Tre momenti chiaramente identificati da altrettanti spunti di discussione: The Art of Tailoring places, L'innovazione dei sensi e Made in Italy worldwide.
Sensitaliani, rete d'imprese e piattaforma nata per promuovere e raccontare la qualità del Made in Italy, ha organizzato il 26 e 27 novembre presso l'Ordine degli Architetti di Milano due giorni di incontri tra architetti e aziende italiane, tra queste le fondatrici: Ballancin (www.ballancin.it), FEDERICOdeMAJO (www.federicodemajo.it), Ronda Design (www.rondadesign.it) e Zanetto (www.zanetto.com) per affrontare il tema dell'ospitalità.
I lavori si sono aperti con l'intervento dell'architetto Simone Micheli che ha dato una visione chiara e precisa del suo lavoro "le opere architettoniche concepite come vere opere d'arte hanno come fine la riqualificazione della vita degli esseri umani, sia da un punto di vista etico, sia emozionale. … regalando agli ospiti esperienze uniche, non convenzionali, irripetibili. Ritengo indispensabile che le mie opere siano attente alla necessità del contesto in cui sorgono, ai motivi che ne determinano la nascita e rispettose dell'ambiente che ci circonda, facendosi carico delle inevitabili responsabilità che oggi ogni oggetto porta con sé. Ogni opera deve essere quindi sostenibile, sia in termini ambientali sia economici, in modo da poter offrire grandi risultati anche dal punto di vista strategico e commerciale, mostrando ancora una volta il significato della sua extra-ordinarietà.". Il legame con il territorio è stato rafforzato dall'intervento di Park Associati quando definisce il concetto di lusso democratico: l'ospitalità come esperienza unica, che si può vivere anche sapendo cogliere i luoghi straordinari pubblici che una città ci offre ogni giorno.
L'Architetto Simona Quadri di Vudafieri Saverino invece pur riconoscendo l'alto contenuto di personalizzazione e di esperienza unica come definito anche da Simone Micheli parla di una "essenza intangibile". "Ospitalità e lusso sono intesi infatti come un valore aggiunto, intangibile che appartiene più al mondo delle sensazioni immateriali piuttosto che a quello estetico e formale. Il lusso si manifesta così sia nel servizio raffinato e invisibile in un Hotel a 5 stelle che in una vista esclusiva su un paesaggio naturale, ma anche nella relazione speciale con il proprietario dell'albergo o negli incontri con le persone che frequentano il ristorante in un'atmosfera accogliente, informale ma di qualità. L'ospitalità e l'accoglienza sono intesi anche attraverso "una casa albergo" a Milano." Quest'ultimo concetto di ospitalità nel senso più ampio del termine è quanto viene meglio definito da Luca Amendola e Gianluca Geroli di SGS Architetti Associati, e si esprime in qualsiasi spazio dove la persona viene accolta. "Una condizione fisica e mentale che deve essere rispettata nell'atto progettuale.
Un lusso nelle relazioni che si esprime attraverso la percezione. Relazioni tra forma, spazi luci… Un tema che viene esplicitato dall'Architetto Federico Delrosso quando parla di "l'hotel con-temporaneo, acronimo di contenitore temporaneo, un luogo in cui vivere un esperienza senza sentirmi isolato, che è la mia idea di lusso". Le relazioni come epicentro progettuale è alla base dell'idea progettuale dell'Architetto Giulio Ceppi di Total Tool "Oggi per la cultura del progetto italiana conta saper dialogare con la dimensione globale in forma dinamica e aperta, scambiando sensibilità e punti di vista: il design degli interni deve essere il risultato di un'interazione culturale ed estetica, di una mediazione attiva, laddove la nostra storia e tradizione si incontrano con quelle di altri mondi, generando nuove soluzioni creative. Nel rapporto con Bhartyia City a Bangalore in India, per noi questa è la chiave del successo progettuale di ogni proposta". Per Rebosio+Spagnulo è invece "La poetica del molteplice": un lavoro da taylor made su luoghi e sulla brand identity del cliente.
A chiusura della breve sintesi della due giorni milanesi i ringraziamenti di Paolo Facchini di L22 che forse meglio esplicano l'intento progettuale di Anna Barbara e Stefano Maberino Founders di Sensitaliani "Ringrazio Sensitaliani per l'opportunità che ci ha offerto. E' stato bello confrontarsi con importanti realtà italiane nel campo della progettazione alberghiera ed anche constatare la ricchezza di punti di vista sullo stesso tema. Un'evento interessante, seguiti da una folta platea, che ha rappresentato un'occasione di grande arricchimento culturale!"
I tre workshop sono stati moderati dall'Architetto Valeria Bottelli, dall'Architetto Anna Barbara e dal Professor Arturo Dell'Acqua Bellavitis. Accanto a loro, ad interagire con gli Architetti: Cinzia Bontempi, Co-Fouder della Rivista Babylon, Luigi Odello, Presidente Centro Studi Assaggiatori, Paolo Trippini Chef stellato omonimo ristorante, Giorgio Ravasio, Country Manager di Vivienne Westwood, Maurizio Faroldi, Hotel Manager di Hotel Milano Scala ed Elena Caponi, set designer. Tanti i profili coinvolti perché l'hotel alto di gamma è prima di tutto un'eserienza che passa attraverso i sensi!
Per approfondimenti: sensitaliani-lh.it
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www.CorrieredelWeb.it
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