MILANO: ANCORA 2-3 ANNI PER LA RIPRESA DELLA CASA
I dati anticipati dalla Borsa Immobiliare di Milano, citta' il cui mercato è leader nel Paese e ne anticipa le tendenze. Affitti in calo continuo. Colombo Clerici (Assoedilizia): "Ormai improcrastinabili cedolare secca su tutti i canoni di locazione nonche' semplificazioni e razionalizzazioni burocratiche e fiscali."
Mercato immobiliare in lenta ripresa nei primi sei mesi del 2010 (+1,5%), ma solo per alloggi di qualità: prezzi stabili o in continua flessione nelle zone periferiche.
Parliamo del mercato di Milano che, da solo, conta l'11% del mercato nazionale e ne anticipa di alcuni mesi le tendenze.
E nel futuro? Di ripresa vera e propria si potrà parlare soltanto tra 2 o 3 anni.
Questi i megatrend. Ma la periodica presentazione dell'attività edilizia e dei valori organizzata da Osmi-Borsa Immobiliare di Milano, è ricca di dati e cifre, addirittura quartiere per quartiere.
Un paio di curiosità: se Spiga-Montenapoleone mantiene il record con 12.850 euro/mq, in periferia si può comprare anche con 2600-2700 euro. Altro elemento qualificante per Milano, ma anche per molte grandi città: continua il calo degli affitti: dovuto, secondo Assoedilizia, alla crisi economica, che genera una contrazione della domanda e minore capacita' di spesa. In due anni -3% (per esempio un trilocale costa in media 124 euro/mq l'anno), una discesa che continua almeno dal 2006 e che si è accentuata perché i proprietari, che riescono a vendere con difficoltà, preferiscono monetizzare qualcosa locando.
Non dimentichiamo infatti che l'utile netto di un affitto mediamente non supera il 2% l'anno. Nonostante i valori più bassi, centinaia di migliaia di famiglie abitano in maniera precaria; il che fa dire al presidente di Assoedilizia (proprietari) Achille Colombo Clerici: "Non si potrà parlare di ripresa edilizia e di soluzione del problema casa anche per i meno abbienti se non si invoglierà il privato ad investire: con la cedolare secca sugli affitti, innanzitutto, ma anche con semplificazioni burocratiche a costo zero e con razionalizzazioni fiscali".
Secondo il presidente di Borsa Immobiliare Antonio Pastore, permangono difficoltà legate alla concessione dei mutui da parte delle banche; mentre per la presidente della Fimaa Lionella Maggi si comincia ad assistere ad una ripresa dei valori dei capannoni industriali e degli immobili destinati a logistica, segnale che la produzione si è rimessa in moto.
Per gli uffici, invece, solita sovrabbondanza. Ha concluso l'esperto Claudio Lossa che si è soffermato sull'impatto urbanistico dell'approvando Piano di Governo del Territorio destinato a quadruplicare quello che oggi indichiamo come il centro storico della città, entro la cerchia dei Bastioni.
questo articolo è davvero interessante e rispecchia quello che è l'andamento del mercato immobiliare a milano.
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