Il
13% dell’export della Regione in Europa si rivolge ai mercati dell’Est Europa,
per un valore di 2,3 miliardi di euro nel primo trimestre. Si è svolto l’11
luglio 2016 a Milano, presso Palazzo Pirelli, il convegno “La Lombardia
incontra l’Europa dell’Est”. Oggetto dell’incontro il tema dell’export della
Lombardia e l’apertura della Regione verso i mercati esteri con specifico
riferimento all’Est Europa
L’iniziativa “La Lombardia incontra l’Europa
dell’Est” è stata organizzata dalla Regione Lombardia in collaborazione con Assocamerestero - l´Associazione che
riunisce le 78 Camere di Commercio Italiane all´Estero (CCIE) presenti in 54
Paesi - Unioncamere Lombardia - Camere di Commercio Lombarde e le Camere di
Commercio Italiane all’estero di Russia, Polonia, Ungheria, Bulgaria,
Repubblica Serba, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca.
Presenti all’incontro interlocutori chiave del mondo
istituzionale e rappresentanti di spessore del contesto produttivo; tra gli
altri, Gian Domenico Auricchio,
nella doppia veste di Presidente di
Assocamerestero e di Unioncamere Lombardia, i delegati delle sette Camere
di Commercio Italiane all’Estero coinvolte nonché referenti istituzionali di
primo piano come Raffaele Cattaneo,
Presidente del Consiglio regionale della Regione Lombardia.
L’iniziativa, che vede tra i promotori
Assocamerestero, si inserisce nel contesto dell’insieme di attività portate
avanti dalla Rete delle Camere di Commercio italiane all’Estero a sostegno
delle PMI italiane, presenti nei vari contesti regionali locali. L’incontro
rappresenta in tal senso un importante momento di confronto e di dibattito
sulle prospettive della Regione sia in termini di apertura verso i mercati
esteri sia per le future opportunità di business a livello europeo. Obiettivo
finale è quello di presentare alle imprese della Regione settori, strumenti e
modalità di investimento nei Paesi dell’Est Europa.
Nel suo saluto di apertura il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo,
ha sottolineato come “rilanciare la
crescita e gli investimenti senza il ruolo degli enti locali” sia
impossibile. “Dobbiamo creare insieme le
condizioni per rilanciare lo sviluppo che passa anche attraverso il ruolo delle
Regioni e delle Città” ha proseguito. “Le
ultime scelte dell'Unione europea vanno nella direzione di ricentralizzare gli
investimenti, passando dagli Stati nazionali e tagliando di fatto fuori gli
enti locali. Occorre unire le forze, anche attraverso relazioni più forti e lo
sviluppo di azioni concrete, perché le istituzioni che sono più vicine alle
istanze dei cittadini possano tornare al centro delle politiche europee. Nei
Paesi dell'Europa dell'Est la crescita ha un ritmo più elevato ed è perciò
importante anche per la Lombardia avere la possibilità di rivolgersi ad
economie che hanno prospettive di sviluppo ancora più significative”.
Ad ulteriore conferma del ruolo centrale
interpretato dalla Regione nei Paesi dell’Area si possono riportare le recenti
elaborazioni di Assocamerestero su dati ISTAT; stando ai dati, infatti, nel primo
trimestre 2016 il 13% delle esportazioni
della Lombardia a livello europeo si è rivolto ai mercati dell’Est Europa di
Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia e Ungheria, per
un valore complessivo delle vendite
pari a 2,3 miliardi di euro. Inoltre
il 68% delle esportazioni del
territorio si è rivolto più in generale verso i mercati europei.
Dei sette Paesi dell’Est Europa presi in
considerazione, la Polonia ha
riportato i risultati più brillanti con un valore di 741.164.266 di euro ed una variazione positiva dell’8,8% nel primo trimestre 2016 rispetto
al corrispondente periodo dell’anno precedente. A seguire, vi sono stati la Repubblica Ceca, che si è attestata al secondo posto con un valore di 440.269.228 di euro ed una variazione
positiva del 5,9% e la Slovacchia con un valore di 203.138.172 di euro ed una variazione
del 3,7%.
