PUBBLICO E PRIVATO PER RECUPERARE UN'AREA INDUSTRIALE DISMESSA
Interventi del Presidente Giampio Bracchi e dell'Architetto Stefano Boeri.
Gli apprezzamenti del Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici
A Paderno Dugnano, in provincia di Milano l'area industriale dismessa Mhs Riboldi-Toscanini, conosciuta come area Breter, in posizione centrale per il quartiere Calderara del comune lombardo, è stata al centro di un concorso aperto a giovani architetti e urbanisti – due le fasce d'età, fino a 29 e fino a 40 anni - lanciato da Mhs spa, con il patrocinio di Tec, la Scuola di Formazione del Gruppo Bosch in Italia e il supporto della Fondazione Politecnico di Milano.
Il titolo del concorso "Tra pubblico e privato. Nuove forme del vivere, del lavorare, dell'abitare". Dieci i finalisti che sono stati chiamati ad illustrare i rispettivi progetti tra i quali la Giuria ha proclamato i primi tre classificati della categoria, annunciando anche il nome del vincitore della categoria futuri professionisti: Abitare, camminare, lavorare; Una nuova urbanità rurale per Calderara; In+Out; Al riparo del (Quadrato); Citylife 2.0; Una nuova centralità per Calderara; Nuovo centro Mhs a Paderno Dugnano; reFabbrica. Abitare intimità estroverse; The urban canyon; Come sopravvivere alla crisi.
Tra gli altri premi, due corsi di formazione (in project management e self marketing) organizzati da Tec, scuola di Formazione del Gruppo Bosch in Italia.
L'area Breter, di proprietà di Mhs si sviluppa su una superficie di 12mila metri quadri e va riqualificata sia come spazio, sia come contesto urbano.
Le proposte progettuali sono state articolate tanto dal punto di vista economico, quanto da quello finanziario, prevedendo spazi pubblici e privati, spazi destinati alle abitazioni e nuovi ambienti di lavoro.
La cronaca della giornata ha visto gli interventi di Giampio Bracchi, Presidente e di Eugenio Gatti, Direttore generale della Fondazione Politecnico; di Francesca Cognetti del Politecnico; di Gerhard Dambach, Amministratore delegato Robert Bosch Italia; di Roberto Padovani, Amministratore delegato di Mhs Italia.
Il Presidente di Assoedilizia
- Property owners' Association Milan Italy- Achille Colombo Clerici ha apprezzato le modalità e le finalità dell'iniziativa, lodando « l'intento di perseguire l'ideale della citta' ecologica, come citta' etica ».
Nell'illustrare la collaborazione della Fondazione Politecnico alla nuova iniziativa a favore dei giovani professionisti, il Presidente Bracchi ha ricordato l'istituzion che presiede.
Creata dal Politecnico di Milano e da importanti Fondatori nel 2003, la Fondazione Politecnico è nata come motore per lo sviluppo del contesto socio-economico, perseguendo scopi e svolgendo attività strumentali alla missione dell'Ateneo.
La Fondazione rinnova lo spirito dell'originaria Fondazione Politecnica Italiana, nata nel 1926 per iniziativa di Giacinto Motta, illustre professore e uno tra i primi a intuire i bisogni, gli scopi e le funzioni dell'Ateneo milanese.
Da inizio 2013 la Fondazione ha preso in gestione - con il contributo del Comune di Milano - PoliHub, Startup District&Incubator del Politecnico di Milano.
PoliHub offre: un programma di empowerment imprenditoriale; un network unico per le startup; spazi appositamente pensati per le startup; servizi innovativi per le startup.
PoliHub nasce dall'esperienza pluriennale dell'Acceleratore d'Impresa, creato nel 2000 grazie al contributo di importanti strutture pubbliche e private, tra le quali il Comune di Milano, da sempre attento a sostenere i giovani e lo sviluppo tecnologico.
Di particolare interesse la lecture "Sei idee per una metropoli della biodiversità. Sei stati di transizione tra città, natura e agricoltura. Sei energie per un nuovo modello di abitare".
Milano, come ogni grande città del mondo, è oggi davanti ad un bivio. Può continuare a crescere divorando suolo agricolo, boschi e porzioni di natura, riducendo di continuo la biodiversità vegetale e i territori a disposizione di altre specie animali. Oppure può scegliere di diventare una Metropoli della biodiversità, a partire da un nuovo patto tra natura, città e agricoltura.
Biomilano illustra sei idee per una metropoli della biodiversità, sei stati di transizione tra città, natura e agricoltura per un nuovo modello di economia urbana: sei progetti nati in diversi ambiti e contesti, dallo studio di progettazione, al laboratorio di ricerca multiplicity.lab, da incarichi privati a ricerche e tesi universitarie.
Orto Botanico Planetario per EXPO 2015 produrrà cibo per una società cosmopolita; Metrobosco svilupperà intorno a Milano una fascia di riforestazione destinata a ospitare le specie animali non domestiche; Bosco Verticale affida a uno schermo vegetale il compito di assorbire le polveri sottili e creare un adeguato microclima; Casa Bosco realizzerà case di edilizia sociale a bassa densità e a basso costo sfruttando l'intera filiera del legno; Ruralità Urbana bonificherà suoli industriali e infrastrutture obsolete per nuovi insediamenti e aree di verde pubblico; Cascine recupererà 60 cascine comunali abbandonate che circondano Milano per trasformarle verso un'agricoltura variegata che produca beni e ospiti esperienze di ricerca, formazione e lavoro.
Foto: Achille Colombo Clerici con Giampio Bracchi
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