A s s o e d i l i z i a
"Le vie di Milano dalla A alla Z" di Claudio Buzzi e Vittore Buzzi a Bookcity Milano.
LA STORIA DI UNA GRANDE CITTA' ATTRAVERSO I NOMI DELLE SUE VIE
E' una delle guide alla toponomastica più intelligenti d'Italia: "Le vie di Milano dalla A alla Z" di Claudio Buzzi e Vittore Buzzi (Hoepli Editore, pagg. 422, 39 euro) presentata alla Libreria Hoepli in occasione di Bookcity Milano: una manifestazione di tre giorni che coinvolge, con 350 eventi, i più noti luoghi della città, a cominciare dal Castello Sforzesco ma anche scuole, biblioteche (Braidense, Sormani e le rionali), le librerie, locali pubblici, lo stadio, il Pac, il Museo del Risorgimento, Palazzo Reale, Milano è coperta di libri.
"Le vie di Milano" – alla presentazione l'autore Claudio Buzzi ( ritratto nella foto con il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici, compagno al Liceo Zaccaria ) il fotografo e storico della fotografia Cesare Colombo, lo scrittore Luca Doninelli, l'attrice Carla Chiarelli, moderatore Alberto Saibene - non si limita a far conoscere l'origine delle strade, ma è un libro che si presta a diverse letture: sociale, economica, culturale e di costume.
Attraverso le biografie di uomini illustri e meno noti è ripercorsa la storia della città, dall'Impero Romano all'epoca di Sant'Ambrogio, dal Comune medievale al dominio degli Sforza e dei Visconti, fino alla Milano illuminista che sfocia nel Risorgimento con il glorioso episodio delle Cinque Giornate.
E ancora si ritrovano uomini ed eventi della città ottocentesca, che diventa grande attraverso l'industria e le professioni e conosce la stagione del socialismo riformista, dei grandi benefattori e dell'operosa tradizione della diocesi ambrosiana, fino ad arrivare al Novecento con le due grandi guerre e agli avvenimenti della storia più recente.
L'opera si addentra nel tessuto minuto della città descrivendo le chiese, i teatri, i palazzi, i giardini, ma anche le cascine e i campi al limitare del territorio urbano; consente inoltre di seguire la vicenda urbanistica di Milano nel suo estendersi per cerchie successive, con l'accorpamento di vecchi borghi, fino all'esplosione novecentesca con le periferie sorte nel dopoguerra.
Questa nuova edizione è illustrata da una ricca scelta di immagini del Gruppo 66 che ritraggono una Milano inedita degli anni '60 e '70.
Le immagini tratte dal volume saranno esposte presso la Libreria Hoepli fino al 1° dicembre 2012 all'interno della mostra Milano per le vie a cura di Ernesto Fantozzi.
Claudio Buzzi, nato a Milano nel 1941,
appassionato di toponomastica, ha ripreso il libro del padre, aggiornandolo con oltre 700 nuove vie e rielaborandone il contenuto con una sensibilità più vicina al lettore di oggi.
Nel 2011 ha pubblicato Milano ricorda la Grande Guerra nei monumenti e nei nomi delle vie.
E' nipote di Vittore Frigerio, fondatore e direttore per ben 45 anni fino al 1957 del Corriere del Ticino, il più importante quotidiano svizzero in lingua italiana (Frigerio verrà prossimamente ricordato con un evento a Lugano).
Vittore Buzzi (Milano, 1894-1985) fu un grande industriale che nel 1941 si ritirò nella sua villa di Cernobbio, dedicandosi a opere di beneficenza e iniziando i suoi studi sulla toponomastica milanese, i cui risultati furono raccolti nel volume « Lo sapevi che…? Quello che un milanese deve sapere » (1973), tuttora nucleo fondamentale della presente edizione.
Nel 1967 donò buona parte del suo patrimonio all'Ospedale dei Bambini di Milano, che porta il suo nome.
Nella foto: Achille Colombo Clerici con Claudio Buzzi
Nessun commento:
Posta un commento