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venerdì 29 aprile 2011

Milano. Un Bosco in citta'

Rubrica in collaborazione con la rivista Casa Naturale www.casanaturale.info

Un Bosco in città
Casa Bosco, idea nata da Stefano Boeri e Camillo Agnoletto, raggiunge la fase esecutiva. Milano ospiterà l'innovativo esempio di edilizia sociale, sintesi di bioarchitettura e compartecipazione
di ANTONIA SOLARI

Ad un anno dalla presentazione presso la Triennale di Milano, il progetto Casa Bosco, nato da un'idea di Stefano Boeri e Camillo Agnoletto, entra in una nuova fase progettuale: è notizia recente l'avvio della prima realizzazione in Via Prenzo, lungo il Naviglio Grande. Il progetto propone un nuovo tipo di edilizia sociale in affitto, a densità medio-bassa e con tipologie residenziali miste, inglobando piccole aree urbane e periurbane in parte dismesse o utilizzate male. 
I moduli abitativi scelti dalla squadra di architetti dello studio Stefano Boeri, Chiara Quinzii e Corrado Longa, sono a basso costo e di rapida realizzazione, grazie all'uso di moduli costruttivi prefabbricati che assemblano pannelli realizzati con legname proveniente da boschi certificati. Casa Bosco rappresenta un'innovazione progettuale ed un esperimento architettonico e urbanistico, sia dal punto di vista compositivo, rispetto ai temi della modularità e flessibilità interna, sia dal punto di vista tecnico-costruttivo, rispetto all'uso di sistemi di prefabbricazione in legno e di accorgimenti per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Verrà infatti usato il sistema X-Lam, predisponendo preventivamente gli elementi complessi (come le pareti portanti e le pareti con porte e finestre) e assemblandoli a secco in cantiere. 
Il progetto, nel suo primo capitolo, consiste in circa 11 alloggi di varie dimensioni per circa 1000 metri quadrati di superficie costruibile; le residenze saranno a bassa densità edificatoria che, date le esigue dimensioni (da un minimo di 1.500 ad un massimo di 3.000 mq), non risultano appetibili per grandi complessi residenziali. Contenere il consumo di territorio è stato fra le priorità dei progettisti: verrà sfruttato solo il 67% della potenzialità edificatoria complessiva, al fine di valorizzare lo spazio aperto e di pertinenza e quello dedicato alla collettività. Lo sviluppo dell'edificio, infatti, è limitato in altezza (avrà al massimo 2,5 piani fuori terra) mentre in profondità sfrutta il massimo ingombro. L'impronta a terra, inoltre, risulta molto contenuta (425 mq su 1.530 mq disponibili), per dare maggior spazio ai giardini p rivati, ai camminamenti pubblici e agli orti urbani. L'area di Via Parenzo è già dotata di infrastrutture di servizio e il nuovo intervento favorirà la riqualificazione del quartiere, sia in termini di funzionalità che di integrazione sociale. 
Dal punto di vista economico, gli alloggi verranno dati in locazione per trenta anni; passati otto anni e, a condizione che i requisiti di reddito non aumentino oltre i parametri stabiliti nella convenzione con il Comune di Milano, gli abitanti avranno la possibilità di avvalersi del patto di futura vendita, acquistando il proprio alloggio al prezzo di una normale edilizia convenzionata (raggiungendo il prezzo massimo di 2.000 euro al metro quadrato). Questo sistema offre alle categorie di cittadini a reddito contenuto l'opportunità di accedere alla proprietà della prima casa, dopo un periodo a locazione moderato. Il progetto è dunque rivolto a single, giovani coppie, studenti lavoratori, anziani e fasce deboli che non hanno accesso alle case in vendita attraverso il libero mercato. 
Parte dell'innovazione è anche il coinvolgimento dei futuri inquilini nel progetto, in modo da definire le esigenze e le richieste, mettendo in pratica il concetto di progettazione partecipata, coordinata da una cooperativa sociale, per ottimizzare l'uso degli spazi e proporre una nuova qualità dell'abitare. Rispettando ogni criterio, i progettisti prevedono di completare la costruzione dell'edificio in sette mesi e in piena sicurezza. La costruzione verrà realizzata da un'associazione temporanea di imprese, costituita dall'impresa di costruzioni e sviluppo immobiliare Agnoletto ed Ecosisthema, azienda specializzata nella realizzazione di edifici ecosostenibili.

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