LIBERTA' RELIGIOSA NELL'OCCIDENTE DI OGGI: LIMITI E PARADOSSI
L'eccezionale ricorrenza dell'Editto di Costantino, che sancì la libertà religiosa nel mondo occidentale, è stata oggetto di una newsletter che riassume le iniziative svolte dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano nelle celebrazioni a più voci del XVII° Centenario dell'Editto di Milano (Direttore responsabile Franco Buzzi, Prefetto - Curatore Fabio Trazza, Giornalista, con la collaborazione del Collegio dei Dottori).
Il ruolo dell'Ambrosiana è stato quello di cogliere la portata di quell'evento e codificarlo in sede scientifica alla luce dei dati e delle ricerche sin qui condotte.
La Newsletter, però, non ha compiti scientifici. Si limita ad informare sui passi che si fanno per realizzare un risultato, in questo caso non solo scientifico, ma con ricadute essenziali per la comunità tutta, per i risvolti sociali e politici, religiosi e culturali.
Per offrire il contributo di studio e di raccordo tra le università, i consigli, gli enti coinvolti, la Veneranda Biblioteca ha finalizzato a questo evento l'attività scientifica di cinque delle sette classi di studio che costituiscono l'Accademia Ambrosiana.
La documentazione
che qui si raccoglie costituisce un semplice strumento divulgativo, disponibile solo in rete internet, quindi rivolto ad un pubblico potenzialmente sterminato e culturalmente eterogeneo.
Con la divulgazione e con il supporto scientifico l'Ambrosiana farà focalizzare meglio le ragioni che hanno spinto il Cardinale di Milano, Angelo Scola, a definire l'Editto di Milano "Initium libertatis", l'inizio della libertà.
Molti organi di stampa si sono interrogati su questa affermazione. Qualcuno ha immaginato fosse utile commentare il più rapidamente possibile questa definizione.
Ma non sempre le decisioni
più rapide si rivelano le più sagge.
Il rapporto che si vive nella società tra politica e religione dovrebbe
edificare la pace, ma è un rapporto ancora incandescente in ogni parte del mondo, dalle persecuzioni aperte e disumane in Oriente, alle limitazioni anche subdole in Occidente.
In ogni luogo c'è bisogno di riflessioni responsabili per diminuire il grado di fragilità che la coscienza religiosa patisce.
E non si tratta solo di luoghi geografici. Il luogo della coscienza individuale e quello del potere statale sono i luoghi concreti in cui precipita o si esalta
il bisogno umano di ricercare la verità.
La Newsletter ha la pretesa di preparare il terreno alla considerazione che alcuni elementi di libertà andrebbero rivisitati. Ad esempio, e per gli Stati: non si può procedere alla depenalizzazione, anche se graduale, di quei reati, che, connessi alla religione, offendono la civiltà di una determinata comunità, ma non hanno come corrispettivo una sanzione solo civile, sconfinando nella sanzione penale, fino alla morte del corpo?
Altro esempio, e per i singoli: non si potrebbe aver coscienza che qualche capanna di una setta o di un gruppo ateo, ha costitutivamente una diversità radicale con un edificio sacro e un tempio e, che se lo Stato ne compie l'equiparazione, produce un paradosso violento,sino alla morte dell'anima?
Semplici interrogativi, per suscitare l'attenzione e la curiosità alla lettura.
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