ASSOEDILIZIA
ISTITUTO EUROPA ASIA
INCONTRO DEL CORPO CONSOLARE CON GLI ESPONENTI DI MILANO E DELLA LOMBARDIA
Colombo Clerici: "Anche nella crisi la città vive da protagonista la scena economica italiana e internazionale".
Dagli immigrati un notevole apporto.
Il Corpo Consolare della Lombardia ha incontrato presso l'Hotel "Seven Stars" in Galleria Vittorio Emanuele, gli esponenti del mondo politico, economico, sociale della città fra cui Roberto Formigoni, Guido Podesta', Gibi Litta Modignani, gen. Antonio Girone, gen. Marco Scursatone, Cesare Castelbarco Albani, Giberto Borromeo Arese, Giuseppina Bruti Liberati, gen. Tommaso Ferro, Elisabetta Falck, Marta Brivio Sforza, Alberica Gazzana Priaroggia, gen. Camillo De Milato e gen. Antonio Pennino.
Gli onori di casa sono fatti dal Decano Emilio Fernandez-Castano e dal Vice Decano Patrizia Signorini.
Vengono conferiti riconoscimenti a Bona Borromeo Arese presidente Comitato AIRC Lombardia,
Nerio Alessandri e Gaetano Galeone presidente Societa' del Giardino.
"Milano – dichiara Achille Colombo Clerici, Presidente di Assoedilizia e dell'Istituto Europa Asia – anche nella crisi vive da protagonista la scena economica italiana e internazionale, testimoniata dall'elevata presenza di rappresentanze consolari estere (oltre 100 Paesi rappresentati) che sono le più numerose al mondo, dopo quelle di New York, per una città non capitale; e di una vasta schiera di rappresentanze societarie, camere di commercio, centri ed istituti di cultura e di studio (da quello svizzero a quello francese, a quello germanico), scuole estere.
Perché Milano,imprenditoriale e produttiva, è una vera e propria metropoli multietnica, luogo di scambio di culture e di costumi diversi, autentico fattore propulsivo dello sviluppo, proprio come avviene per New York.
Senza tale apporto, ogni civiltà, ogni economia, ogni futuro si inaridisce".
Mentre a Milano le aziende gestite da extracomunitari danno lavoro a 18.000 italiani, in campo nazionale tali aziende sono oltre 300.000, il 7% del totale, con un incremento di circa il 50% dal 2005, e producono circa il 6% della ricchezza del Paese.
Il maggior numero di imprenditori è costituito da marocchini, romeni, cinesi, albanesi. Le loro imprese dimostrano di reggere alla crisi meglio delle italiane: rispetto al 2011 sono cresciute di 13.000 unità, le italiane ne hanno perso 25.000.
Nella foto: da sin. Achille Colombo Clerici, Giuseppina Bruti Liberati, Patrizia Signorini, Emilio Fernandez-Castano
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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