“L’economia
lombarda è fortemente votata all’apertura ai mercati internazionali: in meno di
10 anni il fatturato estero delle imprese è aumentato di ben dieci punti
percentuali. Ciononostante, soprattutto le aziende più piccole, pur con un
forte potenziale, faticano ad avere un presidio stabile all’estero e
necessitano del supporto di soggetti di prossimità, che parlino il loro
linguaggio e vadano incontro alle loro esigenze”
ha affermato Gian Domenico Auricchio,
Presidente di Assocamerestero e di Unioncamere
Lombardia. “È con questo obiettivo e
attraverso iniziative come quella di oggi che intendiamo rafforzare
ulteriormente la partnership del sistema camerale lombardo con la Regione e la
rete delle CCIE, affinché queste aziende possano essere accompagnate nel loro
percorso di sviluppo internazionale”.
Guardando al dettaglio dei principali settori di
esportazione nei singoli mercati di riferimento: in Polonia, metalli e prodotti in metallo hanno riportato una quota
del 27% sul totale dell’export della Lombardia e un valore pari a 118,9 milioni
di euro; meccanica (quota di 17,7%; valore di 77,8 milioni di euro); sostanze e
prodotti chimici (quota di 12,9%; valore di 95,8 milioni di euro). In Repubblica Ceca, metalli e prodotti in
metallo hanno riportato una quota del 20,1% sul totale dell’export della
Lombardia e un valore pari a 149,2 milioni di euro; meccanica (quota di 19,7%;
valore di 146 milioni di euro); sostanze e prodotti chimici (quota di 12,4%;
valore di 54,8 milioni di euro). In Slovacchia,
metalli e prodotti in metallo hanno reso una quota del 25,5% sul totale
dell’export della Lombardia e un valore pari a 51,7 milioni di euro; meccanica
(quota di 16,3%; valore di 33,2 milioni di euro); sostanze e prodotti chimici
(quota di 12,9%; valore di 26,1 milioni di euro). In Ungheria, metalli e prodotti in metallo hanno riportato una quota
del 24,6% sul totale dell’export della Lombardia e un valore pari a 87,9
milioni di euro; meccanica (quota di 22,0%; valore di 78,6 milioni di euro);
sostanze e prodotti chimici (quota di 16,3%; valore di 58,2 milioni di euro). In
Bulgaria, la meccanica ha reso una
quota del 22,2% sul totale dell’export della Lombardia e un valore pari a 30,7
milioni di euro; metalli e prodotti in metallo (quota di 19,8%; valore di 27,3
milioni di euro); tessile-abbigliamento-calzature (quota di 12,3%; valore di
17,0 milioni di euro). In Russia, la
meccanica ha riportato una quota del 20,9% sul totale dell’export della
Lombardia e un valore pari a 72,7 milioni di euro;
tessile-abbigliamento-calzature (quota di 19,6%; valore di 68,4 milioni di
euro); sostanze e prodotti chimici (quota di 14,8%; valore di 51,7 milioni di
euro). In Serbia, sostanze e
prodotti chimici hanno reso una quota del 22,3% sul totale dell’export della
Lombardia e un valore pari a 21,6 milioni di euro; tessile-abbigliamento-calzature
(quota di 16%; valore di 15,6 milioni di euro); meccanica (quota di 15,1%;
valore di 68,4 milioni di euro); (quota di 14,8%; valore di 14,6 milioni di
euro).
Assocamerestero è l´Associazione che riunisce le
Camere di Commercio Italiane all´Estero (CCIE) e di Unioncamere. Costituita
alla fine degli anni ’80, Assocamerestero è sorta al fine di valorizzare le
attività delle CCIE e diffonderne la conoscenza presso le istituzioni italiane
ed internazionali così come le imprese, le organizzazioni imprenditoriali e gli
stakeholder di riferimento. Le CCIE sono associazioni di imprenditori e di
professionisti, italiani ed esteri, riconosciute dal Governo italiano,
sviluppatesi nei Paesi di maggiore presenza italiana nel mondo. Attraverso 140
uffici distribuiti in 54 mercati, le 78 CCIE svolgono azioni a sostegno
dell’internazionalizzazione delle PMI e della promozione del Made in Italy.
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