agganciarsi all`Expo gestendo i flussi finalizzati anche a illustrare le proprie opportunità, è segnale di chiaroveggenza. Quando si conquistano flussi turistici, ci si conquista una dote, sottolinea Achille Colombo Clerici. Il flusso turistico, se ben guidato, amplia la visuale delle opportunità. Il flusso turistico è in crescita e «contagia» l`attrattività.
Se posso fare un appunto, a fronte di una grande crescita degli investimenti in Engadina, vedo che là il turismo si sta marginalizzando pur in presenza di un`eccellenza di una conurbazione che si estende per 40 chilometri, forse l`unica realtà di questo genere in tutto il mondo. Ma bisogna sempre dare al turismo contenuti e prospettive.
Foto. : Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia e Istituto Europa A
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