FINALMENTE C'E' CHI SI SCHIERA APERTAMENTE PER LA TARGA ALLE BICICLETTE
Anche la scrittrice e giornalista Isabella Bossi Fedrigotti, ciclista
praticante, nel suo ruolo di responsabile della rubrica delle lettere dei cittadini di un importante quotidiano milanese, a seguito
delle proteste di numerosi lettori, prende decisamente posizione
contro i "colleghi ciclisti" maleducati che invadono prepotenti i marciapiedi, invocando la targa per le biciclette per sottrarli ad un comodo anonimato.
"E' per noi un'amara soddisfazione – commenta il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici – trovare al nostro fianco sempre più persone impegnate in una piccola battaglia di civiltà. Ricordiamo quando, diversi anni or sono, abbiamo per primi avanzato la proposta della targa, sia per responsabilizzare il ciclista, sia per limitare i
numerosi furti delle due ruote.
Proposta che si rifaceva a quanto avviene nella vicina Svizzera che non può certo essere accusata di mancanza di senso civico.
Fummo attaccati e sbeffeggiati dai mezzi di
comunicazione di ogni parte d'Italia, nonché dall'associazione dei
ciclisti organizzati milanesi che si mobilitarono in chiassose pubbliche manifestazioni.
La stessa cosa avvenne quando criticavamo le
imprese dei graffitisti selvaggi, gli stessi a cui – sostenevamo - poco importava l'arte murale; ma importava l'attaccare la citta' e la proprietà
privata.
Oggi Milano è la capitale europea dei muri imbrattati, meta
di "artisti" provenienti da mezzo mondo, attirati per anni ed anni dall'assenza di adeguati sistemi di contrasto.
Ben vengano quindi queste resipiscenze che fanno giustizia delle gratuite accuse di oscurantismo che ci furono a suo tempo rivolte: quando invece il nostro obiettivo era, ed
è sempre, il rispetto reciproco dei cittadini, e quindi il rispetto della legalità e l'amore per la città."
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